Yamaha Rivage PM

Certamente Yamaha, con la nuova serie di mixer digitali Rivage PM, non è scesa a compromessi sulla qualità del suono, sull’operabilità e sull’affidabilità: una famiglia con caratteristiche di prima classe, implementate in modo da consentire a tecnici e operatori di concentrarsi completamente sullo spettacolo e sugli artisti.

Yamaha Rivage PM

La recente serie di mixer digitali Rivage PM comprende sostanzialmente cinque console (di cui due uscite a maggio 2020), tre motori DSP e due unità rack I/O. Ciascuno di questi componenti può essere combinato e connesso tramite un network ridondante ad alte prestazioni per creare sistemi in grado di soddisfare un’ampia gamma di applicazioni ed esigenze di budget.

Tutte e cinque le console sono dotate di un’interfaccia coerente tra loro pur essendo significativamente diverse: tutte offrono 38 fader (tranne PM10S che ne ha 26), schermi touch screen e la sezione Yamaha Selected Channel. Le tante caratteristiche comuni a tutte le console e il medesimo software a bordo permettono ai sound engineer di passare con semplicità da un modello all’altro.

Il suono

Nell’approccio Yamaha, il punto di partenza ideale è un suono trasparente e privo di colore. Tutti i mixer Yamaha sono costruiti su questa filosofia, con l’obiettivo di catturare il suono delle diverse sorgenti in modo accurato, senza colorazioni, per poi aggiungere eventuali elaborazioni creative partendo da una base consistente e affidabile. Questo concetto è il cuore della serie RIVAGE PM.

Tutto parte dagli stagebox Rpio, i rack modulari dedicati all’in/out con preamplificatori microfonici ibridi – con stadi di ingresso analogici – che rappresentano la più recente evoluzione del concetto di “suono naturale” secondo Yamaha. La tecnologia VCM (Virtual Circuit Modeling) permette di inserire in ogni canale un modulo che riproduce fedelmente la risposta del preamplificatore accoppiato a trasformatore Rupert Neve Designs, con la tecnologia proprietaria SILK anch’essa firmata Rupert Neve. Oltre allo stadio di ingresso, sono stati perfezionati gli equalizzatori e le dinamiche del canale, così da disporre di una straordinaria base per la creatività.

I plug-in integrati, grazie a strette alleanze con altri produttori leader nei rispettivi settori, aggiungono infinite possibilità creative riproducendo in modo fedele le caratteristiche di moltissime unità tra le più apprezzate di sempre. 

L’interfaccia

Un elemento chiave dell’interfaccia Rivage PM è il concetto di Yamaha Selected Channel, che fornisce l’accesso diretto e veloce a tutti i parametri di ciascun canale selezionandolo tramite il proprio tasto SEL. Encoder, pulsanti, indicatori e schermi sono ottimizzati per sfruttare al massimo lo spazio disponibile, mantenendo le dimensioni contenute, per un’operatività confortevole in qualsiasi ambiente o situazione. Le superfici di controllo della serie RIVAGE PM sono dotate di tre gruppi di 12 fader a cui possono essere assegnati i canali secondo necessità. Ogni modello di console presenta un’interfaccia ottimale per differenti approcci; i gruppi di fader insieme agli ampi display touch e ai controlli fisici presenti nel pannello superiore, offrono una versione evoluta dell’ambiente operativo Centralogic. Le strip dei canali si estendono virtualmente senza soluzione di continuità nei display touch, e questo rende il controllo particolarmente immediato. Oltre a consentire la comoda gestione dei canali in gruppi di 12, questa configurazione può facilitare il controllo da parte di due operatori contemporaneamente sulla stessa superficie di controllo.

L’impostazione delle mandate è senz’altro una parte importante di qualsiasi flusso di lavoro di mixaggio dal vivo. Oltre alla nota funzione Sends on Fader, che riporta appunto tutte le mandate sui fader della superficie permettendo una visione di insieme e la selezione delle singole mandate con il tasto SEL, i livelli possono essere controllati da 12 potenziometri dedicati (su PM7 e PM10/PM10s) o da Send / User Defined Knobs (su PM3 e PM5). I livelli di invio sono mostrati sugli schermi, da dove possono anche essere regolati tramite il touch control. Questa gamma ampliata di scelte di controllo aumenta ulteriormente la versatilità della superficie durante l’impostazione del banco e anche durante l’utilizzo dal vivo.

