dBTechnologies – VIO L210 + S318

Il 14 giugno siamo andati a Bologna, alla sede di dBTechnologies, per vedere ed ascoltare il nuovo sistema line-array, lanciato recentemente dalla casa emiliana. VIO è la nuova linea di prodotti, interamente in legno, inaugurata con il top VIO L210 e con il subwoofer VIO S318 che utilizza ben tre altoparlanti da 18”.

di Alfio Morelli

VioArray threefourthsPresentato a giugno nella sede di dBTechnologies a Crespellano, in provincia di Bologna, VIO è la nuova scommessa della casa bolognese. Dopo il grande successo della serie DVA, nata nel 2006, primo line-array prodotto in polipropilene, viene presentato il sistema VIO L210, insieme al sub S318. In questo modo dBTechnologies si propone di arricchire la propria offerta, affiancando alla formula vincente del polipropilene anche l’alternativa più tradizionale del legno.

Abbiamo chiesto ai responsabili di dBTechnologies come abbiano pensato ad un diffusore in legno dopo dieci anni di successo planetario con DVA, proprio mentre altri marchi, inizialmente critici, scelgono di proporre a loro volta diffusori line-array in polipropilene. Ci hanno risposto che dBTechnologies è un’azienda  irrequieta, sempre alla ricerca di nuove idee e di nuove strade da percorrere: “Se dieci anni fa abbiamo azzardato nel progettare un diffusore in un materiale all’epoca innovativo – scelta che tutti all’inizio ci hanno criticato e che poi quasi tutti ci hanno copiato – oggi ci vogliamo mettere alla prova nel realizzare qualcosa che altri stanno facendo da sempre… magari ci vengono delle idee a cui altri non hanno pensato”. Alla base del progetto, in effetti, c’è uno schema  molto diffuso: un diffusore a due vie con due 10” ed un driver da 1,4”, tutto sommato piuttosto classico. Andando però ad analizzare più attentamente il prodotto, si notano diverse innovazioni piuttosto interessanti.

Partiamo da VIO L210, un diffusore amplificato con una potenza totale di 900 W continui. Fin qui, abbastanza nella norma. Togliendo la griglia anteriore ci troviamo di fronte alla prima novità: un rifasatore – in inglese phase-plug – tra la sezione dei medio-bassi e la sezione dei medio-alti, costruito abbastanza singolarmente come estensione della tromba sui driver. All’interno delle due facce del rifasatore sono state realizzate alcune aperture dalla forma a diamante, così da realizzare il giusto allineamento tra i due componenti.

Molta cura è stata messa anche nell’unità di potenza interna, il modulo Digipro G3 con una potenza totale di 900 W divisa tra i due canali. Un evoluto DSP interno implementa tutti i controlli e le elaborazioni standard – crossover, limitatore multibanda e protezioni termiche – e fa ampio uso di filtri FIR (Finite Impulse Response) a minima distorsione di fase.

VioS318 threefourths woofer
La particolare configurazione del S318, con tre trasduttori da 18”.

 

Sul pannello posteriore, dove sono alloggiati tutti i connettori per il segnale e l’alimentazione, trovano posto anche dei LED di segnalazione: un LED verde indica la presenza di segnale nei circuiti di amplificazione, un LED rosso segnala invece l’intervento del limiter, un LED giallo segnala lo stato di mute o l’intervento della protezione, un ulteriore LED verde “ready” indica la condizione di funzionamento corretta.

Sul pannello sono presenti due XLR per il segnale in ingresso e per l’uscita in parallelo, più due connettori in/out RJ45 per collegamento al sistema di controllo in rete RDNet. Il controllo e le impostazioni del sistema sono ovviamente possibili anche in locale, senza la necessità di utilizzare alcun software, tramite alcuni controlli rotativi dedicati. In alto, un controllo regola la preamplificazione del segnale in ingresso, mentre nella parte inferiore del pannello ci sono altri due controlli che vanno ad agire sui filtri FIR del DSP: uno a passi discreti che serve per impostare il corretto accoppiamento tra i componenti, al variare delle dimensioni dell’array, mentre il secondo controlla la compensazione per la risposta alle frequenze medio-alte in base all’inclinazione tra moduli adiacenti e alla distanza di copertura di ciascun modulo. È possibile escludere il pannello di controllo locale sul singolo diffusore quando si intenda impostare le regolazioni da remoto, tramite il software dBTechnologies Network, connesso via RDNet.

