Danza Sportiva

Il festival più grande al Mondo

Da tempo abbiamo iniziato una serie di articoli alla ricerca e alla scoperta dell’intrattenimento legato al ballo di coppia, intervistando alcune orchestre da ballo storiche, da Mirko Casadei all’Orchestra Bagutti fino a Genio e i Pierrots. Spesso abbiamo dovuto concludere che il ballo di coppia sta pian piano morendo perché non interessa più ai giovani, attratti da altre tendenze.

Questa volta, per caso, siamo stati incuriositi a metà luglio da una manifestazione alla Fiera di Rimini: il “Festival Internazionale di Danza Sportiva”. Per capire meglio ci siamo subito recati in Fiera. Già dal momento dell’arrivo ci rendiamo conto che non si tratta di un piccolo evento: le code iniziano ai parcheggi e continuano all’ingresso! Sembra che questa edizione, ritenuta la più grande al mondo per spazio e per partecipanti, muova qualcosa come 200.000 persone provenienti da 35 paesi.
Stiamo parlando di una manifestazione che occupa ben otto padiglioni della fiera, cioè oltre il 50% dell’intera struttura. In ogni padiglione, identificato da un colore, è stata creata un’arena con, al centro, una pista da ballo, circondata da tribune per il pubblico, che ospitava una disciplina, dalle danze internazionali – latino americane, caraibiche, boogie woogie, rock-n-roll – a quelle nazionali come il ballo di sala, il liscio tradizionale, il liscio romagnolo; ma spazio anche per le danze accademiche: classica, moderna, danze coreografiche, synchro dance, show dance, disco dance, fino alle street dance, Hip-Hop, break dance ed electric dance. Insomma, qualsiasi forma di danza che coinvolga la musica ed il movimento.
D’altra parte la FIDS (Federazione Italiana Danza Sportiva) è entrata a far parte del CONI dal 2007, e sta lavorando per fare della danza una disciplina olimpica. Naturalmente attorno a questa disciplina o passione c’è tutto un movimento commerciale, fatto di stand di costumi, calzature ed accessori per far risaltare meglio la performance. Girando per i padiglioni siamo andati alla ricerca di qualcuno che ci potesse spiegare meglio tutto questo mondo, e abbiamo incontrato con Carlo Acanfora, consigliere della Federazione e Pierluigi Provinciali, dell’omonimo service che fornisce le tecnologie all’evento.
Chiediamo al sig. Acanfora, che si occupa della produzione tecnica dell’evento, di spiegarci cos’è la FIDS e di darci i numeri di questa manifestazione: “La nostra federazione nasce nel 1990 – ci spiega – e, dopo diversi anni di attività, nel 2007 è stata riconosciuta dal CONI come federazione sportiva, entrando a far parte delle discipline sportive nazionali ed internazionali. Nella nostra federazione nazionale raggruppiamo 1200 società affiliate con un totale di 120.000 tesserati. Il percorso di un atleta del ballo lo possiamo paragonare a qualsiasi altra disciplina sportiva: si inizia da giovanissimi, poi si sale nelle diverse categorie fino ad arrivare prima a livello regionale poi a livello nazionale”.
“Una volta arrivati a livello nazionale – continua Acanfora – alcuni vengono selezionati per far parte della Nazionale italiana. A questo punto la federazione si prende cura di questi atleti accompagnandoli in un percorso con stage di aggiornamento, preparazione fisico atletica, psicologica e nutrizionale, per poi accompagnarli a tutte le manifestazioni in giro per il mondo, alla pari di qualsiasi altra disciplina sportiva che rappresenti l’Italia.
“Questa manifestazione, che è la più grande del mondo mai organizzata in questa specialità, ha numeri importanti: sono stati montati 6.000 m2 di scenografia, 4.000 m2 di parquet in legno per le varie piste da ballo, 7.000 m2 di moquette attorno alle piste, tribune per un totale di 7.500 posti a sedere, 3.000 metri di transenne e 1.200 m2 di palchi. Le persone coinvolte sono circa 30 per la direzione, una sessantina per tutta la produzione, circa 250 giudici internazionali e circa 500 nazionali. Tutte queste persone servono per fare gareggiare 20.000 atleti italiani e 5.000 atleti internazionali, che si portano dietro, tra accompagnatori e pubblico, 200.000 persone”.
Come mai Rimini come location e non Roma o Milano?
Prima nella Fiera e poi nel Palagongressi di Rimini abbiamo trovato le strutture idonee alle nostre manifestazioni. Cito anche il Palacongressi perché a gennaio prossimo vi organizzeremo i campionati assoluti, dai quali usciranno i finalisti che rappresenteranno poi l’Italia nei vari campionati internazionali. La seconda motivazione è che Rimini non ha eguali come recettività.
Come mai in piena stagione balneare?
In altre occasioni avevamo proposto anche il periodo della primavera, non valutando che poi molti giovani atleti avevano l’incombenza della scuola, mentre in questo periodo tutti hanno finito le scuole, così i genitori o gli accompagnatori colgono l’occasione anche di fare qualche giorno di vacanza.

La chiacchierata prosegue con Pierluigi Provinciali dell’omonimo service di Taranto.
Che ruolo avete voi in questo progetto e da quando collaborate con la FIDS?
La nostra collaborazione risale a qualche anno fa, quando abbiamo iniziato localmente a lavorare in piccoli concorsi; poi, come ogni tanto succede, la collaborazione si è consolidata e siamo arrivati a collaborare a livello nazionale con la Federazione che aveva già acquistato un certo numero di sistemi Bose L1 della, ma si trovava spesso ad avere problemi, anche perché non avevano del personale specializzato e spesso si trovavano situazioni locali diverse e difficili da gestire. Così è nato il progetto di catalogare e cablare tutto il materiale con una logica ed uno standard adatto, per cui abbiamo creato un kit di impianto di diffusione molto semplice, che chiunque fosse in grado di usare. Le esigenze di questi eventi sono abbastanza semplici: hanno un giudice DJ che con un proprio PC manda le musiche selezionate per le gare di ballo, che devono essere amplificate tramite un impianto audio. Abbiamo quindi creato un kit composto da due lettori CD, un mixer a 10 canali, a cui i giudici collegano il loro PC, e due microfoni per eventuali speaker, riducendo in questo modo i vari malfunzionamenti. Inoltre, nel caso di manifestazioni con esigenze superiori, interveniamo noi direttamente con l’aggiunta di altro materiale. In questa manifestazione abbiamo occupato otto padiglioni con altrettante arene dove si svolgono le gare di ballo: in sei arene abbiamo utilizzato il materiale della Federazione, quindi le Bose L1, mentre nelle restanti due, le arene internazionali, con esigenze di potenza maggiori, abbiamo montato degli impianti L‑Acoustics noleggiati da Agorà. Le strutture montate sopra le arene per appendere i corpi illuminanti sono state noleggiate da Studio Due che ha un magazzino proprio dietro la fiera di Rimini, evitando uno scomodo e costoso trasporto dalla sede.
Che tipologia di service siete?
Siamo una realtà medio-grande, in grado di offrire noleggi e servizi audio, luci e video a vocazione regionale, ma non disdiciamo qualche lavoro a livello nazionale. Attualmente siamo impegnati con un tour con l’Orchestra della Magna Grecia e stiamo seguendo contemporaneamente la stagione del Teatro Orfeo di Taranto, oltre a tanti piccoli lavoretti locali.

 

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