Umbria Jazz 2015 – Un Festival Made in Italy

Il maggior festival jazzistico italiano ed uno dei più affermati a livello internazionale, con un programma eccezionale ed una tecnologia italiana.

di Giancarlo Messina e Douglas Cole

Tony Bennet & Lady GagaFoto di Giancarlo Belfiore/Umbria Jazz

Dal lontano 1973, Umbria Jazz ha ospitato, come tutti sanno, praticamente tutti i più grandi jazzisti a livello planetario, e non solo.
Ci siamo più volte occupati dell’organizzazione tecnica del Festival di cui amiamo moltissimo non solo l’aspetto prettamente musicale, ma anche l’atmosfera che si respira nella bellissima Perugia durante quei giorni dedicati alla musica.
Anche quest’anno non ci siamo risparmiati, ingolositi sia dal duo di fuoriclasse composto da Chick Corea & Herbie Hancock, sia da quella strana coppia formata da Tony Bennett & Lady Gaga che sta portando in tour il disco Cheek to cheek, il quale ha lanciato Lady Gaga nel mondo del jazz e rilanciato il vecchio crooner all’attenzione del mondo dei più giovani.
Mi permetto una breve digressione su Anthony Benedetto, vero nome di Tony Bennett, americano di prima generazione, figlio di calabresi emigrati nei primi del secolo, a cui mi sono sempre sentito legato probabilmente per il long play che mio padre teneva fra quelli dell’amico Sinatra e Fred Buscaglione. Tony è nato a New York nel 1926: parliamo quindi di un signore di 89 anni! Adesso non so come avete dentro di voi l’immagine di un novantenne, ma, personalmente, vedere Bennett sul palco di Umbria Jazz ha cambiato le mie previsioni sulla qualità della vita superati gli 80 anni. Una freschezza ed una voce ancora più che affascinanti, senza contare l’abilità di chi tiene il palco da almeno sette decenni con grande eleganza e immensa professionalità. Andate sul web a dare un’occhiata alla sua biografia e resterete di sasso.
Il disco dell’anno scorso, Cheek to Cheek, ha portato Bennett e Gaga al primo posto della classifica americana degli album, la Billboard 200, e nella Top Ten della classifica ufficiale italiana FIMI, e ha vinto anche un Grammy nel 2015 come “Best pop traditional album”.

 

Il main stage dell’Arena Santa Giuliana ha ospitato i due interpreti, così diversi e così ben affiatati, popolandosi di una fauna piuttosto insolita per Umbria Jazz, composta dai fan di Lady Gaga, alcuni molto pittoreschi!
Il concerto è stato piacevolissimo: i due hanno duettato, ma hanno anche interpretato singolarmente le canzoni del disco e del repertorio dei grandi classici del jazz. E se Tony ha conquistato tutti col suo savoir-faire e con la sua voce ancora calda e precisa, Lady Gaga (che poi di cognome fa Germanotta, con altrettante origini siciliane) ha meravigliato non solo per le capacità tecniche da vera cantante jazz, ma soprattutto per il suo carisma, in grado di calamitare l’attenzione del pubblico come raramente accade: se aveste sentito il silenzio tombale del pubblico dell’Arena mentre sussurrava le sue ballad capireste di cosa sto parlando.

Ma andiamo all’aspetto tecnico.
Da anni la gestione tecnica audio e luci dei tre stage outdoor è affidata ad Angelo Tordini ed alla sua Reference Laboratory che ne cura la produzione.
La vera novità di quest’anno riguarda l’utilizzo sui due più importanti palchi di un PA RCF, quindi un marchio italianissimo, che ha saputo farsi apprezzare dai fonici e dagli artisti di altissimo livello che lo hanno utilizzato, nonché dal pubblico.
Abbiamo intervistato sia Tordini sia Gioia Molinari, direttrice di marketing per RCF, per capire meglio questa collaborazione, nonché lo stage manager Tony Soddu che ha avuto modo di valutare l’effettiva riuscita della proposta.

Angelo Tordini

“Il mio ruolo all’interno dell’organizzazione – spiega Angelo – è quello di responsabile per il progetto audio e luci dei tre palchi outdoor a Perugia: il Carducci, il palco nella Piazza IV Novembre, entrambi ad entrata libera, ed il Main Stage all’Arena Santa Giuliana. Inoltre da 24 anni mi occupo delle forniture per i seminari Berklee Clinics ad Umbria Jazz, che si svolgono in 24 aule e su un piccolo palco allestito per le performance.
“La mia azienda, Reference Laboratory, si occupa direttamente della fornitura di materiali e personale, attingendo poi da dei fornitori, non essendo un service.
Quest’anno ho voluto coinvolgere in questa prestigiosa manifestazione un’azienda italiana, perché sono sempre stato propenso alle sinergie. Così mi sono rivolto ad RCF ed ho trovato in Fabrizio Grazia una grande sensibilità al progetto”.
“Così dopo Peavey, Meyer Sound ed Adamson, quest’anno i principali palchi di Umbria Jazz suonano italiano”.
“Abbiamo trovato un accordo tra aziende – continua Angelo – convinte che le collaborazioni si realizzino per mettere assieme le esperienze, le tecnologie ed i risultati.
“Umbria Jazz ha un ufficio di produzione rispettoso e rispettabile. Questo vuol dire che negli anni ha guadagnato la fiducia di tantissimi artisti ai più alti livelli. Quando sono arrivati i rider tecnici degli artisti, la risposta del festival è stata quella di mandare una proposta in cui veniva illustrato nei dettagli il sistema utilizzato, comprensiva del disegno e delle simulazioni delle coperture e delle risposte in frequenza. È importante sottolineare che non c’è stata una singola eccezione da parte delle produzioni ospiti.
“Il fonico dello spettacolo di ieri sera all’Arena (Chick Corea & Herbie Hancock) mi ha testualmente detto: ‘The system is great’.
“Sono anche soddisfatto – aggiunge Angelo – perché tutti i cavi utilizzati per l’intero sistema sono di Reference Laboratory, dai cavi di segnale per gli impianti main e monitor fino ai cavi di rete per il sistema RDNet ed ai cavi per gli strumenti sul palco.
Come scenografia, solo per stasera, abbiamo montato un ciclorama come fondale, che certamente valorizza molto il palco.
“Le luci – conclude Angelo – sono invece noleggiate dal service Audiolux, di Ettore Dell’Orti.

