Mugello Systems

La Slim Array Technology di K-array al servizio dei grandi eventi.

Mugello Systems

I tradizionali sistemi line array, spesso ingombranti e pesanti, richiedono un numero elevato di tecnici specializzati per l’installazione e una taratura meticolosa. Inoltre, faticano a rispondere efficacemente alle numerose criticità legate alla complessità acustica e alla diversità delle venue. Negli ultimi anni, tuttavia, queste soluzioni sono state progressivamente sostituite da sistemi più compatti e leggeri, progettati con un impiego sempre maggiore della tecnologia cardioide. 

Tra i marchi che stanno guadagnando sempre più riconoscimento in questo settore, spicca K-array con la sua linea Mugello, basata sulla tecnologia Slim Array Technology: una gamma di sistemi acustici altamente ingegnerizzati nel design e concepiti per massimizzare l’emissione frontale dei driver riducendo al minimo la dispersione laterale e posteriore. La linea, che prende il nome dalla campagna toscana del Mugello, dove ha sede l’azienda, offre vantaggi che vanno ben oltre la semplice compattezza. Oltre a convogliare l’energia sonora posteriore verso la parte frontale, riducendo sensibilmente rumori indesiderati e possibili inneschi nelle aree dietro e sotto il palco, a beneficio di PA man e fonici, le sue dimensioni contenute e il volume acustico ottimizzato garantiscono una risposta ai transienti estremamente precisa e definita oltre che un buon controllo dell’emissione in bassa frequenza, cifra distintiva del suono K-array. 

La famiglia Mugello comprende moduli come il Mugello-KH2P I, dotato di due driver a compressione da 2.5” e due woofer da 8” al neodimio. Con dimensioni compatte (250 × 538 × 305 mm) e un SPL massimo di 142 dB, Mugello-KH2P I offre un buon equilibrio tra potenza sonora e intelligibilità, anche a volumi sostenuti. Ideale per la sonorizzazione di ambienti di medie dimensioni, viene spesso utilizzato anche come frontfill, delay line o, in abbinamento ai subwoofer della serie Thunder, in configurazioni ground stack per applicazioni di monitoring sul palco, particolarmente utili in contesti dove i livelli sonori della venue richiedono una pressione più elevata anche sul palco. 

Elemento cardine della linea è Mugello-KH3P I, che utilizza gli stessi driver a compressione del modello KH2P I per garantire coerenza timbrica e elevata precisione nella riproduzione. Rispetto al modello più compatto, Mugello-KH3P I estende la risposta in bassa frequenza grazie all’impiego di due woofer da 12”, offrendo una maggiore presenza e profondità. È su questo modulo che la tecnologia a dispersione cardioide mostra appieno i suoi vantaggi, permettendo un controllo più efficace della risposta nella gamma medio-bassa, soprattutto sul palco e nelle zone retrostanti il sistema. Con un SPL massimo di 144 dB, KH3P I è pensato per essere il modulo principale in sistemi line array destinati ad applicazioni ed eventi più grandi. 

Ultimo ma non meno importante è Mugello-KH5P I, progettato per eventi e tournée su larga scala, con un SPL massimo di ben 147 dB e tutte le caratteristiche comuni alla linea. Questi moduli si distinguono per la loro versatilità, una costruzione robusta e duratura grazie al cabinet in multistrato di betulla, e al tempo stesso un peso contenuto che ne facilita il trasporto e l’installazione. Sono dotati di un frame dedicato per la sospensione e l’accoppiamento in volo anche con i subwoofer della serie Thunder, rendendo l’intero sistema estremamente pratico da montare in inclinazione per una copertura modulata con precisione sull’audience. 

Grazie a una mirata strategia commerciale, K-array è oggi presente con diversi sistemi installati in teatri e sale da concerto fiorentine. Tra questi, il Teatro Cartiere Carrara ha ospitato durante la stagione appena conclusa un sistema Mugello-KH3P I in configurazione main L/R, abbinato ai subwoofer Thunder-KS4P I. Il sistema si è distinto per la capacità di garantire un suono definito e una presenza scenica efficace, fornendo non solo un solido rinforzo sonoro, ma anche un’elevata qualità timbrica per i numerosi eventi e tour che si sono susseguiti all’interno del club. L’esperienza d’ascolto è risultata coinvolgente e all’altezza delle aspettative di un pubblico esigente e di produzioni eterogenee. 

Lo stesso sistema è stato impiegato anche in occasione del festival Vox Marmoris, evento estivo dedicato alla musica elettronica che si svolge a Carrara, in una scenografica dancefloor all’aperto ricavata da una cava di marmo dismessa. Un contesto dal forte impatto visivo ma anche acusticamente impegnativo, in cui il sistema Mugello ha dimostrato tutta la sua precisione e adattabilità. La configurazione con KH3P I e subwoofer Thunder-KS5P I si è rivelata estremamente efficace nel gestire generi musicali diversi, garantendo una diffusione controllata e coerente, anche in uno spazio così particolare. Ancora una volta, un sistema compatto ma capace di offrire potenza, chiarezza e controllo in condizioni non convenzionali. 

Parlando di diffusione controllata, viene spontaneo chiedersi: cosa rende questi sistemi così versatili ed efficaci in contesti tanto diversi? Una delle risposte chiave è l’attenzione che K-array ha dedicato allo sviluppo di DSP avanzati, progettati per gestire la copertura in modo altamente preciso dal punto di vista elettronico. 

Gli elementi della linea Mugello presentano di serie una copertura di 20° in verticale e 110° in orizzontale: un pattern piuttosto stretto, pensato per ottimizzare la proiezione del suono su lunghe distanze. La vera particolarità, però, risiede nella possibilità di utilizzare la tecnologia Electronic Beam Steering: un sistema che consente di controllare elettronicamente l’angolo di emissione del fascio sonoro, tramite software, senza dover inclinare fisicamente i moduli. 

Questo si traduce in una grande flessibilità in fase di progettazione e montaggio: il sistema può essere installato in posizione “dritta”, mantenendo l’estetica e la semplicità strutturale, ma con la possibilità di orientare l’emissione verso aree specifiche del pubblico o di uniformare la risposta in frequenza a seconda delle caratteristiche acustiche della venue. Un approccio che semplifica il lavoro tecnico e rende l’esperienza d’ascolto unica. 

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