Remo Scafati - Fonico di palco
Il 27 novembre, a Bologna, abbiamo incrociato il tour di successo di Tananai.

Tananai ha guadagnato una notevole popolarità con il suo stile eclettico e la capacità di mescolare generi diversi, e il suo pubblico lo ha premiato lungo tutto il 2024 con il tutto esaurito in ogni spettacolo e in ogni palasport. Abbiamo incontrato professionisti di primo livello, molte facce giovani, e questo ci fa ben sperare per il futuro.
Remo, anche per te il setup è sempre lo stesso?
Anch’io porto un setup classico, composto principalmente dal mio banco SD7; non uso outboard esterni, vanno benissimo quelli interni del banco. Ho organizzato il monitoraggio su 12 linee, suddivise tra l’artista, la band ed eventuali ospiti. Non abbiamo floor monitor sul palco, solo uno shaker per il batterista. All’artista abbiamo fornito un sistema Sennheiser 6000 con capsula MD 5235. I bodypack per le chitarre sono della stessa serie 6000.
Tutto nella norma e niente stravaganze…
Abbastanza nella norma. L’unica cosa che ho implementato in questo tour è il SoundBase: un sistema che permette di organizzare e gestire tutto il mondo delle radio frequenze. Molto comodo perché dà la possibilità di interfacciare le macchine e controllarle in tempo reale. Più andiamo avanti e più la tecnologia viene usata nelle situazioni più disparate: non sai mai cosa poterti aspettare, quali frequenze o quali disturbi puoi trovare nelle varie location, e questo strumento dà la possibilità di vedere cosa succede e di poter attivare le dovute contromisure. Esiste una versione gratuita, con cui però devi rimanere costantemente allacciato alla rete; con un piccolo abbonamento, lo puoi scaricare e usare in autonomia.