Lo Studio Moderno - 8 parte

Realizzazione dello studio di registrazione.

di Livio Argentini

Parte VIII

Ora che abbiamo inviato, virtualmente, il nostro segnale audio attraverso il canale, vediamo come dobbiamo smistarlo sulle uscite principali e sulle uscite aux.

È ovvio che dovendo mixare, oltre che in stereo, anche in surround 5.1 e 7.1 dovremo predisporre il mixer con otto uscite, quante ne servono per il sistema più complesso (il 7.1).

Poiché, come abbiamo già scritto precedentemente, nei mixer audio si utilizza sempre un multiplo di quattro, forniremo il nostro mixer di quattro uscite AUX stereo, ovvero otto uscite singole. Quattro uscite AUX stereo sono più che sufficienti per ogni utilizzo, inoltre ci permetteranno di utilizzare sempre lo stesso tipo di cablaggio interno ed una connessione in/out verso l’esterno tramite un classico connettore DB 25 a 25 poli (per otto linee bilanciate).

Cominciamo specificando come inviare il segnale sugli otto moduli MASTER, che verranno utilizzati come indicato nella seguente tabella 1.

 

STEREO

5.1

7.1

Master 1

Left

Left Front

Left Front

Master 2

Right

Right Front

Right Front

Master 3

Left Side

Master 4

Right Side

Master 5

Left Rear

Left Rear

Master 6

Right Rear

Right Rear

Master 7

Central

Central

Master 8

Sub-woofer

Sub-woofer

 

Il modulo (figura 1) prevede cinque pulsanti che utilizzeremo sia per il mixaggio sia per utilizzare i master come sub-gruppi.

I primi tre pulsanti rossi (stereo) utilizzati per i master 1/2, 3/4, 5/6 (etichettati rispettivamente “front”, “side” e “rear” dal basso verso l’alto), ovviamente abilitano il pan-pot e lo indicano con l’accensione di un LED rosso. I due pulsanti neri (mono) sono usati per i master 7 ed 8 (etichettati rispettivamente “cen” e “sub”, sempre dal basso verso l’alto) e disattivano il pan-pot. I cinque pulsanti di uscita possono anche essere usati contemporaneamente. Quando non viene selezionata nessuna uscita il canale commuta automaticamente sull’uscita diretta, ed anche questa situazione è segnalata dall’accensione di un apposito LED. Tutte le otto uscite principali sono bilanciate elettronicamente, con due significativi vantaggi: prima di tutto si riduce la diafonia tra i canali, inoltre il livello di uscita viene elevato di 6 dB (senza ridurne l’headroom) in modo da poter ridurre di 6 dB il guadagno degli amplificatori sommatori e quindi guadagnare 6 dB sul rapporto segnale/rumore, sempre critico su questi stadi.

Vediamo ora come sono gestite le uscite ausiliarie che sono poste sul secondo modulo del canale.

Ogni uscita è composta dal controllo di livello, dal pan-pot e da un selettore a tre posizioni: pre fader - post fader - post fader e mute (figura 2).

Tutte le quattro uscite sono uguali tra loro, solo l’uscita 1 dispone di una funzione aggiunta: quando il canale viene utilizzato con l’uscita diretta, l’AUX 1 viene automaticamente commutato per essere usato come monitor ed una spia blu ne avvisa l’attivazione.

Su questo modulo è anche previsto un pulsante per inviare il segnale presente su quel canale al sistema di interfono (visibile in basso nella figura 3).

Per semplicità, sullo schema a blocchi di figura 1 non sono indicate tutte le commutazioni.

Dopo questa descrizione sommaria del canale, analizziamone le modalità di utilizzo.

 

Iniziamo con la funzione più semplice, descritta dallo schema di figura 4: in questo caso il segnale proveniente dal preamplificatore microfonico, inviato direttamente al sistema di registrazione, viene prelevato ed inviato all’ingresso 1 del mixer. In questa configurazione il canale viene utilizzato esclusivamente per il monitoraggio e come controllo degli AUX per rimandare il segnale in sala sulle linee cuffie.

Utilizzare il canale come mixer monitor ci offre un’altra utile possibilità: possiamo registrare il segnale pulito ed inserire, utilizzando i due insert, solamente in sede di monitoraggio, uno o più effetti. Questa funzione potrà essere di grande aiuto perché avremo un’anteprima di quello che dovremo fare in seguito, durante la fase di mixaggio.

Un utilizzo forse più classico del canale è schematizzato nella figura 5.

In questo caso il segnale proveniente dal preamplificatore non viene inviato direttamente al sistema di registrazione, ma solamente all’ingresso del mixer. Il segnale attraversa il canale, controllato dal fader ed elaborato, utilizzando i due insert, con unità esterne, per essere poi inviato al sistema di registrazione attraverso l’uscita diretta. In questo caso, ovviamente, le elaborazioni effettuate saranno registrate.

In questa configurazione l’uscita AUX 1 potrà essere utilizzata come monitor mix.

Le uscite AUX, in questo caso solo 2/3/4, potranno essere prelevate prima o dopo il fader e gli effetti in insert.

Le due funzioni finora descritte possono essere utilizzate anche contemporaneamente: alcuni canali solamente come monitor ed altri in registrazione dall’uscita diretta. L’uscita AUX 1 sarà inoltre sempre disponibile per i canali in cui non viene utilizzata come monitor mix.

Una funzione un poco più complessa, ma molto utile, è quella che prevede l’utilizzo dei sub-gruppi per realizzare dei premix.

Il nostro mixer, utilizzando otto master, ci permette di effettuare contemporaneamente tre premix stereo e due premix mono. L’utilizzo dei sub-gruppi è particolarmente vantaggioso quando si effettuano registrazioni in diretta di grossi organici, in particolare di musica classica. Quando si usa questa funzione, il monitoraggio dei sub-gruppi viene effettuato tramite appositi controlli di livello posti sul modulo monitor (figura 6).

Anche questa funzione può essere usata contemporaneamente a quelle descritte precedentemente.

Possiamo ora descrivere una configurazione di un utilizzo composito, abbastanza tipica per essere usata con un grosso organico in diretta.

Basso

1 microfono

no effetti

canale 1

solo monitor

Chitarra

2 microfoni

effetti

canali 2-3

premix mono master 8

Voce solista

2 microfoni

effetti

canali 4-5

premix mono master 7

Coro

4 microfoni

premix

canali da 6 a 9

premix stereo master 5-6

Archi

8 microfoni

premix

canali da 10 a 17

premix stereo master 3-4

Percussioni

10 microfoni

effetti

canali da 18 a 27

uscita diretta

Arpa

1 microfono

effetti

canale 28

uscita diretta

Vari

8 microfoni

effetti

canali da 29 a 36

uscita diretta

Ottoni

6 microfoni

effetti

canale da 37 a 42

premix stereo master 1-2

Flauto

1 microfono

no effetti

canale 43

solo monitor

 

Questa configurazione, indicata a puro titolo di esempio, ci permette di registrare in diretta su multitraccia, in modo da sfruttare le varie possibilità offerte dal mixer.

Nella prossima puntata, seguendo l’iter del nostro segnale audio, tratteremo dei sommatori e dei master.