Nicola Tallino - Responsabile luci per Agorà
Il trentennale della carriera di Andrea Bocelli tra le meravigliose colline di Lajatico.
Dal 15 fino al 19 luglio si è tenuta un’edizione speciale del Teatro del Silenzio, la diciannovesima: ospiti internazionali e grandi professionisti sono atterrati in Toscana per festeggiare il trentennale della carriera di Andrea Bocelli. Siamo partiti dal backstage per intervistarli tutti.
Nicola, raccontaci come hai affrontato questo evento così impegnativo.
Tutto sommato non è stato così impegnativo: quando hai a che fare con dei bravi professionisti, anche il lavoro più difficile scorre facilmente. Abbiamo avuto i primi contatti con la produzione nella figura di Johnny Mac, che conoscevo già e con il quale avevo fatto qualche lavoro insieme. Dato il suo ruolo di site manager, con lui ho iniziato a impostare il lavoro e risolvere tutti i punti più critici; con Agorà avevamo già fatto diverse edizioni di Lajatico, e così abbiamo potuto fornire delle informazioni più dettagliate. Lui ci ha fatto avere il disegno luci, curato da un altro personaggio di rilievo internazionale, Bruno Poet, e così ci siamo fatti trovare pronti già al loro arrivo.
Gli abbiamo preparato un container con uno studio dotato di Wysiwyg, dove per cinque giorni hanno potuto lavorare alle programmazioni dello spettacolo. Per il montaggio delle luci poi abbiamo impiegato cinque giorni di lavoro; ti racconto un particolare simpatico e molto carino dal punto di vista scenografico: sono previste delle luci negli spazi riservati agli ospiti con un biglietto di pregio, e in particolar modo nei Box Vip dove sono previste delle luci di cortesia che cambiano colore a secondo del colore della scena. Per quanto riguarda la dotazione di fari, abbiamo usato prevalentemente materiale Robe con protezione IP65, non tanto per l’acqua, che fortunatamente non è venuta, ma perché in questo luogo c’è la fabbrica della polvere. Se durante il giorno le lenti si riempiono di polvere, risolviamo alla vecchia: una pezza umida e tanto olio di gomito, così alla sera abbiamo il faro di nuovo alla massima resa.
Quante persone erano impegnate per le luci?
Per il montaggio eravamo in dodici di Agorà, che poi durante i tre concerti sono rimasti in otto; per lo smontaggio ritorneremo operativi in dodici.