Robert Juliat OZ: un mago della luce – seguipersona a LED

Lo storico costruttore francese ha presentato l’anno scorso due nuovi seguipersona che utilizzano una nuova sorgente a LED bianca da 600 W, destinati a competere con i followspot a scarica che assorbono il doppio. Questi nuovi proiettori incorporano inoltre la possibilità di controllo remoto da una console tramite DMX/RDM, Art-Net e sACN.

RJ OZdi Douglas Cole

Chiunque abbia mai condiviso un palchetto sopra le balconate di un teatro con un ballast tra i piedi e una lampada a scarica da 1200 W accesa per due ore e mezza può attestare il fatto che il seguipersona a LED è in effetti un’ottima idea. Per le distanze di lavoro nella maggior parte dei teatri, i seguipersona a LED sono adesso in grado di soddisfare ogni esigenza.

Certamente stiamo assistendo alla scomparsa della tradizionale distinzione tra luci “intelligenti” e “convenzionali”. C’è in effetti una certa ironia nel fatto che tra i proiettori da sempre considerati “non intelligenti”, ci sia il seguipersona, ovvero l’unica sorgente tradizionalmente associata a un operatore umano. La possibilità di controllo remoto dei proiettori non è certo sfuggita ai costruttori di seguipersona, così il controllo DMX è diventato praticamente obbligatorio tra le specifiche dei nuovi prodotti.

Robert Juliat ha puntato proprio su queste nuove esigenze nella sua ultima generazione di seguipersona, presentando all’inizio dello scorso anno Alice e Oz – per le gittate che caratterizzano rispettivamente l’utilizzo da sopra-palco e da FoH – che incorporano un nuovo modulo LED bianco. I due modelli sono quasi identici, in termini di prestazioni luminose, ad altri due segui della linea Compact di Robert Juliat, rispettivamente Manon e Topaze, entrambi con la lampada a scarica MSD da 1200 W. Grazie al distributore RM Multimedia, abbiamo avuto l’opportunità di scoprire le potenzialità di Oz, il modello pensato per le gittate più lunghe.

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L’iris di Oz, che si chiude anche al 100%

Oz

La sorgente utilizzata è in grado di emettere un flusso totale di 28.000 lm con 600 W. Una dimostrazione dell’efficenza delle sorgenti LED in generale è il fatto che, con un’equivalente catena ottica, Oz è in grado di erogare un’intensità di 1.375.000 cd allo zoom minimo, leggermente superiore rispetto a suo cugino Topaze, la cui lampada può emettere 92.000 lm e, per farlo, assorbe 1200 W. La sorgente di Oz ha la stessa temperatura colore intrinseca di Topaze, 6000 K, ma vanta una resa cromatica di 92 con la minima apertura (91 con il fascio allargato), con un netto miglioramento rispetto alla lampada a scarica di Topaze. La sorgente LED, inoltre, mantiene la stessa temperatura colore sull’intera gamma di dimming e, con grande piacere dell’operatore, emette solo una frazione del calore spurio di quanto prodotto dalla lampada del modello precedente.

La gestione del calore è comunque un aspetto che va affrontato anche nei proiettori a LED, e Robert Juliat ha qui utilizzato un sistema di raffreddamento ad aria forzata. Progettati con la massima attenzione alle applicazioni teatrali e televisive, i proiettori ventilati di Robert Juliat sono notoriamente silenziosi, e Oz non fa eccezione: con il prodotto acceso per più di tre quarti d’ora, quasi sempre all’intensità massima, è stato abbastanza difficile individuare qualsiasi rumore proveniente dal proiettore. Inoltre, per le applicazioni critiche, Oz ha una modalità “silenziosa” che riduce ulteriormente il rumore delle ventole.

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Il filtro frost

Il gruppo ottico è quello standard anche per gli altri followspot a gittata lunga della serie Compact Robert Juliat, con uno zoom che consente di passare da una divergenza nominale di 7° a 14,5°. Come ci si aspetta da Robert Juliat, la catena ottica non delude in termini di omogeneità del campo proiettato: alla minima apertura l’angolo del fascio (fino a 50% lxmax) è di 6,9°, decadendo già a 3% lxmax a 7,1°. Allo zoom massimo, invece, l’angolo di fascio è di 13,4° con un decadimento a 3% a 13,8°. Questo consente a Oz di erogare un illuminamento di 1550 lux su un campo di diametro 3,7 m ad una distanza di 30 m con lo zoom al minimo o 1900 lux su un campo di diametro 3,6 m ad una distanza di 15 m con lo zoom completamente allargato. 

