Carmine Di Nardo - Responsabile DDM Eventi

A Senigallia abbiamo incrociato l'inizio del tour di Ron, un artista sempre e ancora on the road.

Carmine Di Nardo - Responsabile DDM Eventi

Carmine di Nardo, socio del service DDM Eventi, insieme ad Alessandra Bolchini, responsabile dell'amministrazione.

L’8 marzo 2023 al Teatro La Fenice di Senigallia è partito il nuovo tour di Ron. Tra soliti successi e nuove canzoni, abbiamo trovato uno show teatrale e di alto livello, condotto senza sbavature. Abbiamo allora intervistato i responsabili di questo successo.

Carmine, presentaci la tua azienda.

DDM è un’azienda abruzzese che esiste dal 2001, con sede in provincia di Chieti. Insieme a me, dell’azienda fa parte anche Enzo Giallonardo. Il nostro core business sono sempre stati i tour e gli spettacoli dal vivo, in cui abbiamo raccolto molta esperienza. Dal punto di vista del materiale, siamo forniti principalmente di prodotti Meyer Sound, di mixer Allen & Heath, di un parco luci targato Robe e di tecnologie video Infiled. Poi naturalmente abbiamo anche tanto altro materiale, ma questi sono i marchi più rappresentativi.

Quali artisti seguite, a parte Ron?

Ovviamente sono tanti, ma tra i tour più importanti posso sicuramente citare Le Vibrazioni, Angelo Branduardi, Loredana Bertè.

Come avete superato il periodo buio del Covid?

Per noi è stato veramente un momento molto difficile: nel 2020 praticamente non abbiamo seguito neanche un tour. Poi, nel 2021, abbiamo ripreso un pochino a girare, ma in situazioni sempre precarie. Fortunatamente nel 2022 abbiamo visto una stagione di ripresa e il 2023 sembra promettere bene. Il vero problema di questi anni, sia nel 2022 e ancora di più nel 2023, è recuperare la forza lavoro.

Il personale specializzato non è più disponibile come prima. In una situazione normale riuscivo a trovare i tecnici e ad assicurare loro dei tour da cinquanta o sessanta date nella stagione. Adesso i calendari sono sempre aperti, e non riesco ad assicurare una base di lavoro di quella dimensione. Nello stesso tempo ho a disposizione molti meno tecnici di allora, quindi diventa un puzzle cercare tutti gli incastri possibili. È difficile lavorare così, sia per noi sia per i tecnici.

Nel vostro piccolo avete fatto qualcosa per alimentare il vivaio dei tecnici?

Da soli facciamo fatica: per una singola azienda è difficile e oneroso creare delle figure professionali. Qualcun altro al posto nostro dovrebbe organizzare dei percorsi di perfezionamento per il settore, da cui poi le aziende e le cooperative potrebbero andare ad attingere, magari pagando qualcosa. 

Dal punto di vista del service, sentite la necessità di acquistare delle nuove tecnologie o pensate di avere un magazzino ben fornito?

Nel magazzino abbiamo materiale per soddisfare molto di più del lavoro che stiamo facendo. Tuttavia non ci si può mai fermare nell’acquistare materiale e aggiornarsi alle nuove tecnologie. Sicuramente le richieste sono maggiormente sbilanciate sulle luci e sul video, mentre l’audio è una tecnologia abbastanza matura e durevole. Può succedere che ti chiedano il nuovo microfono o il nuovo effetto, ovviamente, ma è con le luci che chiedono il faro che ha un nuovo effetto, o il video LED più performante.