Le console Rivage PM sono progettate con i display touch e la sezione Selected Channel su un pannello superiore rialzato in modo da offrire una visibilità ottimale dalla posizione del tecnico e un accesso facile e immediato a tutti i comandi. Il design della console agevola anche il collegamento visivo con gli artisti sul palco, offrendo all’operatore una visione più ampia e completa dell’azione.

La famiglia

Come già anticipato, Rivage PM di Yamaha si presenta come un ecosistema completo composto attualmente da cinque superfici di controllo – o forse sarebbe meglio parlare di quattro superfici di controllo (di cui due uscite a maggio 2020) oltre a un sistema completo (PM7) –, tre motori DSP (di cui due presentati a maggio 2020), due stagebox configurabili, tre modelli (RY16-) di card I/O da 16 canali per le stagebox, cinque modelli (HYxxx-) di card di espansione su diversi protocolli e formati Yamaha e, per il momento, una card HY di espansione di terze parti.

I motori DSP

I motori DSP sono il cuore del sistema PM e possono essere integrati con tutte le superfici di controllo disponibili, portando di fatto le proprie caratteristiche di qualità e risorse su ogni sistema dal PM3 al PM10. È possibile connettersi ai DSP anche da computer e iPad. Tutte le risorse sono sempre disponibili fino alla frequenza di campionamento di 96 kHz.

Due modelli, DSP-RX e DSP-RX-EX, sono stati presentati a maggio 2020, mentre DSP-R10 è stato il primo motore DSP integrato nel sistema Rivage PM10 fin dal suo lancio nel 2014.

DSP-RX-EX

DSP-RX-EX è compatibile con le superfici di controllo CS-R10, CS-R10-S, CS-R5 e CS-R3. È in grado di gestire fino a 288 ingressi, 72 mix, 36 matrix e due stereo out. Quattro slot per card HY permettono di trasmettere/ricevere fino a 256 in/out di segnali audio digitali o di controllo ognuno. Sono disponibili anche due slot Mini-YGDAI per supportare ulteriori opzioni di I/O. Integra un doppio alimentatore per ridondanza e assorbe un massimo di 190 W. Pesa 20 kg ed occupa cinque unità rack.

DSP-RX

Anche DSP-RX è compatibile con le superfici di controllo CS-R10, CS-R10-S, CS-R5 e CS-R3. La differenza principale risiede ovviamente nella capacità di elaborazione: DSP-RX è in grado di gestire fino a 120 ingressi, 48 mix, 24 matrix e due stereo out. Anche in questo caso sono disponibili quattro slot per card HY – che permettono di trasmettere/ricevere fino a 256 in/out di segnali audio digitali o di controllo – oltre a due slot Mini-YGDAI. Nessun compromesso nell’affidabilità, peraltro: anche DSP-RX integra un doppio alimentatore per ridondanza e assorbe un massimo di 190 W. Pesa 19 kg ed occupa cinque unità rack. All’occorrenza può essere aggiornato alla versione DSP-RX-EX in un secondo momento, aggiungendo il kit DEK-DSP-RX.

DSP-R10 

DSP-R10, come accennato sopra, è il più maturo tra i motori DSP in rack dedicati al sistema Rivage PM e come i suoi fratelli più giovani è compatibile con le console CS-R10, CS-R10-S, CS-R5 e CS-R3. È in grado di gestire fino a 144 ingressi, 72 mix, 36 matrix e due stereo out; dispone di quattro slot per card HY (fino a 256 in/out), due slot Mini-YGDAI e doppio alimentatore a bordo. Come gli altri DSP della famiglia presenta un assorbimento massimo 190 W, pesa 19 kg e occupa cinque unità rack.

Le superfici di controllo

Le due nuove console presentate a maggio 2020 – CS-R3 e CS-R5, componenti principali dei sistemi PM3 e PM5 – aggiungono ulteriori opzioni rispetto ai sistemi esistenti (PM10 e PM7) così da offrire la massima versatilità in termini di spazio e budget, oltre a garantire ai sound engineer l’interfaccia più congeniale alle personali esigenze (e preferenze) senza dover scendere a compromessi sulle risorse e sulla qualità sonora.

