Sapore di 352,8 kHz

Gino Paoli e Danilo Rea a San Miniato con audio DXD

di Mike Clark

Anche se ha da poco festeggiato il suo ottantesimo compleanno, Gino Paoli non è mai stato uno che riposa sugli allori. Oltre alla pubblicazione pochi anni fa di un album nel quale presentava le sue canzoni in versione jazz, accompagnato da jazzisti del calibro di Enrico Rava, Danilo Rea e Roberto Gatto, la sua ultima iniziativa live (insieme al pianista Rea) vede l’impiego di un sistema unico basato su prodotti della svizzera Merging Technologies che permettono di elaborare e mixare il suono utilizzando DXD (Direct Extreme Digital – un formato con una frequenza di campionamento di 352,8 kHz/24 bit).
Igor Fiorini, CEO di VDM, distributore italiano di Merging Technologies, spiega: “Anche se l’amplificazione in DXD è una novità assoluta, nasce da un’idea semplice – mentre il mondo della registrazione pura e semplice è invaso da concetti malsani e teorie riguardanti l’ascolto finale dei prodotti, che in genere si dice sia di basso livello e compresso – parlo di mp3 ecc. – il mondo del live non è ovviamente toccato da questo problema.
“La catena audio dei concerti di un certo livello è, infatti, di ottima qualità, e ciò mi ha portato a credere che la differenza qualitativa facilmente percepibile tra il materiale sonoro a 48 o 96 kHz e quello in DXD o anche in DSD, potesse essere perfettamente comprensibile nei concerti live. In effetti, nonostante il fatto che i finali di potenza del PA ricevono un segnale analogico alla fine della catena audio, l’enorme differenza nella qualità sonora, dovuta al sistema impiegato a monte per mixare ed elaborare il suono, assicura una qualità sonica evidentemente superiore”.

Uno dei concerti di Paoli e Rea si è tenuto a San Miniato, una pittoresca cittadina arroccata sulle colline pisane lunga la Via Francigena, il percorso dei pellegrini medievali che collegava l’Europa del nord con Roma. Uno dei primi spettacoli al mondo in cui il sistema è stato utilizzato per un evento con un pubblico di spettatori paganti, impiegava un’interfaccia Horus (o il “fratello minore” Hapi, nel caso specifico), Ovation Live Virtual Mixer e Live Station System 24, un computer progettato dalla divisione design del Gruppo VDM specificatamente per eventi dal vivo (sia per i concerti sia per la registrazione).
“Dopo le prime prove estremamente positive – aggiunge Fiorini – abbiamo incominciato a presentare l’idea, che ha immediatamente attirato l’interesse e il sostegno del fonico di Paoli, Luca Giannerini, e del produttore Aldo Mercurio, poi degli artisti Paoli e Rea – e in seguito l’idea è diventata una realtà”.
Convinto anche lui che sia assurdo investire enormi somme per PA di qualità per poi utilizzarli con segnali di ingresso a 48 kHz, Giannerini aggiunge: “Collaborando con Igor su questo progetto, sono rimasto veramente sbalordito la prima volta che ci ho lavorato – ho trovato grande facilità di mixaggio, ed un suono così pulito e ben definito come non ero mai riuscito a sentire in un evento live. Il respiro della voce di Gino e le armoniche del piano possono essere chiaramente percepiti, anche da chi non è ‘competente’, e gli spettatori sono rimasti colpiti da quanto fosse emozionante il concerto. Poi, oltre alla qualità del suono, anche il range dinamico è superiore”.
Dal punto di vista pratico, serve semplicemente un mini-computer e un display per il “virtual mixing”. Il fonico può preparare il computer e recarsi ai concerti con un’unità più o meno delle dimensioni di una valigetta ventiquattr’ore, contenente un sistema di mixaggio che gli permette di mixare (e registrare) 32 tracce in DXD senza problemi o ritardi e di elaborare l’equalizzazione e la compressione dei segnali ad una qualità anche superiore rispetto a quella delle console digitali live.
Ad assicurare la qualità della diffusione in “sala” a San Miniato, il toscano Bufalo Sound Service (BSS), di Pisa, che, nonostante il nome, è una società full-service a tutti gli effetti, che fornisce anche luci e video, come spiega il titolare Alessandro Bufalini: “Oltre al teatro, al cabaret e alla danza, nel settore musicale, abbiamo lavorato sia con artisti jazz del calibro di Herbie Hancock, Diane Schuur e la Wynton Marsalis Orchestra, sia con quelli rock, come Maurizio Solieri, Death SS e Echo & The Bunnymen, nei contesti di concerti, tour e festival – passando anche dai gruppi Gospel e dai cantautori.”

Pilotato interamente da finali di potenza d&b D12, il sistema d&b audiotechnik comprendeva quattro Q1 diffusori a due vie appoggiati sopra una coppia di subwoofer Q‑Sub per ciascun lato del palco.
Bufalini aggiunge: “Per quanto riguarda il monitoraggio, oltre a quattro wedge full-range Max 12 d&b, Paoli ha utilizzato anche un sistema di personal monitor Shure PSM”.

Oltre al microfono DPA d:Facto per Paoli, Giannerini disponeva anche di un sistema stereo DPA 4099P e di una coppia di microfoni 4011C compact cardioidi per il pianoforte di Rea.
Bufalini ha detto: “Nonostante il segnale fosse ovviamente ri-convertito in analogico prima di essere inviato agli amplificatori, la qualità del suono era di fatto molto buona, e si sarebbe potuto apprezzarla ancora di più se le autorità locali ci avessero permesso di appendere il PA, ma un grid era fuori discussione, perché avrebbero ostruito la visuale della splendida vallata”.
Dopo l’evento, Giannerini ha dichiarato: “Anche gli spettatori a digiuno di tecnologia di qualsiasi tipo nel pubblico hanno notato la differenza nella qualità sonora – a San Miniato, ad esempio, una signora anziana mi ha confidato che non aveva mai ascoltato un concerto così bello; apprezzo molto di più questo tipo di feedback del parere di un ‘esperto tecnico’. Oltretutto, con questo sistema posso portarmi tutto il necessario per il mixaggio come bagaglio a mano in aereo!”.
Anche Fiorini era entusiasta, “Tutti gli sforzi necessari per lanciare questo progetto, che è in costante evoluzione, sono stati ripagati dalla reazione degli spettatori, che percepiscono immediatamente la presenza e lo spessore del suono, oltre all’ascolto piacevole – quindi siamo convinti che abbia un grande futuro”.

 

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