Il Palco di Gigi D’Alessio montato a Napoli da Massimo Stage

Abbiamo voluto parlare di questo evento perché anche nelle strutture ogni tanto vengono introdotte delle novità e delle nuove tecnologie, e in questo evento sicuramente ci troviamo di fronte ad un prodotto e ad una tecnologia tutta da scoprire.

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Gennaro Chinelli, titolare di Massimo Stage.

di Alfio Morelli

Cominciamo con il presentare l’azienda che ha creduto in questa innovazione. Si tratta di Massimo Stage, che i più conoscono già, azienda napoletana che da anni opera nel settore dello spettacolo. Incontriamo, nella sede di Napoli, Gennaro Chinelli, il più giovane nella famiglia dei titolari.

Ci puoi presentare brevemente la tua azienda?

La nostra prima azienda nacque negli anni Ottanta e si occupava della fornitura di attrezzature per manifestazioni, feste di piazza, comizi politici, sagre e stand gastronomici, manifestazioni sportive, quello che per l’epoca serviva per quel tipo di mercato. Poi, negli anni Novanta, avemmo una trasformazione in cui fummo coinvolti tutti e tre i fratelli, e in quell’occasione delineammo le nostra mansioni all’interno dell’azienda che perdurano ancora oggi: io mi occupo prevalentemente della parte commerciale; mio fratello Mimmo, il più preparato tecnicamente e nella parte sicurezza, è colui che si occupa della parte tecnica e logistica ed infine nostra sorella Concetta, da tutti chiamata Tina, si occupa della parte amministrativa. In quel periodo cominciammo ad occuparci anche di spettacolo itinerante, iniziando con piccole manifestazioni per poi arrivare a collaborare a progetti più importanti, come ad esempio le strutture per TIM Tour e Cornetto Algida e, parlando del mercato musicale, il tour di Biagio Antonacci e in questo ultimo periodo i Pooh.

Qual è il vostro mercato di riferimento?

In questo momento possiamo dividerlo equamente tra spettacoli ed eventi, dove per eventi intendo sagre, feste di piazza, manifestazioni sportive ecc. Ma in questi ultimi anni ci siamo strutturati anche per grossi eventi chiavi in mano. L’ultimo in ordine di tempo è stato Futuro Remoto, manifestazione internazionale sviluppata su molti siti sparsi per Napoli in piazze, teatri e varie altre strutture. Per questa manifestazione ci siamo occupati della fornitura di strutture, palchi, gazebi, generatori, sedute e quant’altro servisse per la produzione. In questi ultimi anni, sempre di più abbiamo avuto l’esigenza di entrare in maniera più evidente nel mercato della musica, perché è un mercato che dà molta visibilità, al contrario di quello della manifestazioni che però dà reddito. Attualmente l’azienda conta circa 25 persone in pianta stabile, di cui otto persone negli uffici ed il resto in magazzino e logistica, oltre a tanti free lance all’occorrenza. Operiamo in una struttura di 9.600 m2 coperti, oltre ad un’area di 15.000 m2 scoperti, che abbiamo acquistato nel ‘96 e siamo in attesa dei permessi per rimodernarla.

Parlando di palchi e coperture, che tipo di materiale avete in magazzino?

Ormai negli anni abbiamo acquistato di tutto, ma le strutture dei marchi più importanti sono sicuramente Prolyte e Litec. Volevamo qualcosa di più prestigioso ed esclusivo, per cui da un paio d’anni siamo in contatto con Litec, che stava progettando un nuovo prodotto decisamente interessante, e possiamo dire che in questo periodo di sviluppo qualche piccolo consiglio lo abbiamo suggerito anche noi, quindi questa novità la sentiamo anche un po’ nostra. Questa estate è capitata l’occasione giusta per montare una struttura importante, con il concerto di Gigi D’Alessio al San Paolo di Napoli, così abbiamo sottoposto l’idea di montare questa struttura e Gigi ne è stato entusiasta, anche se forse era un po’ grande per l’evento. Gigi l’ha voluta fortemente anche per presentarsi al suo pubblico con un vestito nuovo, cosa che per lui era fonte d’orgoglio. 

La struttura montata a Napoli è composta da 12 antenne di sezione 82 cm x 82 cm, alte 26 metri. Con queste torri abbiamo formato un palco con una luce anteriore di 36 metri di larghezza per 23 metri di altezza e profondo 18 metri. A questa struttura abbiamo applicato altre due ali larghe 7 metri per parte per poter appendere gli schermi video e i cluster audio. Questo tetto di 36 m x 18 m, che ha una portata di 30 tonnellate, è stato realizzato utilizzando un nuovo prodotto Litec chiamato MyT Folding. Si tratta di una struttura americana a sezione quadrata da un metro di lato che pesa 330 kg per ciascun modulo lungo 3 m. Una peculiarità unica, per questo tipo di  prodotto, è che ogni pezzo di americana si può appiattire (vedi foto), in maniera piuttosto semplice. Questo sistema può far risparmiare molto spazio nel trasporto ed anche in magazzino, pur restando un prodotto molto performante dal punto di vista di portata e peso. Una seconda peculiarità di questa struttura è la sua composizione: sia le torri sia la copertura sono completamente realizzate in una nuova lega di alluminio. Solo alcuni pezzi sono stati costruiti in acciaio, quali i cubi utilizzati per le basi zavorrate e i carrelli che scorrono lungo le torri per il sollevamento del tetto. Anche in questo, Litec ha prodotto una soluzione molto ingegnosa: all’interno del carrello è montata una meccanica che, una volta arrivata in posizione, girando delle maniglie, lascia fuoriuscire dei pistoni che si vanno ad incastrare all’antenna stessa, in modo che tutta la struttura diventi come un corpo unico.

Quanti bilici e quanto tempo avete impiegato a montare questo palco?

Per il trasporto di tutto il materiale necessario per costruire questo palco abbiamo utilizzato otto bilici e, come prima volta, naturalmente assistiti anche dagli ingegneri della Litec, ci abbiamo messo solo tre giorni, anche se abbiamo già visto che ottimizzando il lavoro ne possono bastare solamente due. 

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