Tutte le superfici di controllo della famiglia presentano 8 in e 8 out analogici e due slot MY a bordo, oltre a varie altre opzioni di I/O audio e controllo quali AES3 I/O (tranne la più piccola CS-R3), GPI (8 in e 8 out), MIDI I/O, USB, doppia alimentazione ridondante e possibilità di registrare due tracce direttamente su USB dalla console.

CS-R10

La superficie di controllo CS-R10 consente di operare sul sistema Rivage PM10. Presenta due grandi display touch da 15” (oltre ad un’uscita video DVI-D), un’ampia sezione di controlli fisici per agire sui parametri relativi al canale selezionato e 38 fader (12 + 12 + 12 +2) sul pannello orizzontale. È larga 1,55 m, profonda 85 cm e pesa 85 kg.

CS-R10-S

Presenta un unico display touch da 15” (oltre ad un’uscita video DVI-D) e 26 fader (12 + 12 +2), oltre ad una sezione di controlli fisici del tutto simile a quella presente sulla console CS-R10, e consente di operare sullo stesso sistema Rivage PM10. Pur essendo in grado di operare all’interno dello stesso sistema PM10, è un po’ più piccola e leggera rispetto alla più grande CS-R10. È possibile aggiungere una superficie CS-R10-S ad un sistema RIVAGE PM, oltre ad una CS-R10, per poter operare su due console separate nell’ambito di uno stesso sistema, con maggiore flessibilità. CS-R10-S è larga 1,13 m, profonda 85 cm (come CS-R10) e pesa 67 kg.

CS-R5

È la superficie di controllo del sistema PM5. Presenta tre schermi multi-touch da 15” e 38 fader, con dimensioni più contenute e peso ridotto rispetto alle sorelle maggiori. È larga 1,44 m, profonda 64 cm e pesa 42 kg. La profondità ridotta, oltre ad occupare meno spazio, consente di raggiungere più facilmente gli schermi touch e i controlli sul pannello inclinato.

CS-R3

La superficie di controllo del sistema PM3 è la più compatta della famiglia Rivage PM per quanto riguarda le dimensioni e il peso, anche se il software e il funzionamento sono identici a quelli delle altre console della serie. Presenta un unico ampio display touch da 15” e 38 fader. Occupa 1,15 m per 65 cm in pianta e pesa 38 kg.

PM7

La famiglia RIVAGE PM comprende anche il sistema PM7, soluzione all-in-one che comprende anche il motore DSP all’interno della console CSD-R7 con le stesse dimensioni e le stesse caratteristiche della superficie di controllo CS-R10 (e un peso leggermente maggiore). Questa soluzione garantisce  a partire dalla versione 4.0 del firmware, 144 ingressi, 48 mix, 24 matrix e due stereo out. Anche in questo caso le caratteristiche sonore sono condivise con il resto della gamma.

Stagebox

I modelli RPio622 e RPio222 sono gli stagebox configurabili dedicati all’ecosistema Rivage PM. Anche gli stagebox, come tutti gli altri dispositivi della famiglia, integrano doppia alimentazione ridondante a bordo. RPio622 presenta sei slot RY, due slot HY e due slot Mini-YGDAI. RPio222 presenta due slot RY, due slot HY e due slot Mini-YGDAI. Le schede RY, da 16 canali ciascuna, sono disponibili in tre modelli: RY16-ML-SILK offre 16 ingressi analogici mic/line con preamplificatori ibridi SILK by Rupert Neve, RY16-DA offre 16 uscite analogiche mentre RY16-AE offre 16 ingressi e 16 uscite AES3 con SRC. Sono possibili quindi diverse configurazioni di ingressi e uscite, analogici e/o digitali, compresi gli ingressi e le uscite che possono essere aggiunti tramite gli slot HY e Mini-YGDAI. 

Il sistema di trasporto tra DSP e stagebox si basa sul nuovo protocollo Yamaha TWINLANe, che utilizza una topologia ridondante ad anello (per la ridondanza) in fibra ottica e garantisce banda passante adeguata a trasportare 400 canali audio fino a 96 kHz a 32 bit con una latenza (di rete) di solo 12 campioni (0,125 ms).

