Andrea Staleni - Direttore di produzione
Cremonini Live25: le interviste a tutti i protagonisti di un tour internazionale.

Nicola Rossoni, production manager e Andrea Staleni, production director.
Cremonini torna dopo due anni a percorrere le venue più importanti d’Italia. L’artista bolognese festeggia venticinque anni di carriera, e l’occasione era quella giusta per “alzare il tiro” e confermare i tour di Cremonini come eventi di livello internazionale.
Andrea, ho percepito fin da subito una cura maniacale nella preparazione di questo show. Chi è stato coinvolto nel progetto?
Confermo: c’è un’attenzione spasmodica al dettaglio, sia nella messa in scena sia nella gestione produttiva. La “pulizia” è senza dubbio una cifra stilistica di questo tour, un vero valore aggiunto.
Per un progetto con ambizioni internazionali, è stato naturale coinvolgere un team di caratura internazionale: la direzione artistica è affidata a Claudio Santucci di Giò Forma, mentre la realizzazione dei contenuti video a NorthHouse, uno studio creativo di Londra già al fianco dei Coldplay; il comparto audio è seguito da Marc Carolan, già FOH dei Muse, e Maxime Menelec, sound designer di Audisia, Francia, il tutto sotto la supervisione di Marco Monforte, audio supervisor per conto del management dell’artista.
Poi, disegno luci e illuminazione in tour sono opera di Mamo Pozzoli; la regia video è firmata da Ed Coleman, live camera director internazionale, in collaborazione con il regista in tour Marino Cecada.
La produzione ha tempi serrati?
Abbiamo avuto 15 giorni di prove musicali a Bologna, seguiti da circa due settimane di allestimento e full rehearsal a Lignano. In ogni città arriviamo due giorni prima dello show, con tempi tecnici adeguati per montare una produzione di questa entità. Usciamo in genere tra le 6 e le 7 del mattino successivo, a seconda dei casi.

So che state condividendo alcune strutture con altre produzioni negli stessi stadi. Secondo te, è un segnale che anche i tour negli stadi si stanno orientando verso modelli di “mezza produzione”, come accade nei festival?
Non definirei questa una “mezza produzione”: parliamo di 30 bilici, più generatori e merchandising al seguito. Il punto è che nessuno, nell’estate 2025, ha potuto permettersi di portare con sé tutta la struttura, “il ferro”, per via della mancanza di tempo tra una data e l’altra.
Quest’anno più che mai, si è optato per la condivisione di ground support, coperture carrabili e non, barriere, delay tower e altro ancora.
Il sovraffollamento del calendario ha imposto regole comuni a cui tutte le produzioni devono adeguarsi.
Insomma, la produzione è imponente.
Oltre 200 persone nel team touring, 30 bilici di materiale, di cui una parte condivisa localmente, 65 m di fronte palco, più di 900 m2 di superficie LED, oltre 700 corpi illuminanti, effetti speciali come pyro, confetti, automazioni e laser. Nonostante le dimensioni, abbiamo lavorato sempre col sorriso, consapevoli di dover consegnare uno spettacolo all’altezza dei migliori standard internazionali.
Online si parla di una crisi del mercato dei tour. C’è qualcosa di vero o si tratta solo di allarmismo?
Non lo so, ma guardando ai calendari del 2025 e oltre, direi proprio il contrario.
A mio parere, la musica dal vivo sta vivendo un momento di grande energia. La gente, nonostante il caos della vita quotidiana, ha ancora una fortissima voglia di divertirsi e di emozionarsi dal vivo.
Tornando a noi, qual è il tuo ruolo all’interno della produzione?
Sono stato coinvolto in questo progetto da Roberto De Luca, che mi ha affidato la produzione del tour 2025. È la mia prima collaborazione con Cesare Cremonini, e devo dire che mi sento molto in sintonia con il suo approccio al lavoro: grande dedizione e attenzione al dettaglio. Nel tour ricopro il ruolo di production director, mentre Nicola Rossoni, è production manager di Cremonini Live 2025, oltre che un grande amico. A completare il team di produzione per conto di Live Nation, ci sono Francesca Arruzzo, tour manager; Eduardo Magarelli, assistant tour manager; Nicoletta Martinelli, tour accountant; Rebecca Regina, production coordinator con le assistenti Eleonora Trani, Marika Solfrizzi, Lorenza Ettorre; poi Marco Silvaggi, Gaetano Arcarese e Damiano Pellegrino site coordinator.




