Davide Linzi – Fonico FOH

Scopriamo i professionisti del tour di Ultimo negli stadi, targato Vivo Concerti.

Davide Linzi – Fonico FOH

Questo artista, nato nel ‘96, è riuscito a ottenere grandi soddisfazioni e riconoscimenti in soli 4 anni, di cui 2 cancellati per la pandemia. Nel 2018 si è presentato a Sanremo giovani, vincendolo, e l’anno dopo ha richiamato ben 64.000 paganti in un concerto all’Olimpico di Roma. Nel 2022 è tornato ai live con un tour di 15 date, vendendo oltre 600.000 biglietti. Incuriositi da questo fenomeno, abbiamo voluto partecipare a uno dei due ultimi concerti di San SiroPubblicheremo le altre interviste ai professionisti del tour nei prossimi giorni su soundlite.it

Con Davide scambiamo due chiacchiere sul suo metodo di lavoro e su questo nuovo impianto che ancora non abbiamo sentito all’opera.

Partiamo con il parlare di questo nuovo impianto?

Per questo tour abbiamo scelto il nuovo GSL della d&b, rimasto per due anni in magazzino a prendere polvere. Ora possiamo finalmente utilizzarlo con soddisfazione. 

Come mai è stato posizionato cosi in alto?

È molto in alto per ragioni scenografiche, però questa posizione non ci crea problemi, essendo un sistema cardioide il suono passa sopra la band senza sporcare il palco. Il palco risulta molto pulito, tanto che a volte i musicisti mi hanno chiesto se il PA fosse acceso. 

Dettaglio dell’impianto P.A. GSL 12 della d&b audiotechnik.

Come è composto il PA?

Abbiamo il main, composto da due cluster di venti teste GSL, dai sub appesi dietro e da un cluster di J extra side in array processing. 

A terra, sul fronte palco abbiamo posizionato molti front fill, necessari per compensare sulle prime file e, in questo caso, anche le seconde, visto il posizionamento del main. A terra abbiamo utilizzato sia J sia V sia Y, oltre naturalmente degli infra serie J.

Il nostro setup negli stadi prevedeva anche una delay line subito dopo il FOH, che qui non abbiamo potuto montare per ingombro visivo. Possiamo comunque utilizzare le linee di ritardo residenti fornite da Agora’.

Che setup utilizzi invece in regia?

Sia qui sia sul palco abbiamo deciso di usare gli Avid S6L, presenti anche nel precedente tour nei palasport e allo stadio Olimpico. Abbiamo circa 64 canali di stage box condivisi in gain sharing, più una dozzina di canali di servizio. La scelta è ricaduta su questo sistema anche perchè lo conosciamo molto bene e ci permette di tenere tutto sotto controllo.

Utilizzi outboard esterni?

Sono stato abbastanza parco nell’utilizzo di macchine esterne. Qui, per esempio, ho il 5045 Primary Source Enhancer della Neve, una sorta di noise gate che permette la cancellazione o riduzione di tutto ciò che è al di fuori del timbro della voce.

Ti aiuta a contenere i feedback?

Questo outboard è fondamentale, considerando il fatto che il PA è molto indietro e in asse con le passerelle, dove l’artista canta spesso e volentieri. Con il cantante sempre davanti al PA, il volume da gestire è molto più complicato, si rischia spesso di sporcare con dei rientri il microfono del cantante. 

5045 Primary Source Enhancer della Neve è una sorta di noise gate che permette la cancellazione o riduzione di tutto ciò che è al di fuori del timbro della voce.

Quali altri outboard usi?

Ho qualche macchina analogica sui bus di uscita. Ho il Maxx BCL della Waves sulla voce, il Distressor su cassa e rullante, il TG1 Limiter della Chandler per la parallel compression della batteria.

Questo tipo di processing sulla batteria amo farlo sempre ma, in questo caso, è stato fortemente richiesto dal direttore musicale Federico Nardelli. Infine, ho un riverbero M7 della Bricasti. Difficilmente lo userò oggi, visto che a San Siro il riverbero è gratis.

Vedo un altro mixer, puoi spiegarmi come lo utilizzi?

È un LV1 della Waves e lo utilizzo semplicemente come mixer di back up. Prelevo i segnali via Madi dalle stage box S6L tramite l’interfaccia Digigrid MGB della Waves. Così ho un secondo mixer pronto all’ uso in caso di malfunzionamento del sistema principale.

Se anche il sistema di backup dovesse avere problemi abbiamo il classico LR dal palco. Abbiamo insomma diversi livelli di ridondanza.

Quindi, invece del classico doppio mixer hai questo LV1?

Sì! Diciamo che questa estate trovare il materiale è stato davvero difficile, anche con la volontà di comprarlo. Poi è anche vero che abbiamo deciso di essere un po’ più compatti, considerando che abbiamo grande fiducia del sistema principale utilizzato.

Mixer LV1 della Waves, utilizzato semplicemente come mixer di back up.

In questo anno di ripartenza, una valutazione finale su questo tour?

È andato tutto molto bene, ma devo essere sincero e dire che all’ inizio avevo il terrore della resa finale a causa del posizionamento del PA. Grazie a Niccolò [Ultimo, N.d.R.], che canta davvero, e grazie alla squadra tecnica, con cui abbiamo avuto modo di lavorare a lungo sul sistema, siamo riusciti ad ottimizzare la lunga gittata del PA, contenendo al contrario il suono sulla zona della passerella.

Che microfono usi per Ultimo?

Utilizziamo una capsula della Heil Sound, azienda americana che ho avuto modo di conoscere anni fa negli USA mentre ero in tour con una band. Da allora li ho utilizzati anche in altre produzioni, come per esempio i Negrita.

Ci serviva una capsula altamente reattiva ai feedback ma che, allo stesso tempo, restituisse un suono il più naturale possibile.