Pierfranco Galeone

Due chiacchiere con il fondatore di Texim.

Pierfranco Galeone

di Alfio Morelli e Giovanni Seltralia

Un altro personaggio di riferimento dell’audio pro, oltreché un amico di lunga data della nostra rivista, ha deciso di tirare i remi in barca e dedicarsi ad un meritatissimo riposo. 

Pierfranco è senza dubbio un personaggio particolare nel nostro mondo, non a caso è stato “Il Personaggio” per la nostra rubrica. Chi fosse curioso, potrà trovare quell’articolo sul nostro sito internet. In quell’occasione Pierfranco ci raccontò del suo rapporto un po’ conflittuale col padre, dei suoi studi in un collegio svizzero, della passione per l’equitazione, dei primi lavori, fra i quali la consegna delle brioche, svolta, da vero signore, con la Mini Cooper, col risultato di spendere più in benzina di quanto guadagnasse! Poi la passione per l’audio che diventa il suo lavoro e la sua vita, dentro la grande e bellissima villa di famiglia, un po’ casa un po’ ufficio, nel cuore della Brianza. Quasi cinquant’anni di Texim… senza cambiare Partita IVA: dettaglio non affatto trascurabile.

Ripercorriamo con lui i passaggi salienti della sua carriera.

Pierfranco Galeone ha fondato Texim nel 1971, lanciandosi in un mercato che muoveva i suoi primi passi e lasciava grande spazio all’inventiva dei suoi attori principali. Appassionato di musica e di elettronica, non ha seguito la linea dettata dalla famiglia, così, invece di dedicarsi ad una professione “borghese”, si è impegnato prima come rappresentante di elettronica, poi nella distribuzione di prodotti Hi-Fi; da lì il passaggio è stato breve verso l’importazione di marchi stranieri e l’ingresso nel mondo del professionale.

“Il filo conduttore che trovo in tutta la mia carriera è il grande valore dato all’amicizia e al rispetto per i miei fornitori e per i miei clienti – ci racconta Pierfranco –. Dal punto di vista umano mantengo ancora questo rapporto, dopo tanti anni: credo sia un aspetto da sottolineare, soprattutto oggi che il lato umano è quasi sparito dal mondo lavorativo. Con i computer tutto è cambiato: personalmente ho sempre dato grande valore agli sguardi, alle parole dette, alle promesse mantenute, nella vita come nel lavoro.”

Nel corso degli anni Texim ha acquisito una grandissima esperienza nel settore, fino a diventare un punto di riferimento importante per la fornitura di soluzioni audio professionali di livello superiore.

“Una volta c’era davvero poco: i progetti che facevamo erano tutti sui lucidi, in cui vedevi a mala pena la tromba di un monitor; poi abbiamo man mano introdotto un programma in Basic, che avevo fatto tradurre a un amico, e con un computerino e tre pennini disegnavo io stesso i progetti. Era tutto improvvisato: qualche volta si sbagliava, qualche volta si faceva bene.
“Oggi chiaramente è tutto esasperato, la tecnologia è avanzata in tutti i campi e, nonostante i woofer siano sempre uguali, sia i software sia il linguaggio si sono specializzati.
“Anche il professionale ha visto una grande evoluzione: sono arrivati nuovi attori, nuovi gruppi, che hanno in parte snaturato quelli che erano gli equilibri precedenti. Noi distributori paradossalmente siamo stati risparmiati, dato che i grandi gruppi non sono mai entrati in questo angolo del mercato e noi siamo riusciti a mantenere un nostro spazio.
“Con la globalizzazione abbiamo visto sorgere due tendenze complementari e quasi contrastanti: da un lato i contatti umani si sono diradati, dall’altro si sono formate grosse concentrazioni in pochi gruppi. La mia scelta di farmi indietro è dovuta in parte all’età, in parte a questo mutamento ancora in atto: o mi ingrandivo trovando collaboratori in più, scontrandomi con i limiti del fatturato, o peggioravo il servizio fornito ai miei clienti. Ho pensato che nessuna delle due strade fosse percorribile.”

Pierfranco ha dunque deciso di cessare l’attività della sua azienda, dando il via alle lunghe procedure di liquidazione. Ormai vicina ai cinquant’anni di attività, Texim ha lasciato un’eredità importante in tutto il settore.
“Texim è vicina al mezzo secolo dalla sua fondazione. In questi anni abbiamo stretto tanti rapporti, e posso dire con soddisfazione che si sono chiusi tutti bene, pacificamente, con belle parole. In particolare a Electro-Voice, un vero partner per tanto tempo, ho offerto tutto l’aiuto possibile per il passaggio a un nuovo distributore italiano che porti avanti il mio lavoro. Gli auguro ogni fortuna, con un solo consiglio: che non mettano in secondo piano il rapporto con i clienti, dato che si tratta di un’azienda grande e diversificata.”

È dunque il momento di qualche saluto e qualche augurio: “Ora che esco pian piano da questo mondo, in punta di piedi, posso dire di aver dimostrato coraggio in ogni iniziativa e spero di aver lasciato qualcosa di buono. Ho cercato di essere sempre me stesso, e chissà se a qualcuno posso anche essere stato antipatico! I rapporti sono sempre stati veri, genuini, e la mia speranza è quella di aver lasciato in tutti un buon ricordo.”