Alessio De Simone con Hog 4 per Achille Lauro

Il lighting designer Alessio De Simone si occupa da qualche tempo dello show illuminotecnico per Achille Lauro, programmando e controllando interamente con una console High End Systems Hog 4.

Alessio De Simone con Hog 4 per Achille Lauro

Achille Lauro, al secolo Lauro De Marinis, è un cantante e rapper italiano che si è fatto apprezzare e riconoscere nella scena musicale italiana per uno stile “trasversale” ed energico, dove oltre al rap emergono chiare influenze rock unitamente a una vocazione cantautorale. 

Per la recente tournée estiva – che continua tutt’ora in una appendice autunnale ricca di date in location indoor – il progetto luci è stato affidato ad Alessio De Simone, un giovane lighting designer con una grande esperienza alle spalle e che ha saputo valorizzare al meglio lo show dell’artista romano, senza per questo disporre di budget astronomici, come spesso accade per artisti al debutto. 

“Sembrerà scontato – esordisce De Simone – ma sono fermamente convinto che con belle idee e tanta abilità si possono mettere in piedi show emozionanti senza mettere mano al portafoglio…”.

A dar man forte ad Alessio nella fase di programmazione e durante tutte le performance dal vivo la sua fedele High End Systems Hog 4.

“Conosco le console Hog da quando ho iniziato a mettere mano sui controller luci e da allora non ci siamo mai separati! Negli anni è diventata sempre più plug&play e quando si tratta di adattare gli impianti residenti al proprio show è impareggiabile e mi fa risparmiare tempo prezioso”.


Alessio De Simone

Uno degli espedienti di maggior effetto del disegno luci è l’uso di tubi a LED posizionati direttamente sul floor e che ricreano una sorta di “effetto foresta”, una soluzione che ha permesso ad Alessio di giocare con le profondità e le interazioni degli stessi tubi con la scena e i musicisti. Pur nella loro semplicità i tubi LED necessitavano di un controllo puntuale ed efficace proprio per essere sfruttati al meglio. La scelta è ricaduta sul software Madrix, a sua volta controllato dalla console Hog.

Madrix – specifica Alessio – viene gestito completamente via ArtNet direttamente dalla Hog, mentre il resto del parco luci è collegato con HogNet, il sistema di comunicazione proprietario di High End Systems. Per questo show apparentemente semplice ho programmato un totale di 2400 memorie tra Madrix e Hog, tutte comandate via timecode”.

Per svolgere al meglio il suo lavoro, il lighting designer ha organizzato la console ed il modus operandi con una metodologia che ben conosce e che è risultata essere ancora una volta molto potente e flessibile allo stesso tempo: “La Full Boar 4 che ho utilizzato in tour – spiega Alessio – era suddivisa in due grandi sezioni, cue con SMPTE e cue live. Le cue con SMPTE avevano al proprio interno tutte le informazioni del nostro impianto luci di produzione, mentre le cue live venivano riviste e sistemate ad ogni data così da poter gestire i proiettori residenti del festival o del palco che ci ospitava. All’interno delle cue list con timecode (SMTPE) erano storati alcuni parametri (colori-gobo e prismi) dei proiettori residenti, mentre accensioni, posizioni e tutti gli altri attributi venivano gestiti in modo completamente manuale”.

Questo metodo, insieme alle abilità di De Simone, hanno permesso di accorciare i tempi di adattamento dello show a circa un’ora e trenta minuti di programmazione quotidiana anche per le location e le situazioni più “insidiose”.

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