Tiziano Ferro - TZN Tour

Una sontuosa produzione Live Nation che ha attraversato gli stadi estivi nonostante i rinvii e i problemi di salute dell’artista.

Tiziano Ferro - TZN Tour

La Redazione

Prima c’è stata una pandemia; poi, un problema alle corde vocali che ha rischiato di far saltare il tour. Il cantante di Latina ha dovuto aspettare molto, prima di poter riabbracciare i suoi fan, che ovviamente hanno risposto con grande calore. Tiziano Ferro è un colosso dell’industria live italiana, e lo dimostra con un nuovo giro per gli stadi della Penisola. La produzione è targata Live Nation, e le aziende coinvolte sono tutte di prim’ordine: Giò Forma per il design, Conwerk per i contenuti video e la regia, Italstage per il palco, Agorà per audio e luci, STS Communication per il video. Insomma, i presupposti sono stimolanti, e non possiamo lasciarci sfuggire l’opportunità di godere questo spettacolo.

Per questo il caldo torrido di luglio non basta a fermarci: arriviamo ad Ancona durante il pomeriggio, quando ancora è tutto spento. E il primo pensiero è: “Forse hanno voluto esagerare”. Il palco è ricoperto di pannelli video, e ci viene il dubbio che anche il prato possa venir prima o poi ricoperto di LEDwall. È solo chiacchierando con i tecnici, che siamo entrati lentamente nel concept di questo tour.

Allo scattare dell’ora fatidica, Tiziano compare e si immerge nella sua scenografia. Si coglie subito la sua voglia di stare sul palco e incontrare il suo pubblico, dopo che gli stessi medici non avevano dato un parere propriamente favorevole. Comunque, l’avventura inizia regolarmente e l’artista suona potente come sempre. La scaletta è ricca e ben studiata, con brani che vanno dai grandi classici all’ultima hit estiva “Destinazione Mare”, e ogni volta le migliaia di spettatori si fanno sentire.

Senza dubbio il protagonista tecnico dello show è l’uso dello schermo e dei suoi contenuti, sofisticati e di qualità. Si percepisce qualcosa di nuovo venire dal palco, forse un nuovo approccio a tutta questa tecnologia: difficile dire se si tratta delle dimensioni degli schermi, delle riprese, dei contenuti, o del mix di tutto questo con le luci di Giovanni Pinna. Il visual si dimostra davvero d’impatto. 

A pilotare l’audio c’è Marco Monforte, garanzia per un risultato di ottimo livello e omogeneo in tutte le zone dello stadio. Per quanto riguarda le strutture, è solo parlando con i professionisti che veniamo a conoscenza di un nuovo approccio nel montaggio e trasporto dei pannelli video – come abbiamo detto, tantissimi in questo caso – e che vi racconteremo nella sezione dedicata.

Purtroppo il tour è già finito, e non possiamo che augurarci una programmazione invernale per tutti coloro che se lo sono perso.

Nei giorni prossimi pubblicheremo le voci dei professionisti che hanno reso possibile questo evento. Clicca in fondo alla pagina per vedere la galleria.

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