Sono disponibili schede HY capaci di accomodare fino a 256 ingressi e uscite, in formato TWINLANe, MADI o Dante. Le schede Mini-YGDAI possono offrire ulteriori ingressi e uscite (fino a 16 in e 16 out), analogici o digitali in vari formati, oltre a specifiche capacità di processo o di connessione quali, ad esempio, Lake processing, o Automix, o ancora per la connessione ad un sistema SoundGrid Waves (16 in e 16 out a 44,1/48 kHz oppure 8 in e 8 out a 96 kHz). Il numero massimo di canali sarà quindi funzione delle card utilizzate.

HY Card

Con l’introduzione della serie RIVAGE PM, Yamaha ha introdotto anche un nuovo formato di schede per espandere le potenzialità del famoso formato Mini-YGDAI. Le nuove schede HY possono gestire fino a 256 canali in/out e sono disponibili in diversi formati. Attualmente, il massimo della potenzialità si ottiene con le schede HY256-TL e HY256-TL SMF, che utilizzano il protocollo TWINLANe con connessione ottica su Neutrik OpticalCON DUO, rispettivamente multimodale e monomodale, a seconda delle distanze da coprire: fino a 256 in e 256 out simultanei non compressi a 96 kHz e 32 bit, fino a 300 m con la fibra multimodale e fino a 2 km con la fibra monomodale. HY144-D-SRC e HY144-D offrono 144 canali bidirezionali a 32 bit e 96 kHz in protocollo Dante con o senza SRC, su connessione Ethercon. HY128-MD offre due stream MADI da 64 o 56 canali ciascuno, per un totale di 128 ingressi e 128 uscite a 24 bit / 48 kHz con SRC, su connessione ottica e/o coassiale. È anche disponibile la scheda WSG-HY128 I/O, prodotta da Waves, che permette l’interfacciamento di un massimo di 128 canali a 96 kHz con un sistema Waves SoundGrid.

Il sistema Rivage PM

Una delle caratteristiche che contraddistingue l’ecosistema Rivage PM è la notevole flessibilità e configurabilità. Grazie alle molteplici soluzioni possibili, ogni situazione può essere gestita al meglio ottimizzando ogni aspetto e potendo comunque contare sulla qualità e sull’affidabilità caratteristiche della famiglia.

Un sistema Rivage PM sarà sempre composto da almeno un motore DSP e da almeno una superficie di controllo, che nel caso del sistema PM7 sono integrati nella console di mixaggio.

Il dimensionamento e la scelta della configurazione per il sistema si basa ovviamente sulla necessità di risorse per la specifica applicazione. In base al numero di canali di ingresso e al numero di mix richiesti, è possibile determinare quale motore DSP può soddisfare le esigenze specifiche. 

Il secondo passaggio prevede la scelta della superficie di controllo: in situazioni dove lo spazio disponibile è limitato, oppure ci sono particolari esigenze di trasporto, la scelta si orienterà sulla compatta CS-R3; dove l’operatore preferisse lavorare principalmente su schermo si potrà optare per il nuovo CS-R5, dove invece la preferenza fosse quella di avere più controlli fisici sarà più indicato un sistema PM10, nelle sue varianti con 38 o 26 fader.

Vale la pena accennare qui a un particolare sicuramente non trascurabile: all’occorrenza, la scelta iniziale potrà essere facilmente rivista o integrata, anche in un secondo momento, dato che i file e le memorie sono identici per tutte le console, così come la qualità sonora sia dei percorsi hardware, sia delle elaborazioni software.

Una volta stabilito l’abbinamento DSP / superficie di controllo, occorrerà scegliere le opzioni di ingresso. Gli stagebox RPio consentono ampie opzioni di in e out; oppure si potrà scegliere tra i rinomati stagebox Rseries come ad esempio il Rio3224-D2. Di conseguenza, sarà la volta di scegliere quali card HY montare in base al protocollo scelto, sia esso TWINLANe o DANTE. È possibile, ovviamente, utilizzare entrambe le opzioni contemporaneamente.

