Vasco Live ‘22 – Il Monitoraggio

Una chiacchierata con Federico “Deddi” Servadei, il fonico di palco in tournée.

Vasco Live ‘22 – Il Monitoraggio

Una tappa importantissima della nostra visita è quella che ci porta sul palco, dove abbiamo incontrato il mitico “Deddi”, conoscenza di lunga data e oramai da anni il fonico di palco per Vasco Rossi. È sempre bello ascoltare la semplicità con cui racconta il suo lavoro. Ascoltandolo parlare fa apparire il suo lavoro estremamente facile, quasi banale, a sappiamo bene che in realtà non lo è affatto.

Ci spiega Deddi che l’ascolto sul palco è principalmente basato su sistemi in-ear monitor e, sebbene usi anche svariati monitor Clair 12AM, il livello di pressione prodotto da questi è volutamente mantenuto moderato. In particolare, usa i monitor frontali solo per rinforzare la voce e dei sub aggiuntivi, alle spalle di Vasco, che aggiungono pressione ed impatto fisico alle frequenze basse.
Sono utilizzati anche dei side-fill per diffondere un mix generale sul palco ma anche in questo caso il livello di pressione sonora è piuttosto moderato.

Ci racconta poi che, per quanto riguarda Vasco, gli fornisce un mix piuttosto completo ed equilibrato in cui solo la voce viene tenuta leggermente più bassa del resto, in modo da incoraggiarlo a spingere con più energia soprattutto nei passaggi più intensi.
Il mix di Vasco è gestito in tempo reale in post-fader in modo da poter essere seguito passo passo durante la performance, bilanciando per lui i vari strumenti, lasciando invece per tutti gli altri musicisti che rimangano allo stesso livello pre-fader.
I musicisti che si muovono molto ascoltano anch’essi tramite i sistemi in-ear via radio, mentre per gli altri è stato predisposto un ascolto via cavo con l’ausilio di un sistema di mixer indipendenti Roland M48. Mandando loro dei gruppi separati, ciascuno di essi gestisce il balance indipendentemente.

Concludiamo infine la nostra breve chiacchierata toccando l’argomento microfoni, dove ci da un’opinione estremamente positiva della nuova generazione di radiomicrofoni Shure digitali che, a quanto pare, spiccano sia per la qualità dell’audio, che per la stabilità e affidabilità della trasmissione, anche quando vengono utilizzati a potenze di emissione molto piccole, di pochi milliwatt.