XFactor – La Finale

È il talent che è riuscito a lanciare molti giovani artisti italiani, da Giusy Ferreri a Noemi a Marco Mengoni, giusto per citarne solo tre. La finale della scorsa IX edizione, vinta da Giosada, si è tenuta il 10 dicembre scorso al Forum di Assago.

di Alfio Morelli

X-FactorCon una trasmissione in diretta su tre canali italiani, SKY 1, Cielo e MTV8, la serata finale di questa edizione ha avuto un ascolto record per l’Italia. Per la precisione parliamo della nona edizione di X Factor Italia, programma oggi trasmesso da Sky dopo esser stato prodotto per i primi quattro anni dalla RAI. La pay TV di Murdoch lo trasmette infatti dal 2011 sul canale a pagamento SKY 1.

Le puntate di questa nona edizione sono state quattordici: le prime sei trasmesse in differita, le restanti in diretta dall’X Factor Arena, tensostruttura in Via Deruta a Milano. Per la finale è stato invece scelto di utilizzare il Forum di Assago, spazio adatto a contenere molto più pubblico; e qui siamo andati per dare un’occhiata all’allestimento di questo evento.

Il colpo d’occhio all’interno del Forum è imponente; il palco, con le sue passerelle, occupa quasi tutto il parterre, e certo la tecnologia non manca: schermi a LED sono spalmati su tutte le passerelle, oltre che usati per il fondale, soluzione ormai irrinunciabile in produzioni di un certo rilievo.

Oltre ottocento i testamobile, tra Clay Paky, Robe e ProLights. Impianto audio JBL nuovo fiammante, con tanto di supporto tecnico direttamente da Harman Europa. Poi, a completare la “grandeur”, notiamo laser, fiamme, CO2 e coriandoli, insomma tutto quello che serve per un sicuro successo.

Una nota di merito particolare al direttore artistico e coreografo Luca Tommassini che, con le sue soluzioni sceniche e tecnologiche, ha impreziosito quanto mai questa edizione.

Per il secondo anno la produzione del programma si deve a FremantleMedia Italia (appartenente al gigante mondiale RTL) società che detiene i diritti del talent, che l’ha poi ceduto a Sky.

Incontriamo quindi Bernardo Martorana, direttore di produzione proprio per FremantleMedia.

“Abbiamo iniziato a marzo con il Van Tour andando in giro per tutta Italia alla ricerca di talenti musicali, poi a maggio abbiamo iniziato i casting nei palazzetti dello sport, per poi arrivare ad ottobre all’X Factor Arena, una tensostruttura a Milano in cui sono andati in scena i primi sette live in diretta su SkyUNO. Come di prassi anche negli altri paesi, la finale si porta fuori dallo studio, allestendo per l’occasione una grande struttura, in questo caso il Forum”.

Chi sono le aziende che hanno realizzato e prodotto la trasmissione?
FremantleMedia Italia, il cui gruppo detiene i diritti del format X Factor, si è occupata della produzione di tutti i contenuti, cedendo l’intero pacchetto a SKY per la trasmissione via satellite a tutti i suoi abbonati. Per la parte tecnica ci siamo appoggiati a Infront Sport, altra grossa struttura internazionale che a sua volta si è appoggiata ad alcuni sub fornitori nazionali per quanto riguarda audio, luci e video.

Tu di cosa ti sei occupato precisamente?
Il mio compito è stato quello di coordinare tutte le attività di allestimento nei palasport, per lo studio dei sette live e poi della finale qui al Forum, la cui pre-produzione mi ha tenuto occupato da ottobre in poi. Come vedi il palco occupa uno spazio di 30 x 60 metri, con movimentazioni, schermi a LED di 24 x 8 metri più quelli calpestabili sulle passerelle, una quantità importante di materiale audio e luci da appendere al soffitto, quindi sono stati necessari molti disegni, calcoli, preventivi... insomma non è stata proprio una passeggiata.

Quando avete avuto a disposizione il Forum?
Siamo entrati il venerdì mattina, finendo l’allestimento domenica. Da lunedì a mercoledì si sono svolte le prove dei ragazzi, mentre la giornata di giovedì è stata utilizzata per le prove degli ospiti e per fare riposare i ragazzi che sarebbero andati in onda in diretta proprio giovedì sera.

