Gabry Ponte - San Siro Dance
Sabato 28 giugno lo Stadio San Siro di Milano si è trasformato in una gigantesca discoteca a cielo aperto: Gabry Ponte è il primo DJ italiano a esibirsi sul palco del Meazza.

di Alfio Morelli
Il grande evento è arrivato in una stagione intensa: il celebre DJ torinese ha festeggiato il traguardo dei venticinque anni di carriera, e ha scelto di festeggiare con un appuntamento unico – almeno per ora – e di grande caratura.
Il pubblico rispecchiava la lunga presenza di Gabry Ponte sulle scene: c’erano i coetanei cresciuti con gli Eiffel 65, fino ai più giovani della generazione Z, a dimostrazione della trasversalità di un repertorio fatto di hit storiche, remix e nuovi successi, non da ultima la sigla di Sanremo portata anche a Eurovision. Come spesso accade sul palco del Meazza, hanno partecipato all’evento molti ospiti speciali, tra cui Paola Iezzi, Danti e la cantante internazionale Kel. Insomma, complice la visibilità ottenuta negli ultimi anni, Gabry Ponte ha confermato di essere ancora uno dei protagonisti indiscussi della scena dance italiana.

Quando siamo entrati allo stadio, ci aspettavamo un palco in stile Ultra Music Festival o Tomorrowland, con scenografie imponenti e spettacolari. Invece, ci siamo trovati di fronte a una struttura piuttosto tradizionale: una scelta legata probabilmente alla tendenza sempre più diffusa di ottimizzare i costi condividendo le stesse infrastrutture tra più eventi. Lo stesso palco, infatti, ha ospitato il concerto di Elisa e, nei giorni successivi, anche le date di Bruce Springsteen.
Il video era decisamente il comparto dominante, ed è stato approcciato con una certa dose di sperimentalismo: telecamere mobili, gimbal, droni e perfino una Spidercam a garantire una copertura completa dello show. L’impianto audio, firmato d&b Audiotechnik, ha regalato un ascolto potente e preciso, supportato da una rete di delay system distribuita su secondo e terzo anello, entrambi gremiti di pubblico. Ascoltare musica dance su un impianto del genere è un’esperienza che vale il prezzo del biglietto. Meno d’impatto, forse, l’impianto luci, che non ha sempre tenuto il passo con il resto della produzione, fatta eccezione per alcuni momenti spettacolari a base di laser.

Nonostante il caldo torrido di fine giugno, siamo usciti dallo stadio con una certa soddisfazione: avevamo la curiosità di vedere un DJ capace di riempire lo stadio Meazza, e non siamo rimasti delusi. Nonostante in questo periodo ci sia sempre un certo scetticismo sugli eventi sold out, usati come strategia di marketing, con biglietti omaggio o fortemente scontati, possiamo dire che ogni ordine di posto è stato occupato, compreso il terzo anello; insomma, un vero e proprio tutto esaurito. Giovani e meno giovani si sono trovati accomunati dall’entusiasmo e dalla voglia di ballare, e ovviamente la scaletta proposta da Gabry Ponte ha raccolto sufficienti hit da non annoiare nemmeno i palati più fini.
Il concerto non aveva l’ambizione di lanciare profondi messaggi socioculturali – ma va bene così, si è dimostrato un family show dal sapore nazional-popolare, utile per staccare la spina e divertirsi.
Fatta questa premessa, è il momento di dare voce ai professionisti: nei giorni prossimi pubblicheremo le voci di chi ha reso possibile questo tour. Clicca in fondo alla pagina per vedere la galleria.
Le interviste ai professionisti:
Matteo Chicchiarelli - Direttore di produzione
Simone Drocco - Lighting designer; Emanuele Mantovani - Programmatore luci
Daniele Boccaccio - Direttore artistico
Andrea Gianelli - Fonico di sala
Stefano Lauritano - Riprese video
Alessio Giacomo Farese - Robe di Droni




