Puccio Anatrella - Direttore di produzione per Vivo Concerti
Il Locura tour 2025 di Lazza attraversa i palazzetti di tutta Italia.

A Bologna, Lazza sceglie di esibirsi in solitaria, circondato da una scenografia teatrale e di grande impatto: abbiamo incrociato il suo tour per intervistare i professionisti che lo hanno reso possibile.
Puccio, questo allestimento è molto diverso da quello che avevamo visto nell’Ouver Tour di due anni fa.
Sicuramente i ragazzi di Blearred hanno fatto un buon lavoro, anche se rispetto all’allestimento scorso questo è molto più complicato. Ci hanno complicato un po’ la vita, con alcune scelte, ma è stata una bella collaborazione e siamo entusiasti dei risultati. Anche la scelta di togliere tutta la crew di servizio e le apparecchiature intorno al palco, per posizionarle dietro e sotto il palco, ha rappresentato un impegno organizzativo notevole per trovare il modo migliore di lavorare.
Dopodiché: questo è un palco molto importante, con un fondale nero che lo avvolge; non c’è niente di dritto, a partire dalle americane sospese per i fari, che hanno uno sviluppo non coerente, con diversa angolatura e diverse altezze. Pure gli schermi LED non sono per niente simmetrici: sembra che li abbiano lanciati dall’alto e si siano conficcati nel palco generando uno scenario da fine del mondo. Nello specifico Blearred ha collaborato con una scenografa che ha disegnato tutto lo scenario, realizzato dalla ditta FM Scenografie di Buccinasco, che prevalentemente lavora per il teatro.
Quanto tempo vi ha occupato questo lavoro?
Come sempre si comincia a parlare di un progetto diversi mesi prima, poi seguono varie riunioni; il progetto comincia a prendere vita e si decide chi fa cosa, poi ognuno porta avanti il suo compito e a noi compete quello di amalgamare tutto. Ci siamo infine trovati una settimana prima della data zero a Lignano, dove abbiamo verificato e assemblato tutto il lavoro fatto dai vari reparti, abbiamo fatto gli ultimi aggiustamenti del caso, e devo dire che quasi tutto si è incastrato abbastanza rapidamente. Per quanto ci riguarda, il grosso del lavoro è stato riuscire a organizzare gli spazi sotto il palco, insieme alle luci che dovevamo inserire sempre lì sotto per far risaltare gli effetti della scenografia.
Qual è la tempistica per l’ingresso della produzione?
È una produzione che montiamo in un giorno, ovvero il giorno dello spettacolo. Arriviamo abbastanza presto, verso le cinque del mattino, e subito vengono allestite due zone di lavoro: una in altezza, dove i rigger cominciano con gli appendimenti, e poi si allestiscono le luci e il video; l’altra sul palco dove viene montato il rolling stage con tutte le scenografie e le attrezzature; quando le due parti sono complete e si porta il palco in posizione, si costruiscono le regie audio e luci, si fanno tutti i collegamenti e si verifica che tutto funzioni. Per il primo pomeriggio è tutto in bolla. Per spostare questa produzione ci occorrono dieci bilici più i generatori, mentre il personale in tour è composto da un gruppo di una settantina di persone, più naturalmente i facchini sul posto.