Bose F1-812 passiva & PowerShare

Un veloce approfondimento sulla versione passiva del più recente diffusore professionale di piccolo formato del rinomato marchio americano e sui nuovi versatili amplificatori dedicati alle applicazioni mobili.

Bose F1 modello 812 passivo

Bose F1 FlexibleArrayLoudspeaker Photo2Bose F1 modello 812 è un diffusore di piccolo formato che implementa la tecnologia Bose Flexible Array, tecnologia che permette di controllare in maniera decisamente interessante la direttività verticale di ciascun singolo diffusore. Ciascun cabinet contiene un cono da 12” per le basse frequenze ed otto coni da 2,25” in array per le medio-alte, con frequenza di crossover a 600 Hz. Il sistema è in sé molto semplice: i singoli moduli che compongono ciascun diffusore sono montati in modo che i tre moduli inferiori ed i tre moduli superiori possano essere spostati in due posizioni: verso l’esterno o verso l’interno. In questo modo, semplicemente spostando con le mani le parti di array che si desidera conformare, è possibile formare quattro pattern di direttività differenti: ‘Straight’, cioè ‘dritto’, ovviamente con tutti i moduli posizionati verso l’esterno; ‘C’ con i moduli inferiori e superiori spinti verso l’interno; ‘J’ con i moduli inferiori dentro e i moduli superiori fuori; ‘Reverse J’ con i moduli superiori dentro e i moduli inferiori fuori. In questo modo è possibile adattare facilmente e con discreta precisione la copertura verticale di ciascun diffusore alle esigenze della venue. L’apertura verticale in posizione ‘C’ , a titolo di riferimento, è pari a 40°.

Entrando un po’ più nel dettaglio: il frontale del diffusore Bose F1 passivo, al pari della versione attiva, è composto da sette moduli uno sopra l’altro. Il modulo centrale, ampio il doppio degli altri, contiene due altoparlanti da 2,25” accoppiati con una guida d’onda da 100° in orizzontale, mentre in verticale la guida d’onda si accoppia con i moduli adiacenti. Sopra e sotto questo modulo centrale ci sono altri tre moduli per parte, movimentabili a mano come accennato in precedenza, ciascuno contenente un singolo altoparlante da 2,25” per i medio-alti caricato da una guida da 100° in orizzontale. Questi otto altoparlanti, ciascuno inserito nella rispettiva porzione di guida d’onda, costituiscono un array verticale per le frequenze medio-alte, la cui direttività è configurabile modificandone la curvatura delle estremità.

Il sistema nasce come setup mobile, e la versione passiva del satellite ne permette l’uso in applicazioni da installazione fissa. 

Recentemente, il produttore americano ha presentato una versione passiva, senza amplificatore integrato. L’assenza del modulo di amplificazione può rappresentare un fattore di ottimizzazione delle risorse quando si disponga già di moduli di amplificazione adatti. I modelli attivo e passivo, per il resto, sono del tutto equivalenti e condividono per lo più gli stessi accessori, staffe e inserti. Anche le borse per il trasporto sono perfettamente inter-compatibili. Bose F1 passiva necessita solamente di un segnale amplificato in ingresso: il crossover interno distribuisce poi in maniera ottimale il segnale tra woofer e sezione medio-alta. Non è previsto il funzionamento in bi-amplificazione.

Bose F1 modello 812 passiva richiede comunque una specifica curva di equalizzazione a monte, al fine di poter dare il meglio di sé in termini di risposta in frequenza ed equilibrio tonale. Il produttore mette a disposizione quattro diversi preset di equalizzazione, disponibili per ciascuna delle quattro configurazioni di direttività. Queste curve di equalizzazione possono essere implementate tramite processori Bose oppure tramite processori di terze parti.

