Scuola di Polizia

Ogni tanto anche noi ci concediamo degli spazi ludici per ritornare un po’ bambini. Questa volta ci siamo recati a Mirabilandia a vedere Scuola di Polizia.

Un giorno riceviamo un’e‑mail da Davide Padovan, che ci invita a vedere lo spettacolo in cui lavora, spiegandoci che, benché non vengano impiegate chissà quali tecnologie, si tratta pur sempre di uno show che fa due milioni di spettatori ogni stagione. Un po’ per curiosità, un po’ perché anche a noi ogni tanto piace staccare la spina, in questa calda estate, abbiamo preso la macchina per recarci a Mirabilandia e trascorrere un pomeriggio diverso.

Davide, che ci fa da cicerone, inizia spiegandoci che cosa c’è dietro questo immenso parco giochi.
“Il parco di Mirabilandia – ci racconta Davide – è di proprietà di Parques Reunidos di Madrid che, in giro per il mondo, ha altri duecento parchi simili. A pieno regime, nella struttura lavorano novecento persone, divise in settori. C’è il reparto direttivo che controlla in tutti i suoi aspetti la vita del parco, il reparto food e beverage che gestisce tutti i punti di ristoro, il reparto servizi, per tutte le tipologie di servizi di manutenzione e di controllo del parco, e poi c’è il reparto spettacoli, di cui anch’io faccio parte, che si occupa di tutti gli spettacoli. Questo reparto è gestito da un’azienda esterna, la Stuntmanshow Production che, oltre a organizzare spettacoli all’interno di Mirabilandia, produce anche musical che poi porta in tour nella stagione invernale. Uno dei tanti spettacoli prodotti dall’azienda, ed in cui io lavoro, è Scuola di Polizia”.

Cosa bisogna fare per lavorare in questo settore?
Per far parte della Stuntmanshow Production, innanzi tutto viene richiesta un’alta professionalità, sia come artista sia come tecnico. Occorre avere un curriculum molto importante, perché questo non è come un tour: il nostro lavoro ha delle regole ben precise e abbastanza rigide, però, se si riesce a entrare a far parte di questa famiglia, si ha un lavoro assicurato nel tempo. Visto che la squadra italiana è ben quotata nel nostro circuito, il nostro show è stato venduto ad altri due parchi ed è riconosciuto come la miglior attrazione europea. Questo lavoro può, dunque, anche aprire delle porte per andare a lavorare all’estero. E, oltre ai personaggi tecnici – vedi il mio amico Gian Luca, fonico dello spettacolo – servono delle figure che io definisco present-attori, cioè personaggi che, oltre a presentare lo spettacolo, ne sono parte integrante, e questo è il ruolo che attualmente io ricopro.

In quanti siete a lavorare allo show?
Il gruppo è formato da 25 persone tra attori, stuntman e tecnici, che operano su 20 mezzi tra camion, auto, moto e un’Apecar. Lo spettacolo dura 30 minuti e le acrobazie sono accompagnate da effetti speciali quali fiamme, botti e giochi di luce per quel che riguarda lo spettacolo serale.

Da Gian Luca Gerardi, fonico dello show, ci facciamo spiegare, invece, i dettagli del suo lavoro:
“Il mio compito – spiega Gian Luca – è quello di gestire e regolare la parte audio, e in questo vengo aiutato dal mio collega Vladimir. In regia lavoro con un mixer Soundcraft GB2 al quale ho collegato dei lettori CD, un instant replay e dei radio microfoni. La colonna sonora dello spettacolo è composta da tanti jingle che io devo gestire in modo live, seguendo i tempi delle scene. Unitamente agli stacchetti, devo seguire lo spettacolo mandando rumori ed effetti al momento giusto – il calcio, lo schiaffo, il pugno ecc. Bisogna gestirli in diretta perché l’effetto ha la sua massima resa se viene mandato esattamente in sincrono con ciò che succede in scena, quindi sarebbe impossibile gestirlo tramite un programma o una traccia SMTP. Inoltre devo gestire i tre radiomicrofoni dei personaggi in scena, quello del comandante e dei due carabinieri, i quali durante lo spettacolo hanno anche delle parti recitate”.

La diffusione?
L’impianto di diffusione è un vecchio Electro-Voice di 20 anni fa, composto da otto diffusori a due vie appesi e quattro a terra accoppiati a quattro sub. Nonostante l’età, fa il suo lavoro più che dignitosamente.

Sicuramente gestire un parco con un migliaio di dipendenti, una quantità di attrazioni top e riuscire a fare entrare una media di 10.000 persone al giorno non è uno scherzo, quindi un gran riconoscimento va al management della struttura. In questi ultimi anni in Italia sono nati o stanno nascendo diversi parchi di divertimento, e non tutte le ciambelle riescono con buco. Possiamo posizionare Mirabilandia, assieme a Gardaland, come uno dei parchi più interessanti e funzionali d’Italia. Senza scordare che anche per il territorio queste strutture sono un forte polo di attrazione che, oltre al reddito del biglietto d’ingresso, danno una grossa mano all’industria del turismo locale con cui creano una significativa sinergia. 

 

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