Con Meyer Sound, Cinecittà suona bene

Abbiamo avuto il piacere di incontrare Stefano De Gennaro e Paolo Gambarelli, due grandi professionisti che ci hanno accompagnato nel progetto delle sale di post-produzione audio di Cinecittà.

Con Meyer Sound, Cinecittà suona bene

Il complesso di Cinecittà è uno dei centri di produzione più grandi e storici d’Europa, e i suoi studi hanno giocato un ruolo fondamentale nella storia del cinema italiano e internazionale. Il percorso produttivo di un film è tortuoso, prevede tante competenze e tecnologie provenienti da ambiti diversi. Quello di Cinecittà è un percorso ben strutturato: i contenuti audiovisivi vengono finalizzati attraverso sale organizzate con precisione, concepite come veri e propri strumenti chirurgici che operano su ogni dettaglio. Qui avvengono le sessioni di mix, le visioni collettive e gli ascolti critici, fino alla preparazione del DCP finale – il Digital Cinema Package – ovvero il formato standard internazionale con cui i film vengono distribuiti alle sale cinematografiche digitali.

Entrando nello specifico, Stefano e Paolo ci spiegano che a Cinecittà sono operative diverse tipologie di sale: dalle sale di mix a quelle di doppiaggio, fino agli ambienti dedicati al montaggio sonoro e al lavoro di pre-produzione. Questo costituisce il grande universo dell’audio, al quale poi si affiancano naturalmente tutti gli altri reparti: color correction, video editing, sincronizzazione, montaggio finale.

Stefano De Gennaro e Paolo Gambarelli.

Le tecnologie adottate

Cinecittà rappresenta da sempre un punto di riferimento nel settore della post-produzione cinematografica e televisiva e, per mantenere questo primato, negli ultimi anni ha introdotto sistemi tecnologici d’avanguardia che le consentono di operare ai massimi livelli, in linea con i più importanti studi internazionali. Dopo un’attenta e approfondita ricerca, la scelta si è orientata su Meyer Sound, riconosciuto come il marchio con le competenze, gli studi e le esperienze più solide nel campo della riproduzione sonora per il cinema. Un elemento determinante è stato l’approccio scientifico di Meyer Sound al suono, frutto di anni di ricerca nel campo dell’acustica applicata e di una filosofia di progettazione che privilegia la trasparenza e la fedeltà al contenuto originale. Inoltre, l’ecosistema integrato e gli strumenti proprietari per la progettazione e la calibrazione, uniti al supporto tecnico strutturato garantito sia dal marchio americano che dal distributore italiano, hanno contribuito in modo decisivo alla scelta finale. Nella palazzina denominata Cinefonico, interamente dedicata al trattamento del suono, sono state realizzate diverse sale di proiezione e finalizzazione della colonna sonora, destinate a produzioni cinematografiche, televisive e ad altri contenuti audiovisivi. Durante la fase di finalizzazione, nelle sale sono presenti tutte le figure chiave della produzione: dal regista al direttore musicale, dai responsabili della post-produzione ai fonici, in un lavoro corale che consente di apportare correzioni, perfezionamenti e scelte creative in tempo reale. 


Il cuore tecnico: la sala Mix A

Paolo ci illustra le caratteristiche della sala Mix A, la sala principale degli studios. L’impianto è stato progettato e realizzato secondo le specifiche Dolby Atmos. Il fronte è composto da cinque sistemi Meyer Sound Acheron 80, diffusori a due vie con woofer da 15” e driver a compressione con bobina da 4” montato su tromba con apertura orizzontale di 80°. Le basse frequenze sono affidate a un array orizzontale di dodici subwoofer Meyer Sound X-400, mentre i canali surround contano quarantadue Meyer Sound HMS-12, che garantiscono una distribuzione uniforme e immersiva. La gestione e il controllo del sistema è affidata a un processore Meyer Sound Galileo Galaxy, preciso e affidabile in ogni fase del lavoro. Ci piace sottolineare che nella Sala E è installato un impianto unico in Italia, altamente performante e vero fiore all’occhiello del nostro settore audio: il sistema Meyer Sound Bluehorn. La configurazione prevede tre moduli Bluehorn, tre subwoofer Bluehorn-SUB e un processore Galaxy Bluehorn 816, garantendo prestazioni di assoluta eccellenza e una gran fedeltà sonora. Per chi desidera approfondire nel dettaglio le caratteristiche di questa innovativa tecnologia, è disponibile una recensione completa sul sito di Sound&Lite.

“Non vogliamo peccare di protagonismo – concludono Stefano e Paolo – ma con gli investimenti più recenti, Cinecittà si colloca oggi allo stesso livello, e in alcuni aspetti persino al di sopra, degli studi internazionali più importanti”. 

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