Davide Pedrotti - Lighting designer Studio Blearred

Scopriamo i professionisti del tour di Ultimo negli stadi, targato Vivo Concerti.

Davide Pedrotti - Lighting designer Studio Blearred

Da sx: Davide Pedrotti dello studio Blearread, con Andrea Arlotti operatore luci.

Questo artista, nato nel ‘96, è riuscito a ottenere grandi soddisfazioni e riconoscimenti in soli 4 anni, di cui 2 cancellati per la pandemia. Nel 2018 si è presentato a Sanremo giovani, vincendolo, e l’anno dopo ha richiamato ben 64.000 paganti in un concerto all’Olimpico di Roma. Nel 2022 è tornato ai live con un tour di 15 date, vendendo oltre 600.000 biglietti. Incuriositi da questo fenomeno, abbiamo voluto partecipare a uno dei due ultimi concerti di San SiroPubblicheremo le altre interviste ai professionisti del tour nei prossimi giorni su soundlite.it

È già la terza volta, in questa stagione di ripartenza, che noto dei disegni luci diversi. Cos’è successo con la pandemia, il virus ha cambiato anche i canoni per la progettazione delle luci?

In effetti con questo disegno abbiamo voluto interpretare l’illuminazione dello spettacolo in modo diverso. Siamo partiti dal progetto del Set Designer, che in questo caso è stato Giorgio Ioan. Lui ci ha presentato un palco con una forma diversa, che ci è piaciuta molto, e per allinearci anche noi abbiamo osato con un disegno dallo spirito innovativo. Abbiamo interpretato questa struttura come una serie di costruzioni, con all’interno dei video che raccontassero storie. Così abbiamo pensato di proporre un disegno che seguisse l’idea di illuminazione architetturale.

Ai primi incontri con la produzione, quando parlavamo di tipologia di fari, qualcuno ha fatto delle osservazioni sul fatto che usassimo solo wash e niente spot o traccianti. E infatti è proprio così, abbiamo usato solo wash per aiutare il racconto, con il solo uso del colore e non dei fasci di luce in movimento. Questo non significa che non abbiamo usato effetti, ci sono infatti laser, scintille, fuoco e CO2, oltre a tutti gli effetti video. Volendo essere pignoli, non è nemmeno vero che non abbiamo usato degli spot. 

Per illuminare i bordi della U verticale [il palazzo, N.d.R.], che era rivestita di un materiale semitrasparente, abbiamo montato 32 Proteus Maximus sul fronte palco, a circa 50-60 metri. Essendo dei profile, li abbiamo usati con il proprio sagomatore per evidenziare la parte che delimitava le due torri. Un’altra particolarità l’abbiamo ottenuta con l’illuminazione del palco orizzontale. Abbiamo posizionato sotto il palco le macchine per gli effetti speciali, le fiamme, le scintille e il CO2. Per fare in modo che questi effetti uscissero dal palco, abbiamo usato una griglia centrale lungo entrambe le passerelle. Visto che dovevamo montare queste macchine sotto il palco, abbiamo approfittato per aggiungere una ventina di wash per parte che sono serviti sia per illuminare l’artista da sotto il palco, sia come effetto visibile dall’alto. Essendo il palco ricoperto lateralmente da questo materiale semitrasparente, già usato nei bordi della U verticale, abbiamo potuto così colorare le sue pareti.

Chi è l’operatore in tour?

Andrea Arlotti. Lavora già da tempo con Ultimo e ultimamente collabora anche con noi. Chi meglio di lui?

Griglia lungo il palco, per la fuoriuscita di scintille, CO2 e fuoco.