Simone Drocco - Lighting designer; Emanuele Mantovani - Programmatore luci

Gabry Ponte fa ballare tutta San Siro: le interviste ai professionisti.

Simone Drocco - Lighting designer; Emanuele Mantovani - Programmatore luci

Emanuele Mantovani e Simone Drocco.

Sabato 28 giugno lo Stadio San Siro di Milano si è trasformato in una gigantesca discoteca a cielo aperto: Gabry Ponte è il primo DJ italiano a esibirsi sul palco del Meazza. Quasi 60.000 persone hanno acquistato il biglietto per assistere a tre ore e mezza di musica senza pause, un’esperienza che ha fatto ballare un pubblico eterogeneo arrivato da tutta Italia e da diversi paesi europei.

Simone, raccontaci il concept dello show.

L’idea creativa nasce dalla mente di Daniele Boccaccio, show designer di Gabry Ponte. Si tratta di uno spettacolo fortemente basato sull’elemento video, con le luci che svolgono un ruolo complementare, ma non secondario: nonostante questa apparente funzione di “contorno”, il disegno luci prevede una quantità importante di proiettori, a cui si aggiunge una batteria di laser installati a bordo palco e orientati verso il pubblico. Abbiamo creato linee di controluce utilizzando barre LED firmate Robe, B-Eye Claypaky e Cluster Roxxlight. In frontline, invece, abbiamo installato numerosi Ayrton Cobra e, intervallati da questi, abbiamo posizionato laser in controluce con cui realizziamo raggi e giochi scenici molto dinamici e d’effetto.

Panoramica di una batteria luci in fronte palco.

Emanuele, per il tuo lavoro da dove sei partito?

Ovviamente si parte da una scaletta definita: conoscendo i brani di Gabry, ho strutturato la programmazione seguendo l’andamento dello show, soprattutto nella seconda parte – quella che inizia dopo le 21 – dove prevalgono atmosfere più di contrasto. Tutto il sistema è sincronizzato tramite timecode, generato in tempo reale dall’artista dal palco. Noi, con le luci e il video, ci agganciamo al segnale, ma non si tratta di una timeline rigida: le variazioni sono previste e dobbiamo essere pronti a seguirle in tempo reale. In diversi momenti – specialmente quando salgono ospiti sul palco – lavoriamo anche in modalità manuale.

Ci puoi approfondire l’approccio del timecode live?

Esiste un timecode pre-programmato; tuttavia, durante lo show Gabry può decidere di fermare un brano, rallentarlo o mandarlo in loop. In quel momento viene generata una nuova stringa di timecode alla quale dobbiamo collegarci immediatamente. Utilizziamo un software che si chiama Showkontrol, collegato in rete alla console di Gabry, che genera il nuovo timecode in base al brano in esecuzione. Una volta generato il timecode, tutto il sistema – luci, video, effetti – si sincronizza.

Panoramica di una batteria luci in fondo palco.

[Interviene Simone] Con Daniele abbiamo voluto creare uno show visivamente pulito, semplice nella lettura ma di grande impatto. Un lavoro che tenesse sempre conto dei colori e dei contenuti video, per mantenere coerenza visiva.

Emanuele, quali sono le console e le macchine utilizzate?

La regia luci è gestita con una grandMA3 in modalità full, ormai molto stabile e affidabile, con funzioni evolute. La sezione laser e gli effetti speciali sono gestiti da una regia separata, posizionata sul palco. C’è anche un’ulteriore regia dedicata al controllo dei braccialetti luminosi, distribuiti all’ingresso a circa 40.000 spettatori.

Il service principale è Mister X, che ha fornito luci, video e audio. Altri fornitori si sono occupati di laser, effetti speciali e braccialetti.