VIO L212 al Rototom Sunsplash 2019

Il sistema line array VIO L212 di dBTechnologies è stato scelto insieme a VIO S218 per sonorizzare il prestigioso festival di Benicassim: l’evento live reggae più grande d’Europa.

VIO L212 al Rototom Sunsplash 2019

Dal 16 al 22 agosto 2019, VIO L212 ha partecipato all’edizione 2019 del celebre Rototom Sunsplash Festival: l’evento, nato nel 1991 a Codroipo in provincia di Udine e cresciuto negli anni fino ad approdare a Benicassim nel 2010, è considerato a pieno titolo il festival reggae più grande d’Europa: quest’anno 202.000 spettatori provenienti da 76 diversi paesi hanno affollato i 120 concerti e le oltre 300 attività in programma, affiancati da oltre 7 milioni di persone che hanno potuto godere di tutti gli eventi musicali trasmessi in diretta streaming.

dBTechnologies ha portato la tecnologia VIO a uno dei più prestigiosi festival reggae al mondo, supportando la sonorizzazione di una delle venue più importanti del festival, il Lion Stage, che nell’arco di sette giornate ha ospitato decine e decine di volti famosi della scena internazionale, le novità più esaltanti e i musicisti più amati.
Con un programma non-stop che onora le lunghe giornate spagnole fino allo scadere della notte, il grande sistema line array dBTechnologies ha suonato per i quattro live quotidiani con una configurazione curata dal Service Sagarmanda. Il progetto acustico era costituito da una configurazione di:

MAIN: 18 VIO L212 (9 per cluster) + 18 VIO S218 in arc delay
FRONT FILL: 3 VIO L210
SIDE FILL: 3 VIO L210 + 2 VIO S118 in configurazione ground stack
DRUM FILL: 1 DVX DM15TH + 1 VIO S118R in configurazione ground stack
MONITORING (back line): 6 DVX DM15TH

La prima tra le voci autorevoli a pronunciarsi sulla scelta del sistema VIO L212 è quella di Giorgio “Kobra” Carneli, Direttore Tecnico di Rototom Sunsplash 2019: “Da venticinque anni sono responsabile della produzione tecnica di Rototom Sunsplash, specificamente nell’ambito della produzione live degli eventi. La prima volta che ho potuto ascoltare il sistema VIO L212 è stato in occasione di una demo presso la sede dBTechnologies, rimanendo piacevolmente sorpreso della qualità sonora; le vere potenzialità del sistema sono emerse nella situazione live, infatti, l’utilizzo di VIO su Lion stage ha superato le migliori aspettative: bassi potenti e ben definiti, medi e alti chiari ed equilibrati. Finalmente un prodotto audio italiano che può competere in un mercato internazionale. Ringrazio dBTechnologies per il supporto sia umano che tecnico”.
Massimo Gianaroli, Direttore Tecnico per Lion Stage, professionista del mondo reggae da quindici anni e collaboratore assiduo del Festival da cinque, ha espresso un parere tecnico completo sulla performance del sistema VIO Series in merito alle caratteristiche della location: “Rispetto alla venue dobbiamo considerare che siamo all'interno di un festival che in realtà è una città con tanti e diversi spazi: la copertura dell'area deve essere mirata per non interferire con altre realtà; in questo frangente la predizione del software di controllo si è rivelata pienamente corrispondente alla realtà dei fatti, garantendo copertura e linearità. Un secondo punto critico è il posizionamento del PA che si trova a ridosso dell'area scenica: devo ammettere che non abbiamo avuto particolari problemi di interferenza con il fronte palco e, inoltre, cosa da non trascurare, benché la regia di palco fosse posta 2 m dietro all'impianto sulla stessa baia, non abbiamo avuto interferenze di sorta: il PA si è dimostrato davvero molto ‘silenzioso’ sulla parte posteriore. Il montaggio e lo smontaggio, inoltre, sono stati realmente molto rapidi”, prosegue, “a livello meccanico VIO L212 è sicuramente ben congegnato”. Sotto il profilo acustico del sistema, Gianaroli dichiara infine: “Ho apprezzato la definizione in gamma medio alta, nettamente superiore ai modelli precedenti, e la buona linearità di fase sull'intero spettro; un particolare merito va ai moduli VIO L210 e al subwoofer singolo VIO S118: come side fill si sono dimostrati oltremodo efficaci, con una riproduzione del suono davvero precisa e fedele. Ho ricevuto molti feedback positivi da vari FOH engineer e tecnici che avevano già utilizzato questo impianto, ma che in questa specifica conformazione e taratura ne hanno potuto apprezzare e sfruttare ancor più le features”.

A partire dal 17 agosto lo show ha visto esibirsi il guru e padre fondatore della dub britannica Mad Professor, affiancato da The Next Generation of Dub e International Dub Ambassadors, e molti altri artisti unici, Gentlemen’s Dub Club, Rhomanife, Bednarek, Aaron Nigel Smith, Taïro, Eva Lazarus & The Young Robotics, Lasai & Forward Ever Band, The Dance Crashers, Marina P & Stand Patrol, Brusco & Roots in the Sky, Jamaleònics, Koers, All B & The Dub Troubles, Koers, Pierre, New York Ska-Jazz Ensemble, Micah Shemaiah, Womens Soldiers, The A1 Crew, Itaca band e il virtuosi StoneBwoy & The Fireman Crew; presente anche l’Italia, grazie al contributo della formazione di esperti musicisti Istituto Italiano Cumbia.

Molti e numerosi sono stati i feedback e gli apprezzamenti pervenuti dai fonici FOH presenti durante i live che si sono susseguiti su Lion Stage.
Tra questi, le dichiarazioni puntuali di Marc Espinosa, FOH engineer per Koers, rinomata band spagnola, oggi tra i migliori contributor del reggae contemporaneo: “Rototom Sunsplash 2019 è stata la mia prima volta con VIO L212 e VIO S218 ed è stata una grande esperienza. Il luogo era molto grande e il PA ha coperto tutta l’area senza problemi. Ho fatto il soundcheck solo con le cuffie, ma quando la band ha iniziato, ho appena alzato il volume e ho potuto godere un grande spettacolo!”
Prima esperienza con i sistemi VIO Series anche per Anil Ramphal, FOH engineer per Reemah Music e Tworoots Backing Band, che hanno incantato il pubblico con un live sorprendente e coinvolgente; la prima impressione sul sistema, spiega, è stata ottima: “Il palco era equipaggiato con line array dBTechnologies ed ero molto curioso del suono. Durante il soundcheck al Rototom Sunsplash Festival, il PA ha confermato immediatamente la potenza, le prestazioni e il suo comportamento di copertura ottimizzato. L’equilibrio della venue era davvero eccellente in tutte le posizioni di ascolto, lontano o vicino al palco o anche vicino ai diffusori! Come tutti sanno, il tempo di un festival per un soundcheck è molto limitato. Ho potuto accordare il FOH mix velocemente e la qualità del suono mi ha colpito molto, anche con un limite di 100 dB."
Di risultati acustici immediati ed entusiastici parla anche Alessandro Nozza, FOH engineer della band reggae italiana Istituto Italiano di Cumbia: “Suono morbido e bilanciato, basse molto facili da controllare, gran bell’impianto! Complimenti all’azienda che con il suo prodotto mi ha davvero colpito”.

contatti: dBTechnologies