Electro-Voice

ZxA1 & ZxA1‑Sub

di Michele Viola

La serie Zx rappresenta l’ultima versione di diffusori acustici in polipropilene stampato del costruttore americano. Il nuovo ZxA1 è la versione amplificata del popolare Zx1.

La serie comprende attualmente cinque modelli passivi, da Zx1 a Zx5, e tre modelli auto-amplificati di cui uno – ZxA1‑Sub – è il ‘piccolo’ subwoofer della famiglia ed è l’unico diffusore Zx con il cabinet in legno.
I componenti, woofer e driver, sono stati progettati appositamente per la serie.

Zx1 è il popolarissimo veterano della famiglia, presentato al NAMM del 2005 in California: contiene un woofer da 8” a lunga escursione e un driver a compressione da 1,25”, con cupola al titanio, caricato da una tromba ruotabile 90º x 50º. Il woofer è trattato per resistere a condizioni atmosferiche avverse; il cabinet in polipropilene è naturalmente impermeabile e la sua forma ne permette l’utilizzo anche come floor monitor, con il pannello frontale inclinato a 45º rispetto al piano d’appoggio. Il crossover passivo interno comprende una protezione dal sovraccarico, a larga banda. Zx1 riesce a sopportare una potenza elettrica in ingresso di 200 W continui, con un SPL max (calcolato) di 123 dB. Il cabinet in polipropilene, con griglia frontale in acciaio galvanizzato e verniciato, integra un ricettacolo per uno stativo di sostegno e quattro inserti M8 per la sospensione, pesa 8,4 kg ed è disponibile in bianco o in nero. La versione Zx1i comprende in aggiunta un trasformatore in ingresso per l’utilizzo in sistemi a 70 V o a 100 V ed è disponibile con due diversi modelli di tromba per le alte frequenze: con la stessa tromba 90ºx50º della sorella Zx1, oppure con una tromba 100ºx100º.
Zx3 contiene un woofer da 12” e un driver da 2” con cupola al titanio e magnete al neodimio, caricato da una tromba 90º x 50º oppure 60º x 60º, riesce a reggere fino a 600 W continui equivalenti per un SPL massimo calcolato di 131 dB.
Zx4 è la versione con woofer da 15” e driver da 1,25”, 400 W continui.
Zx5 è infine la versione con woofer da 15” e driver da 2”, capace di reggere fino a 600 W continui in ingresso.

I diffusori Zx auto-amplificati sono ZxA1, ZxA5 e ZxA1‑Sub.
ZxA1 è semplicemente, come dice il nome, la versione auto-amplificata di Zx1.
Senza variarne le dimensioni, i progettisti Electro-Voice sono riusciti ad inserire all’interno del diffusore l’amplificazione e l’elettronica di pilotaggio aggiungendo meno di 2 kg al peso complessivo, per totale di 10,3 kg.
ZxA5 è la versione auto-amplificata di Zx5; contiene due canali di amplificazione, uno dedicato al trasduttore per le basse frequenze da 15” ed uno dedicato al driver da 2”, per un peso complessivo superiore di soli 700 g rispetto alla versione passiva (da 22,2 kg a 22,9 kg).
ZxA1‑Sub è, come già scritto sopra, il subwoofer della serie. Il cabinet in legno verniciato contiene un unico trasduttore da 12” con tutta l’elettronica necessaria al suo pilotaggio, in un box da 44 cm di larghezza, 46 cm di profondità e 40 cm di altezza, per un peso complessivo di circa 21 kg. Il cabinet è costruito in legno compensato da 15 mm, internamente rinforzato ed esternamente verniciato a polvere. Presenta due maniglie laterali e una robusta griglia d’acciaio sul pannello frontale. Sulla parte superiore è presente un foro per l’alloggiamento del palo di sostegno per il satellite.

Secondo le specifiche dichiarate dal costruttore, il diffusore auto-amplificato ZxA1, al pari del compagno passivo Zx1, ha una risposta in frequenza a ‑3 dB che si estende da 60 Hz a 20 kHz (da 48 Hz a 20 kHz a ‑10 dB).
Il pannello posteriore di ZxA1 contiene un ricettacolo IEC per l’alimentazione e un pulsante on/off con indicatore LED. Sulla destra c’è un ingresso XLR marcato MIC IN con associato un potenziometro rotativo per la regolazione del guadagno da ‑∞ a +40 dB; ci sono anche un connettore combo dedicato ad un ulteriore ingresso di segnale marcato LINE IN, un potenziometro rotativo per la regolazione del volume master, con una spia a segnalare l’intervento del limiter interno di protezione, e un XLR maschio MASTER OUT per il rilancio del segnale ad altri dispositivi amplificati a valle. Un filtro passa-alti, attivabile con la pressione di un pulsante incassato sul pannello, adatta la risposta del diffusore all’eventuale presenza di un subwoofer per la parte bassa dello spettro (filtro inserito) oppure lo dispone a un’emissione full-range (filtro disinserito).
L’alimentazione può variare da 95 V a 132 V, 50 Hz o 60 Hz, con un assorbimento di corrente di 0,6 A, oppure da 190 V a 264 V, 50 Hz o 60 Hz, con un assorbimento di 0,4 A.

Il pannello posteriore del subwoofer ZxA1‑Sub presenta due ingressi XLR marcati A e B, ciascuno con un proprio rilancio parallelo. I segnali presenti ai due ingressi vengono sommati prima di essere inviati all’amplificatore interno, così da poter utilizzare, volendo, un solo sub in mono con due satelliti in configurazione stereo. Il livello di ingresso all’amplificatore, a valle del sommatore, è regolabile tra ‑∞ e +6 dB tramite un potenziometro rotativo, con indicatore di intervento del limiter di protezione. Un commutatore a slitta permette di inserire un’equalizzazione che esalta la parte bassa dello spettro coperto dal subwoofer, mentre un secondo commutatore a slitta permette di invertire la polarità per intervenire su eventuali problemi di fase.

Il sistema che abbiamo avuto per le mani durante il nostro test ci ha favorevolmente impressionato per la qualità della fattura: il satellite in polipropilene è molto ben rifinito, così come il sub, fra l’altro di dimensioni perfette per un sistema del genere, cioè non troppo grande ma nemmeno troppo compatto, cosa che di solito influisce non poco sulla resa sonora. Timbricamente c’è tutto quello che ci deve essere, ed è possibile distinguere i suoni più brillanti come i soffi delle basse, ovviamente alzando un po’ il volume. I controlli sono molto chiari e semplici: fra questi segnaliamo che il tasto a pressione che seleziona l’opzione SUB/Full-Range sul satellite deve essere attivato spingendolo fino in fondo con una punta: un buon espediente per evitare cambi accidentali che dimostra la cura con cui è stato pensato e realizzato il prodotto.

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