QSC K12.2 – DIFFUSORE AMPLIFICATO

Introdotti nel 2009, i diffusori QSC serie K hanno avuto un notevole impatto sull’ampio mercato delle casse acustiche portatili polivalenti con amplificazione interna. L’anno scorso, la casa costruttrice californiana ha annunciato una nuova generazione di questa serie, K.2. Diamo qui un’occhiata al modello più grande di questa serie aggiornata, K12.2.

q spk k2 12 img monitor frontleftdi Douglas Cole
Da due decenni, il diffusore con cabinet in ABS e amplificazione a bordo è probabilmente la singola tipologia di prodotto audio costruito da più aziende, e per un buon motivo: è utile praticamente in ogni settore dell’audio, dalle installazioni temporanee per eventi corporate, al mercato dei musicisti e dei DJ, fino alle applicazioni più svariate per i service e le rental company, piccole e grandi. A dominare in assoluto è probabilmente la configurazione con woofer da 10”, ma quasi ogni azienda che produce questo tipo di cassa offre una gamma che include modelli da 8”, 10” e 12”.
Tra i grandi costruttori americani, QSC è entrato tardi in questa nicchia con la Serie K, ma è velocemente arrivato a competere con i marchi che storicamente dominavano la categoria, particolarmente negli USA. Ormai sono passati nove anni dall’introduzione di quella serie e anche QSC continua a spingere l’evoluzione del prodotto.
La nuova serie K.2, come l’originale, comprende tre modelli: K8.2, K10.2 e K12.2, ognuno a due vie con un driver a compressione da 1,4” con diaframma in titanio (diverso dal driver da 1,75” della serie precedente) e con coni rispettivamente da 8”, 10” e 12”. Tutti i modelli incorporano un’elettronica identica, con l’eccezione, si presume, della configurazione di crossover e limiting della sezione di amplificazione per accomodare i diversi diametri di woofer.

Nuove caratteristiche fisiche

K12.2 sostituirà il precedente modello K12, appunto, con woofer da 12”. È un diffusore con cabinet in ABS di forma trapezoidale, per rendere possibile l’uso appoggiato in orizzontale come monitor; si può impiegare in modo autonomo o insieme ad un subwoofer. A livello fisico, la prima differenza che salta all’occhio rispetto al modello precedente è l’utilizzo di uno strato di stoffa dietro la griglia, al fine di renderlo visivamente un po’ più elegante in applicazioni come sale per conferenze o installazioni permanenti. Una seconda differenza, forse meno evidente a prima vista, è l’utilizzo di due flange per il montaggio su stativo. Per offrire un’inclinazione di 7,5°, il modello precedente dispone di una singola flangia che si inclina in avanti per meglio dirigere la dispersione delle frequenze alte sul pubblico, all’occorrenza, anziché in orizzontale sopra le teste. Uno svantaggio della flangia inclinabile è che, nella posizione inclinata, sposta il baricentro del diffusore leggermente davanti l’asse dello stativo, rendendolo meno stabile, in particolare quando accoppiato con un palo ad un subwoofer non troppo pesante. Nel nuovo modello, il costruttore ha corretto questa caratteristica, utilizzando la flangia separata per la posizione inclinata e mantenendo il baricentro del diffusore K12.2 più in linea con l’asse del palo. Inoltre la sezione orizzontale del nuovo modello è stata leggermente modificata per dare un’angolazione leggermente meno ripida (55°) della versione precedente quando viene appoggiata in orizzontale per l’uso come floor monitor. Infine, le maniglie inferiori e laterali sono state progettate diversamente per garantire ulteriore robustezza.
Il nuovo modello mantiene sempre i due punti M10 per la sospensione ed è compatibile con una staffa di montaggio per installazione permanente in posizione orizzontale o verticale. Rispetto all’originale K12, nonostante i vari potenziamenti, QSC è riuscita anche a ridurre il peso del K12.2 di quasi un chilo, portandolo a 17,7 kg.

 
 

Nuove prestazioni

La nuova sezione d’amplificazione in classe D eroga fino a 1800 W di picco (900 W continui) verso il woofer e fino a 225 W al driver, con crossover a 2000 Hz. Questa è una distribuzione dell’amplificazione più efficiente del 500+500 W continui del modello precedente e consente al K12.2 di sviluppare un SPL massimo di 132 dB di picco ad 1 m (126 dB continui, calcolato su spazio intero) con migliori caratteristiche di distorsione e riserva dinamica. In configurazione full-range, presenta una banda passante a 6 dB che si estende da 50 Hz a 20 kHz, (da 45 Hz a 20 kHz a 10 dB). 
Per adattarlo ad applicazioni appropriate alla pressione sonora che è in grado di erogare, K12.2 incorpora una guida d’onda con una dispersione assialsimmetrica da 75°. QSC utilizza un processo che chiama “DMT” (Directivity Matched Transition, ovvero “Transizione Coordinata con la Direttività”). Detto semplicemente, è il metodo del costruttore per progettare la direttività della guida d’onda basato sul comportamento del woofer intorno alla frequenza d’incrocio, al fine di creare una transizione liscia ed equilibrata tra i due trasduttori.