Gioia Molinari
Direttrice di Marketing per RCF

“Questa di Angelo è stata una bellissima proposta – racconta Gioia – perché Umbria Jazz è sicuramente una vetrina molto interessante a livello internazionale. Indubbiamente, per l’azienda questa collaborazione rappresenta un’ottima opportunità per unire il marchio RCF al prestigioso festival e ai suoi importantissimi ospiti.
“Teniamo molto anche al feedback e al riscontro dei moltissimi fonici di alto livello che girano il mondo con gli artisti qui presenti, e devo dire che fin adesso sono stati tutti molto positivi: magari al termine della manifestazione andremo ad esaminare questi suggerimenti a livello tecnico, perché il confronto con questi professionisti è importantissimo e ne facciamo tesoro.
“Non abbiamo avuto alcuna remora nel proporre il nostro marchio per il festival, perché siamo certi della qualità dei nostri prodotti, ed infatti l’esperienza è molto positiva per tutti.
“Chiaramente – precisa Gioia – ci siamo resi disponibili per qualsiasi supporto tecnico, perché ci tenevamo a realizzare un’istallazione perfetta che valorizzasse il nostro impianto; infatti gli studi della copertura per queste due venue sono stati seguiti in azienda, dal nostro ingegnere Emanuele Morlini. Inoltre alcuni nostri tecnici sono venuti a fornire supporto e training per il personale coinvolto nel festival, proprio per essere sicuri che tutto venisse fatto correttamente e che il sistema fornisse il massimo delle prestazioni. Morlini è anche venuto a Perugia qualche giorno fa per verificare ulteriormente il funzionamento e l’installazione del sistema, vista l’importanza dei concerti di questi giorni; è giusto però dire che la messa in opera del sistema è stata eseguita dal personale dell’organizzazione”.

Toni Soddu – Stage manager

“Questo è un lavoro di stage management classico – spiega Toni –che prevede l’accoglienza delle produzioni ospiti, di solito una mezza-produzione, anche se spesso dobbiamo fornire tutto noi: essendo una serie di concerti prevalentemente jazz, la maggior parte degli artisti arriva senza neanche il backline, qui fornito da Music In.
“Essendo un festival che esiste da tantissimi anni, l’organizzazione tecnica è ormai molto ben rodata e funziona molto bene; anche la comunicazione con le produzioni ospiti è ottima, un aspetto molto importante.
“Angelo Tordini ha scelto i ragazzi del palco: sono da tempo gli stessi ragazzi, perché in un lavoro del genere è importante che la squadra sia ben affiatata. Questi ragazzi sono molto bravi e nel tempo hanno messo a posto tutti quei dettagli che sono importanti, come le lunghezze dei cavi, i cablaggi, la corrente…
“L’unica cosa richiesta – dice Toni – per il concerto di stasera è la bombola dell’ossigeno quickchange, ma ormai non è più una stranezza, anzi, è quasi la norma. Lady Gaga ha voluto il quickchange sul palco, perché fa diversi cambi di costume durante lo spettacolo. La cosa buffa è che ha ben quattro assistenti.
“La cosa strana in queste produzioni è che non arrivano con tanti bilici di produzione ma con un numero di personale pazzesco: manager, assistente al manager, production manager, tre assistenti al production manager… ci sono almeno 35 persone al seguito dell’artista!
“Il direttore artistico di Gaga mi ha detto che in America la produzione del concerto gira con 40 bilici ed ha un palco movimentato da due milioni e mezzo di dollari... la loro sfida è di adattare lo show ad ogni venue. Qui si sono limitati a richiedere un ciclorama. La cosa particolare è che Bennett usa quattro monitor e due side sparati come cannoni, insomma oggi c’è un volume impressionante della voce sul palco!
“Il PA RCF – aggiunge Toni – sta riscuotendo un buon successo, tutti gli show sono andati molto bene, senza alcuna lamentela e anzi con soddisfazione. Effettivamente si tratta di una soluzione di buona qualità”.

Impianti Audio

Arena Santa Giuliana

FoH
28 TTL55-A main
12 TTL33-A II infill
18 TTS56-A subwoofer
6 TTL33-A II sidefill e lipfill
Monitor
8 moduli TTP5-A stage sidefill
2 TTS26-A subwoofer
16 TT25-SMA monitor
2 TT2-A monitor batteria
2 TTS26-A subwoofer batteria

Piazza IV Novembre

FoH
24 HDL 20-A main
12 8006 subwoofer
4 HDL 10-A frontfill
Monitor
2 TT5-A sidefill
13 NX 12-SMA monitor
2 NX 15-SMA monitor batteria
1 8004 subwoofer batteria

 

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