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Il comodo ed ergonomico controllo rotativo del dimmer

Le altre caratteristiche fisiche di Oz sono ereditate direttamente dagli altri modelli della serie Compact. I controlli meccanici sul corpo del proiettore sono quelli familiari a chiunque abbia mai usato un seguipersona: due pomelli che manualmente spostano le lenti per zoom e focus e una leva rotativa per l’iris (che può essere chiuso anche completamente). Il controllo dell’intensità, come sugli altri proiettori di questa serie, è una comoda barra rotativa parallela alla barra laterale per il puntamento, il che consente all’operatore di regolare il dimming e, allo stesso tempo, di utilizzare entrambe le mani per stabilizzare il proiettore. 

Un modulo cambiacolori “boomerang” per sei gelatine è montato di serie, così come un porta-gobo (tipo “A”). Già montato di serie troviamo inoltre un filtro frost in vetro, mentre il proiettore ha una posizione aperta che può accettare un secondo filtro CTO pre-ottica, ed entrambi sono inseribili/disinseribili tramite pulsanti meccanici sull’esterno, sempre in posizione comoda per l’utente. È disponibile come opzione un modulo chopper (sipario) orizzontale per limitare il campo in alto e in basso. 

Essendo Oz un proiettore intelligente a LED, consente di impostare la curva di risposta al dimming, selezionando tra lineare e quadratica, oltre al ritardo della risposta del dimmer per simulare sorgenti tradizionali. E – perché no? – il proiettore offre un effetto stroboscopico con controllo della velocità (da 0,1 Hz a 50 Hz) e della durata (da 1 ms a 20 ms) dei lampeggiamenti. 

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Il pannello di controllo con display LCD e sei tasti per navigare nei menu interni

Le impostazioni locali si effettuano tramite un’interfaccia sul lato-operatore di Oz, che dispone di un display monocromatico e sei tasti per navigare i vari menu. Il display stesso ha un controllo di luminosità e l’auto-spegnimento selezionabile.

È anche possibile integrare Oz con un sistema di controllo luci, permettendo così all’operatore alla console il controllo dei parametri del proiettore, gestiti elettronicamente; Oz dispone infatti di connettori in/through su XLR5 per DMX/RDM, oltre al connettore RJ45 per il controllo tramite Art-Net/sACN. L’interfaccia di controllo incorpora anche un nodo per la distribuzione di DMX/RDM in uscita dei dati ricevuti tramite protocolli di rete. Al momento sono disponibili due modalità di controllo DMX, una (ad un canale) con controllo dell’intensità a 8 bit e un’altra (due canali) con controllo a 16 bit; sono previste altre quattro modalità, fino a otto parametri, che verranno rese disponibili tramite futuri aggiornamenti del firmware.

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Il pannello delle connessioni

Il controllo remoto può consentire, tra l’altro, un coordinamento del dimming e dei blackout che va oltre la capacità umana, ad esempio grazie alla possibilità di gestione via timecode. Una funzionalità particolarmente interessante che è stata aggiunta al controllo remoto da console è la modalità “master”, la quale consente il controllo dell’intensità massima dal banco insieme al controllo locale dell’operatore. Questo lascia all’operatore la possibilità di regolare il dimmer a propria discrezione, ma con l’operatore al banco in grado di limitare la luminosità massima, per coordinare i segui con il resto della scena.

Va sans dire la qualità di costruzione di Robert Juliat, e Oz non fa eccezione. Il proiettore ha un aspetto raffinato in ogni dettaglio: la finitura, il funzionamento fluido, il “feel” meccanico dei controlli e, importantissimo, il bilanciamento sul supporto.

È disponibile una gamma particolarmente completa di accessori per ogni esigenza, anche grazie alla condivisione con la serie precedente già molto ben consolidata. Per l’alimentazione, il proiettore dispone di un ingresso e di un rilancio su connettori PowerCon, può accettare tensioni in ingresso di 100÷240 V AC a 50/60 Hz e assorbe una potenza massima di 640 W. 

Robert Juliat è distribuito in Italia da RM Multimedia