La connessione TWINLANe permette di collegare fino a otto stagebox in un anello in fibra ottica. Tutti i modelli di motore DSP sono in grado di gestire due anelli contemporaneamente, per arrivare ad 800 canali. Il network DANTE consente di controllare fino a 48 device contemporaneamente, tra cui un massimo di 32 stagebox Rseries.

Sarà possibile decidere infine quali altri formati gestire, ad esempio per il recording e/o il virtual soundcheck, tra DANTE o MADI, o ancora l’opportunità di utilizzare un’interfaccia verso un sistema SoundGrid Waves.

Ogni DSP può accogliere un massimo di quattro card in formato HY, in qualunque combinazione di formati.

In particolari situazioni potrebbe essere desiderabile una maggiore sicurezza e decidere di collegare in mirroring due DSP engine dello stesso modello, per garantire una completa ridondanza al sistema. Ad ogni DSP possono essere collegate fino a due superfici di controllo, per aumentare i fader contemporaneamente disponibili, oppure per consentire il controllo del sistema da parte di più operatori contemporaneamente, o ancora per disporre di un backup anche della superficie di controllo.

Fino a quattro sistemi RIVAGE PM, completamente ridondati, possono essere collegati nello stesso anello di TWINLANe per soddisfare anche le esigenze più complesse; ad esempio potrebbe essere possibile gestire contemporaneamente FOH, monitor, broadcast e recording da quattro postazioni differenti.

Extra features

Theatre mode

La modalità Teatro (Theatre Mode) è pensata per facilitare i cambi di scena e di costume: quattro banchi possono essere utilizzati per memorizzare diverse impostazioni di equalizzazione e dinamica per i singoli artisti. In Theatre Mode, invece di memorizzare le impostazioni di EQ e dinamica nelle scene della console, viene memorizzato solo il numero di banco, in modo che le eventuali regolazioni effettuate si applichino a tutte le scene che utilizzano lo stesso banco. Questa modalità può essere utilizzata, ad esempio, quando il cast prevede più attori nello stesso ruolo, o quando deve essere utilizzato un sostituto, consentendo di commutare il mix in modo più rapido e flessibile per adattarsi a cast diversi.

Plug-in ed effetti

La dotazione di plug-in è sicuramente un fattore importante quando si parla di qualità sonora e creatività. Nel sistema RIVAGE PM troviamo numerosi plug-in originali Yamaha e molte fedeli riproduzioni realizzate con la tecnologia VCM proprietaria di equalizzatori e compressori anni ‘70 e ‘80. Per ampliare l’offerta sono state instaurate collaborazioni con noti brand che hanno portato alla realizzazione di accurati modelli o versioni dedicate di prestigiose macchine hardware. Troviamo infatti nella libreria di plug-in AUTOMIXER DAN DUGAN, harmonizer H3000 e riverbero SP2016 EVENTIDE e, ultimo aggiunto, il riverbero Y7 realizzato con BRICASTI per portare sul sistema PM una versione ispirata al famoso M7 da cui eredita le caratteristiche migliori.

L-Acoustics L-ISA control integration

Dalla versione 4.0 del firmware RIVAGE PM è possibile integrare in modo molto efficace sistemi di diffusione basati sulla tecnologia L-ISA. Fino a 96 sorgenti potranno essere gestite in immersive/surround panning con un massimo di 64 uscite, scambiando con il processore L-ISA l’audio digitale in MADI e i controlli tramite OSC. I controlli saranno bidirezionali e richiamabili dalle scene della console. 


INFORMAZIONI COMMERCIALI

L’introduzione della serie Rivage PM ha portato novità non solo dal punto di vista dei prodotti ma anche nella gestione commerciale di Yamaha. Per poter fornire un servizio sempre all’altezza delle soluzioni proposte, un team tecnico e commerciale è disponibile per il contatto diretto da parte di tutti, fonici e rental company. Ogni richiesta di ulteriori informazioni riguardanti configurazioni, costi e modalità di acquisto può essere inoltrata direttamente allo staff interno Yamaha scrivendo a soluzioniaudio-ml@music.yamaha.com.

Contatti: Yamaha Music Europe GmbH - Branch Italy

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