Stefano Garotta – Backliner e sequenze

Ascoltiamo le voci dei professionisti che hanno reso possibile il Blu Celeste tour del giovane e talentuoso Blanco.

Stefano Garotta – Backliner e sequenze

È passato dalla sua cameretta al Festival di Sanremo, che ha vinto, ai palchi estivi con decine di migliaia di fan che lo acclamano. Blanco proviene dall’agenzia Vivo Concerti di David Zard, e siamo andati a vederlo nella data di Cattolica presso l'Arena della Regina. Ascoltiamo i protagonisti di questa bella produzione (clicca QUI per vedere la galleria).

Con Stefano facciamo volentieri una chiacchierata ritenendolo un personaggio chiave per la buona riuscita del concerto. Stefano, qual è il tuo ruolo sul palco?

Oltre al ruolo classico di backliner, mi occupo anche di tutte le sequenze. Va fatta una premessa: per una richiesta tecnica precisa dovevamo alleggerire al massimo la strumentazione, rendendo il palco tecnicamente molto snello. Dietro questa richiesta abbiamo deciso di collegare il più possibile gli strumenti in digitale. Naturalmente siamo riusciti nell’impresa tranne per la batteria, che è collegata col sistema classico: microfoni, stage box, mixer.

Cosa significa collegare in digitale gli strumenti?

Sul palco ci sono tre musicisti, un batterista e due polistrumentisti, che si alternano a tastiere e synth. Tutti questi strumenti, a parte la batteria, sono collegati tramite delle schede audio direttamente a un rack dove abbiamo condensato tutto tramite due Mac Mini, due interfacce Universal Audio Apollo, due interfacce Motu. Qui vengono processati i vari VST instrument (strumenti virtuali, n.d.r.) del pianoforte, dei synth, della chitarra e del basso, quindi tutti i suoni sono generati dal computer, per questo diciamo che sono collegati in digitale. Una volta controllati i vari suoni e livelli, gestisco anche qualche effetto per la voce, mando i program change della drum machine e la pedaliera della chitarra. Il tutto viene poi mixato con le varie sequenze che gestisco tramite Ableton Live. Naturalmente tutto il programma dello spettacolo, audio, luci e video, è legato a un timecode che gestisco dando lo stop o il go, visto che l’artista tra un pezzo e l’altro spesso e volentieri dialoga con il pubblico.  

Ma è una scelta tecnica o una scelta artistica?

Questa richiesta è arrivata da Michelangelo, produttore artistico di Blanco, nonché chitarrista sul palco. Penso che abbia voluto portare l’esperienza e i suoni che hanno usato in studio per il disco.