Il direttore della fotografia è invece Marcello Iazzetti, che avevamo intervistato in occasione del recente tour di Eros Ramazzotti.

Ci cominciamo ad incontrare spesso: qual è la tua vera anima, la televisione o il live?
A me piace giocare con le luci, poi che sia televisione o concerto rock poco importa, che sia il palco di Ramazzotti o il palco di X Factor non fa differenza. La cosa davvero importante è che ci sia una squadra capace ed affiatata, e sotto questo aspetto non potrei chiedere di meglio: Luigi Antonini, il regista storico di X Factor, ma ovviamente Luca Tommassini, Gigi Maresca, Giò Forma, per finire con due collaboratori fondamentali per le luci come Marco De Nardi e Dario Risolo. Una squadra con cui è possibile affrontare qualsiasi sfida.

Mi hanno favorevolmente stupito le soluzioni scenografiche di Tommassini: com’è il tuo rapporto con lui?
Luca è un vulcano di idee, e gran parte del successo del programma sicuramente gli va riconosciuto. Non è sempre facile riuscire a soddisfare le sue richieste, vuole sempre di più, ma devo dire che è un grande professionista e ha le idee chiare: lavorare con lui è sempre stimolante, e quando lo si accontenta, pur essendo faticoso, ci si rende conto di aver creato qualcosa di bello.

Per le scenografie nello studio e per la serata finale dovete seguire delle regole del format?
La trasmissione ha una struttura con delle regole che bisogna seguire, mentre per quanto riguarda la scenografia vengono date delle linee guida con alcune indicazioni fondamentali, come il logo, ma poi ogni nazione può apportare alcune modifiche. Diciamo che la versione italiana spesso viene presa come esempio per alcune soluzioni.

Che tipo di materiale avete usato?
In questa serata finale, e visto che eravamo in un ambiente molto più grande, abbiamo montato molto più materiale, con la difficoltà di dover soddisfare non solo le riprese televisive ma anche il pubblico intervenuto, quasi diecimila spettatori, suddiviso fra le gradinate ed il parterre. Abbiamo usato circa 850 motorizzati tra Clay Paky Sharpy e Alpha, oltre cento Robe Robin LEDWash 1200 e per la prima volta, con molto interesse, i PixieBeam ProLight. Oltre ai vari effetti speciali. Credo che sia scaturito un bel lavoro, in grado di soddisfare spettatori e telespettatori.

L’audio

Per la parte che non si vede ma si sente, troviamo sotto una nuova divisa una vecchia conoscenza: Giovanni Bugari che, come responsabile di Leading Technologies, ha avuto il compito di creare il progetto audio della diffusione all’interno del Forum. Accanto a lui un altro personaggio e amico di vecchia data che ci fa sempre piacere rivedere ogni tanto nel suo girovagare per il mondo: Vincent “Vinnie” Perreux, già da qualche anno impegnato all’interno della famiglia Harman.

Giovanni, come mai tutti questi personaggi JBL in questa produzione?
Siamo stati coinvolti perché è utilizzato il nuovo sistema JBL VTX V25, line array con un doppio 15”, quattro 8” e tre driver, i nuovi rivoluzionari D2 con doppia bobina, doppio magnete e doppia membrana anulare. I diffusori sono distribuiti così: quattro cluster da dodici V25 (main L&R e corner L&R), quattro cluster da otto V25 (side left L&R e side right L&R), due cluster centrali da quattordici subwoofer S28 montati centralmente e quattro blocchi in configurazione cardioide da tre sub S28 ciascuno posti sotto il palco. Inoltre 24 VRX sono distribuite come front-fill. Tutti i finali sono in rete, controllati singolarmente da PC.
Le console sono Soundcraft, VI 6 e VI 1: attraverso la fibra ottica portiamo il segnale in graticcia dove sono appesi gli amplificatori, e lo distribuiamo a tutti i finali con un doppio sistema analogico ed AES/EBU, uno spare dell’altro.

All’esterno del Forum, nei container attrezzati, incontriamo Beppe Andolina che, oltre ad aver progettato tutta la parte della distribuzione audio, ricopre la figura di fonico per la messa in onda.

