Robotika

AVS Group ha promosso, con un evento di lancio lo scorso novembre, i suoi schermi LED movimentati da bracci robotici.

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L'ing. Alberto Balsamini.

IMG 2655Dopo anni di dimostrazioni futuristiche nelle fiere con, però, poche applicazioni pratiche realizzate, le movimentazioni che interagiscono con il video sono finalmente una tecnologia sufficientemente matura. Grazie ai progressi recenti nella potenza dei media server e, in particolare, nel lato informatico dell’integrazione di vari tipi di sistemi, oggi vediamo nuove implementazioni veramente interessanti. Un recente colpo di scena in questo campo è stata la comparsa sulla scena di robot industriali utilizzati per movimentare schermi al plasma, schermi per la proiezione e, ora, display LED modulari.

La romana AVS Group è già un fornitore importante di maxischermi a LED, sistemi di proiezione, regie video, oltre a servizi di streaming live, nei settori fiere, eventi, trasmissioni televisive e digital signage. Ora, grazie alla collaborazione con Kuka Robotics – uno dei più importanti costruttori di robot industriali al mondo – e con OSC Innovation e Clonwerk, AVS Group diventa una delle realtà all’avanguardia di questo innovativo settore. 

L’evento Robotika, che si è svolto a Roma il 23 novembre scorso, ha svelato e dimostrato alcune tra le possibilità offerte da questo nuovo servizio.

Abbiamo incontrato l’ing. Alberto Balsamini, corporate director di AVS Group, per parlare con lui del lancio dei loro schermi LED mossi da robot.

“In effetti – spiega Balsamini – non sono una novità né i robot né gli schermi LED ed in parte neanche il loro utilizzo per gli eventi, che è stato comunque abbastanza sporadico e di scarso impatto, finora; la vera novità consiste nel fatto che noi abbiamo lavorato sul software cercando di cooperare effettivamente con il robot, non limitandoci ad automatizzare una console di comando. Il robot in realtà è stato concepito per altri scopi, pertanto abbiamo capito che l’approccio doveva essere diverso da quello che è stato fatto finora.

“In primo luogo, abbiamo pensato che i creativi dovevano avere la possibilità di realizzare le loro animazioni negli ambienti che utilizzano normalmente, quindi programmi come Maya e Cinema 4D, per citarne due molto conosciuti. In secondo luogo, doveva essere sviluppato un software che fosse in grado di tradurre le animazioni create in una serie di istruzioni interpretabili correttamente  dal robot cooperando in modo stretto con il software di base del robot stesso, una componente che è fondamentale e che si è rivelata decisiva nello sviluppo del progetto”. 

Quindi molto è dovuto alla qualità del software di gestione dei bracci robotici?

In effetti, sì. Kuka, che è uno dei tre leader mondiali nella produzione di robot, ha da tempo un grande interesse nello sviluppo del settore dell’entertainment e quindi era già dotata di un software di base sviluppato ad hoc, che altri costruttori non hanno, sul quale i nostri ingegneri hanno lavorato per sei mesi sviluppando il software ed i plug-in necessari per integrare effettivamente tutte le componenti. La fattiva collaborazione con la nostra azienda ha portato Kuka Robot a concedere ad AVS Group l’esclusiva dei suoi robot per l’entertainment – consentendoci di diventare il system integrator di Kuka Robot per l’entertainment – e questo ci rende particolarmente orgogliosi. La partnership con un’azienda come Kuka Robot è un fattore importantissimo per i nostri clienti perché fornisce la certezza della serietà e dell’autorevolezza di questo progetto.

Nella presentazione, i due robot lavorano in modo cooperativo sia nei movimenti che nella grafica ma i due schermi sono sincronizzati anche con la grafica del display LED posizionato alle loro spalle.

Questo è il risultato del lavoro fatto a livello di sviluppo del software di gestione dei robot e di coordinamento di questo con i software di grafica: un lavoro complesso, che ci ha permesso di raggiungere questo tipo di risultato, come le dicevo, unico in Italia.

Che importanza ha la creatività nell’offerta globale del servizio?

La creatività è sempre un fattore importantissimo in tutto ciò che è entertainment; come già evidenziato, la qualità dei bracci robotici e del software di gestione del movimento degli stessi è importante e ovviamente è allo stesso modo importante la qualità dei contenuti; la complessità della gestione di tutti questi aspetti ha reso niente affatto comune l’utilizzo di questa commistione di tecnologie.

Quindi, sta dicendo che è difficile offrire questo tipo di servizio?

Sì, certamente, lo confermo, l’offerta è veramente minima nello scenario attuale, infatti abbiamo  appena ricevuto  la  prima commessa e i nostri robot sono stati utilizzati in televisione per Cavalli di Battaglia, spettacolo teatrale di  Gigi Proietti trasmesso su RAI 1 – una consacrazione importante per i nostri robot nell’ambito di una scenografia televisiva.

Che altri tipi di utilizzo hanno questi robot oltre all’integrazione nelle scenografie televisive?

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Uno dei robot Kuka dotato di un telaio con uno schermo LED.

Possono essere utilizzati nelle convention, nelle fiere, per un lancio o per sottolineare un prodotto, nelle manifestazioni sportive, nei concerti e nelle sfilate di moda, direi che possiamo oggi con i robot coprire tutti gli aspetti dell’entertainment e della comunicazione.

Avete deciso di stupire anche con la presentazione; avete creato un vero e proprio show, no?

Ci sembrava il giusto lancio dopo tante fatiche. Come le ho raccontato prima, abbiamo speso molti mesi nell’implementazione dei software e quindi una normale presentazione non poteva essere adeguata agli sforzi fatti per arrivare al lancio di questo tipo di servizio. I nostri partner, i nostri amici nonché i clienti e potenziali clienti hanno gradito molto lo show e tutta la serata in generale che si è rivelata il grande successo che tutti noi di AVS Group ci aspettavamo.

Sicuramente vedremo nel prossimo futuro tantissime implementazioni di questa tecnologia, che si adatta in particolare agli eventi corporate, fiere ed esibizioni. Possiamo attualmente immaginare solo una piccola parte delle possibilità creative che apre ma, senza dubbio, quando gli show designer, i creatori di contributi ed i video designer nostrani cominceranno ad utilizzarla, potremo veramente iniziare a comprenderne il vero potenziale. 

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L’unità di controllo per il robot Kuka.

 

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