Claypaky HY B-EYE K25 e K15

di Douglas Cole

Come altri costruttori, Claypaky offre due proiettori praticamente identici in funzione ma in due diverse “taglie”, uno con 19 e l’altro con 37 sorgenti.

La prima generazione dei proiettori B-Eye ha rivoluzionato il design del LED wash con le sue lenti contigue – ora la configurazione predominante in questa categoria – e gli effetti precedentemente inediti resi possibili grazie alla rotazione del gruppo ottico. La seconda generazione dei proiettori B-Eye della casa bergamasca prende tutte le caratteristiche di K20 e K10 e le combina con l’ultima generazione di diodi multi-chip da 40 watt, Osram Ostar Stage II. Oltre a un notevole aumento di flusso luminoso rispetto ai modelli precedenti, questi B-Eye aggiornati sono più silenziosi dei predecessori e supportano il protocollo Kling-Net per funzioni di pixel-mapping direttamente da un media server. 

Come wash light, da diversi anni la serie B-Eye vanta un’indiscussa reputazione per qualità e potenza, e la nuova serie mantiene tutte le caratteristiche che hanno contributo al suo successo: oltre 50 macro di colori riferiti ai filtri Lee, controllo di temperatura colore da 2500 K a 8000 K su un canale indipendente, quattro curve di dimmer ed emulazione di lampade ad incandescenza da 750, 100, 1200, 2000 e 2500 W. Per quanto riguarda gli effetti, anche nella configurazione DMX di base (22 canali per entrambi modelli) è disponibile il famoso effetto caleidoscopio usando la rotazione del gruppo ottico, mentre una seconda personality (36 canali per entrambi) rende disponibili ulteriori parametri dedicati alla generazione e manipolazione di pattern grafici globali, in colori indipendenti, in foreground e background e transizioni tra essi. Infine, è possibile gestire i pixel indipendentemente in RGB o RGBW tramite DMX, Artnet o Kling-Net.

Info: Claypaky