Nel confronto con la versione attiva, le dimensioni sono pressoché identiche, a parte il peso: la versione passiva (senza amplificatore a bordo) pesa 21,3 kg, poco più della versione attiva (con amplificatore di potenza a bordo) la quale, secondo il datasheet, pesa solo 20,2 kg. L’anomalia è presto spiegata: poiché un diffusore installato è sostenuto da staffe non viene più movimentato, è stato possibile prevedere driver diversi rispetto alla versione attiva, con magnete in ferrite meno leggeri (fattore cruciale invece nel portable sound), però con le stesse performance acustiche in uscita.Per quanto riguarda l’estensione delle basse frequenze, i diffusori F1 passivi non sono compatibili con lo stand associato al subwoofer F1 Sub, che invece è pensato per l’accoppiamento con la versione attiva. Per le installazioni in cui sia richiesto un supporto nell’estensione in bassa frequenza, il produttore consiglia l’accoppiamento di Bose F1 passive con i subwoofer Bose modello MB4 (Panaray, 4 x 5,25”), MB12 (1 x 12”) o MB24 (2 x 12”).

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Amplificatori PowerShare

Bose PowerShare è una famiglia di amplificatori di potenza destinati alle installazioni o alle applicazioni mobili. Tramite la tecnologia brevettata PowerShare, la potenza disponibile è condivisa da tutti i canali in uscita: ciascun canale è in grado, eventualmente, di usare tutta la potenza per sé, oppure è possibile condividerla non necessariamente in parti uguali. L’installatore può quindi scegliere di utilizzare più potenza dove ce n’è più bisogno.

Tra le altre caratteristiche notevoli degli amplificatori della serie, per ciascun canale è possibile controllare indipendentemente il livello d’uscita, l’equalizzazione e l’adattamento di impedenza (Low-Z/Hi-Z). Ciascun canale, in particolare, può essere configurato per un carico a bassa impedenza (4/8 Ω) o ad alta impedenza (70/100 V) agendo direttamente su uno switch, senza collegamenti a ponte, jumpers o impostazioni software.

Il sistema DFL (Dual Feedback Loop), ereditato dall’ormai consolidata linea di amplificatori Bose PowerMatch, migliora performance e affidabilità attraverso il monitoraggio ed il controllo continui di corrente e tensione applicati al carico per ciascuna uscita. Questo sistema è ottimo per proteggere gli altoparlanti e, come effetto collaterale, offre una migliore linearità ed una minore distorsione rispetto ai modelli non dotati di questa tecnologia.

Per le applicazioni che necessitano di ulteriori elaborazioni sul segnale, il software opzionale PowerShare Editor offre la selezione ed il controllo in tempo reale di equalizzazione, mixing, crossover, limiter, delay, mute e polarità, raggruppati in preset per i diffusori Bose, tramite un PC connesso via USB. Per le impostazioni di base, senza la necessità di un PC, i controlli sul pannello posteriore permettono di richiamare i preset di equalizzazione e protezione per i diffusori Bose.

Il controller di zona Bose ControlCenter CC‑1 può essere direttamente connesso all’amplificatore per un’ulteriore estensione del controllo remoto delle uscite.

La capacità di elaborazione del segnale audio a bordo, oltre all’accesso diretto al controller di zona, eliminano la necessità di un processore di segnale esterno nella maggior parte delle applicazioni.

Per quanto riguarda il risparmio energetico, gli amplificatori PowerShare possono essere configurati per entrare automaticamente in modalità stand-by quando il segnale audio in ingresso scende al di sotto di una soglia impostata, per poi risvegliarsi al ritorno del segnale.

Nella serie PowerShare sono attualmente presenti tre modelli: PowerShare PS602, PowerShare PS602P e PowerShare PS604.

PowerShare PS602 è un amplificatore di potenza a due canali, pensato per il settore delle installazioni fisse, in grado di fornire un totale di 600 W da condividere tra i due canali d’uscita.

PowerShare PS602P è la versione 600 W / 2 canali dedicata alle applicazioni mobili (la P nella sigla del modello sta per Portable). Rispetto al modello PS602 presenta due controlli rotativi per il livello d’uscita sul pannello frontale, ed anche il set di connessioni sul pannello posteriore è tipico per la specifica applicazione: ingressi RCA ed Euroblock e uscite Euroblock per il modello PS602; ingressi RCA e combo XLR/Jack, uscite su SpeakON NL4 o su morsetti a vite per il modello PS602P.

PowerShare 604, infine, offre ancora 600 W da condividere però tra quattro canali d’uscita. Dedicato al mercato delle installazioni fisse, presenta lo stesso set di controlli e le stesse opzioni di I/O del modello 602, ovviamente rapportate al maggior numero di canali. 

contatti: Bose

 

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