Nuova elettronica

L’evoluzione più importante della nuova serie K.2 è l’elettronica a bordo. Oltre alla nuova sezione d’amplificazione, la sezione d’ingresso, la matrice e il DSP sono stati rimodernati in termini di connettività, tecnologia e interfaccia. 
La sezione d’ingresso, come quella del modello precedente, è progettata per rispondere ad una vasta gamma di esigenze, fino alle applicazioni che richiedono al diffusore di funzionare anche da mixer.
A questo proposito, incorpora tre ingressi. Ingresso A, su un connettore combo (XLRF/jack TRS 1/4”) accetta sorgenti a livello di linea, bilanciate o sbilanciate, o a livello microfonico. Incorpora un preamplificatore microfonico – inseribile tramite il menu software, anziché con un interruttore fisico come sul modello precedente – che consente l’uso con qualsiasi microfono che non richieda alimentazione phantom. L’ingresso B, invece, con lo stesso tipo di connettore, è predisposto per una sorgente a livello di linea oppure, sempre tramite il menu di controllo, per un segnale proveniente da uno strumento elettrico ad alta impedenza. Gli ingressi A e B sono accoppiati ad uscite dirette (su XLRM) e dispongono di controlli di guadagno individuali per la mandata alla sezione d’amplificazione. L’ingresso C, invece, è stereo su jack TRS da 1/8” – diversamente dal modello originale, progettato prima della larga diffusione degli smartphone, che utilizzava due connettori RCA. Il segnale stereo su questo ingresso viene sommato in mono, prima di inserirsi nel sommatore principale che accoglie i segnali dagli altri ingressi. Di nuovo diversa dalla versione precedente è l’inclusione di un controllo di guadagno indipendente anche per questo ingresso. 
I tre ingressi vengono sommati e passati alla sezione di elaborazione del segnale, mentre un’uscita su XLRM mette a disposizione la stessa somma di questi segnali per la mandata ad altri diffusori od ovunque potrebbe essere utile questo segnale. 
Il DSP della serie K.2 è decisamente più potente e molto più versatile di quello della serie originale. Anziché impostazioni selezionabili con interruttori dal pannello, K12.2 (come gli altri modelli della serie) dispone di un display LCD, con un encoder rotativo e due tasti per navigare i vari menu del software. 
Oltre alle opzioni per gli ingressi A e B citate prima, il software dispone di 11 preset che combinano equalizzazione ed elaborazione dinamica. Questi includono le selezioni generiche che ci si aspetta – come “Live Bright”, per compensare le frequenze alte quando viene utilizzato insieme ad un subwoofer potente, “Dance” o due preset “Stage Monitor” – ma anche preset specifici come “Ac Gtr/Vox”, “Bass amp” ed i veramente geniali “Head mic” e “Hand mic” per gestire presentatori con microfoni ad archetto o palmari collegati direttamente al diffusore. 
C’è un equalizzatore parametrico a quattro bande (high e low shelving a frequenza variabile e le due bande centrali con frequenza e Q variabili) con filtri che operano solo in attenuazione, da 0 dB a -6 dB, ed anche un delay fino a 100 ms che, nel menù, si legge in millisecondi e metri.
Ovviamente non manca un parametro per impostare K12.2 per l’utilizzo insieme ad un subwoofer. A tal fine sono presenti filtri passa-alto preprogrammati per l’uso con KW181 o KLA Sub (HPF a 100 Hz), con KS212c (HPF a 80 Hz), o con una frequenza di taglio di 125 Hz per altri subwoofer.
Infine, un altro sottomenu consente all’utente di salvare e richiamare fino a cinque impostazioni personalizzate, oltre ad abilitare/disabilitare i LED spia ed aggiustare il contrasto dello schermo LCD. 
K12.2 è un diffusore multifunzione utilizzabile praticamente in ogni segmento del mercato e per diversi tipi di utenti. La reputazione di qualità dei prodotti QSC è non a caso piuttosto consolidata e ogni aspetto adottato nello sviluppo della nuova versione segna un notevole miglioramento rispetto alla precedente, che era già una linea di successo. Certamente da prendere in considerazione.

 

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