Stefano Lauritano - Riprese video
Gabry Ponte fa ballare tutta San Siro: le interviste ai professionisti.

Sabato 28 giugno lo Stadio San Siro di Milano si è trasformato in una gigantesca discoteca a cielo aperto: Gabry Ponte è il primo DJ italiano a esibirsi sul palco del Meazza. Quasi 60.000 persone hanno acquistato il biglietto per assistere a tre ore e mezza di musica senza pause, un’esperienza che ha fatto ballare un pubblico eterogeneo arrivato da tutta Italia e da diversi paesi europei.
Non siamo riusciti a intervistare Stefano durante lo show, ma lo abbiamo contattato telefonicamente nei giorni seguenti per farci raccontare come sono state organizzate le riprese video.
Stefano, qual è stato il tuo lavoro per questo evento?
Seguo Gabry Ponte ormai da diversi anni, occupandomi delle riprese video dei suoi spettacoli. Il mio lavoro consiste nel registrare i live, montarli e costruire un archivio organico dei suoi contenuti: una sorta di memoria storica, ma anche una base da cui attingere per altri utilizzi attuali o futuri. Negli ultimi tempi abbiamo strutturato meglio il nostro lavoro, investendo su attrezzature nostre e aumentando la nostra presenza attiva durante i concerti. In questo evento eravamo una squadra di circa venti persone, impegnate nella gestione di un set complesso: dalla Spidercam, a una camera tipo steadicam sul palco posizionata davanti al mixer, ai droni, fino a numerose altre camere disseminate all’interno dello stadio e in regia. In totale abbiamo utilizzato una ventina di camere.

Controllo Spidercam.
La Spidercam è molto comune durante le partite di calcio, giusto?
Il sistema è lo stesso, ma per questo evento abbiamo personalizzato sia il tipo di camera montata sia il modo di utilizzarla, adattandola alle esigenze di uno show musicale.
Chi si è occupato delle riprese?
Il team video è diviso in tre gruppi distinti ma coordinati tra loro: noi per la parte documentaristica e d’archivio, Mister X Service per le riprese destinate ai LEDwall, e RTL 102.5 per le riprese della diretta in streaming. Ogni gruppo ha un proprio obiettivo e una propria regia, ma con la possibilità di attingere alle riprese degli altri; in sostanza, siamo tre realtà diverse che lavorano in parallelo e in sinergia.

Regia camere remotate.
C’è anche una regia centrale, per coordinare tutti?
La direzione artistica di Gabry Ponte ha un ruolo centrale nel coordinamento generale. Ognuno ha una regia autonoma, ma con un’organizzazione a monte che ha permesso a tutti di lavorare in modo fluido, evitando sovrapposizioni e garantendo l’integrazione tra i diversi flussi video.
Che tipo di camere avete utilizzato?
Utilizziamo camere Sony della linea Cinema, in formato compatto. Sembrano delle reflex, ma in realtà sono mirrorless professionali ad alte prestazioni, ideali per l’ambiente live.
Siete tutti collegati via radio?
Dipende dalla posizione delle camere. Quelle fisse in regia, montate su cavalletti motorizzati, sono cablate, mentre il controllo avviene via wireless. Le camere mobili, invece, sono completamente wireless, e tutte le trasmissioni vengono ricevute e gestite in tempo reale dalla nostra regia, una sorta di “regia live” dedicata però alla registrazione.
Quante persone sono coinvolte nel team?
Il nostro team è composto da oltre 20 persone: ci sono tre droni, ciascuno con pilota e assistente; otto camere mobili, ciascuna con operatore; otto camere fisse, con tecnici per il controllo camera più assistenti, tecnici per i cablaggi, e infine io in regia a supervisionare l’intero flusso.
L’azienda SL Studios ha fornito sia le risorse umane sia tutta l’attrezzatura tecnica impiegata per le riprese.
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