Come avete gestito il segnale audio per la ripresa di questa trasmissione?
Ormai è uno schema consolidato e standardizzato: abbiamo utilizzato una matrice centrale, in cui approdano tutti i segnali audio in ingresso e alla quale sono collegate tutte le regie, in modo da avere un nodo centrale in cui convergono tutti i segnali; ogni regia prende poi i segnali di competenza e li rimette in rete dopo l’elaborazione, in modo che un’altra regia possa prelevarli: insomma una sorta di hub o quadro incroci digitale. Oltre alle due regie interne al Forum, quella per la diffusione interna e quella del monitoraggio, nei container esterni c’è una regia musicale su cui lavora Massimo Barbieri che gestisce i microfoni dei ragazzi e manda anche un mix alle cuffie dei giudici; sempre nello stesso spazio c’è il consulente musicale che, dalla sua postazione, manda tutte le tracce pre-registrate e genera il Time Code distribuito su tutta la rete a cui si collegano anche le regie dei contributi video, delle luci e degli effetti speciali. Infine ci sono io che con la regia audio sul van raggruppo tutto e creo il mix finale su due tracce audio per la messa in onda.

Lo show

Abbiamo assistito ad uno spettacolo molto bello e di altissimo livello: certamente non si può dire che la produzione abbia lesinato negli investimenti. Non mancava proprio niente del corredo tecnologico e scenografico allo stato dell’arte, ma soprattutto impiegato in maniera creativa e con molta sapienza da Luca Tommassini e dal suo team di professionisti al lavoro.

Ottima anche la scaletta e la scelta dei tempi televisivi: c’è da aggiungere che anche nelle pause pubblicitarie sul palco succedeva sempre qualcosa – cambi palco, allestimento di nuove scenografie – anche questi intermezzi interessanti per il pubblico, una sorta di spettacolo nello spettacolo.

L’audio in sala era molto buono, con una diffusione curata nei minimi particolari ed un basso veramente incredibile, profondo e molto ben frenato. Unica variabile che a volte minava la qualità della diffusione è da riscontrare forse nelle basi, visto che a volte l’audio peggiorava inspiegabilmente diventando in alcuni momenti un po’ confuso e addirittura saturo in certi passaggi, mai però sugli interventi degli ospiti che anzi si sentivano splendidamente.

Insomma siamo allo stato dell’arte della qualità non solo televisiva ma anche live, con un mix di esigenze e tecnologie molto impegnativo ma molto ben realizzato dagli addetti ai lavori.

Personale e aziende

X-Factor
La regia sul van, per la messa in onda
Direttore artistico Luca Tommassini
Regista Luigi Antonini
Direttore della fotografia Marcello Iazzetti
Scenografo Luigi Maresca
Lighting designer Marco De Nardi
Show designer Giò Forma
Produzione Esecutiva Vincenzo Molluso
Marica Casalinuovo
Direttore di produzione finale Bernardo Martorana
Responsabile tecnico Emilio D’Autilia
Audio, luci e telecamere Infront Sports
Responsabile luci Dario Risolo
Responsabile audio Beppe Andolina
Responsabile regia e telecamere Michele Naldoni
Automazioni & rigging per Rig Me Up Gianluca Contaldi
Responsabile video per Show Live Claudio Renzetti
Responsabile effetti speciali per Super FX Filippo Scortichini
Audio Crew
Project manager Beppe Andolina
Final broadcast eng. Massimo Barbieri
FoH engineer Roberto Scioni
Monitor engineer Jonathan Bonvini
RF specialist Valerio Salvatori
Stage crew Filippo Panella
Jai Mauri
Alberto Turchetti
Filippo Torre
Fabio De Buglio
Raimondo Maira
Sound designer/PA engineer Giovanni Bugari
PA engineer Carmelo Carlaccini
PA assistant Claudio Scavazza
Marco Rimondo
Materiale audio
80 JBL VTX V25
40 JBL VTX S20
Amplificatori Crown V-Rack 12000
24 JBL VRX attive (frontfills)
Configurati in:
4 cluster da 12 V25 (main L&R e Corner L&R)
4 cluster da 8 V25 (side Left L&R e side Right L&R)
2 cluster centrali da 14 S28
4 blocchi cardio da 3 S28 ciascuno sotto palco
24 VRX distribuite come frontfills

 

X-Factor

 

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