Per quanto riguarda la meccanica, la soluzione scelta dai progettisti dBTechnologies è molto semplice ed intuitiva e utilizza tre punti di aggancio, due sul frontale e solamente uno dietro, con il quale si va a regolare l’allineamento tra i diffusori adiacenti all’interno del cluster.

Molto curato anche il mobile in legno, ricercato nel design e verniciato in poliurea, un rivestimento che lo rende particolarmente robusto rispetto a urti e abrasioni accidentali così come all’attacco degli agenti atmosferici. 

dBTechnologies, ovviamente, non ha mancato di affrontare il problema di trasporto e immagazzinamento del sistema; è infatti disponibile come accessorio un carrellino (dolly) pensato per l’alloggiamento e il trasporto di quattro unità L210, con la possibilità di inserire sopra il cluster a riposo anche il  flybar.

Durante la presentazione, naturalmente, è stato messo in funzione anche il sub VIO S318. Questo componente contiene un equipaggiamento di tutto rispetto: monta infatti ben tre altoparlanti da 18” in un cabinet tutto sommato piuttosto contenuto. Gli altoparlanti sono posizionati uno direttamente sul pannello frontale e due rivolti lateralmente, caricati da una camera aperta verso il frontale (figura 3). Anche questo sub è un componente attivo, ovvero contiene l’amplificazione di potenza: al suo interno ha tre moduli da 900 W continui, grazie ai quali è in grado di emettere una pressione sonora di picco pari a ben 143 dB. Sul pannello posteriore del subwoofer, oltre ai connettori per il segnale ed ai LED di controllo, sono presenti alcuni pulsanti e controlli rotativi utili per regolare le impostazioni del diffusore, in termini di condizionamento del segnale in ingresso prima della conversione o di azioni dirette sul DSP interno. Da sinistra verso destra, in cima al pannello troviamo un pulsante dedicato all’inversione di polarità, poi ci sono di seguito due componenti rotativi che agiscono sul delay – uno imposta i millisecondi e l’altro i decimali – in modo da poter allineare il componente con una buona precisione al resto dell’impianto. Affiancato ai due controlli rotativi c’è poi un secondo pulsante che imposta automaticamente il preset per la modalità cardiode (quando usato in configurazione cardioide, in un array di tre sub). Spostandoci ancora sulla destra, ci sono alcuni indicatori a LED che mostrano diversi parametri sullo stato del diffusore: intervento del limiter, presenza di segnale, mute o intervento della protezione e, per ultimo, un LED verde che indica semplicemente l’accensione e il regolare funzionamento del diffusore. A seguire c’è il controllo per regolare il livello di segnale in ingresso, in attenuazione e un’uscita (link) per un’eventuale connessione in cascata di altri sistemi, mentre a fianco c’è un’uscita per i satelliti dotata di un controllo rotativo che regola contemporaneamente la frequenza di taglio superiore del filtro passa-bassi sul subwoofer e la frequenza di taglio inferiore del filtro passa-alti sull’uscita. 

Anche in questo caso è possibile collegare il diffusore al sistema di gestione remoto via rete RDNet, nel qual caso è possibile escludere i comandi sul pannello locale.

VioS318 back ampliOK
 Il pannello posteriore del sub S318.
 
VioL210 retro ampliOK
Il pannello posteriore della L210.

 

Per il momento il sub dBTechnologies VIO S318 non integra le meccaniche per la sospensione, ma è prevista a breve l’uscita di un modello specifico.

Per il trasporto, visto il peso di 103,9 kg, il produttore ha reso disponibile come accessorio il carrello DT‑318 che può trasportare contemporaneamente fino a tre unità, su ruote o su muletto. In alternativa al dolly, è possibile montare le ruote sulla parte posteriore di ciascun cabinet.

Vogliamo infine dare anche un giudizio sull’ascolto che ci è stato proposto durante la presentazione: fermo restando che il giudizio sul suono è sempre personale – e per fortuna, mi sento di aggiungere – posso riconoscere che dBTechnologies VIO è di certo un passo avanti rispetto ai prodotti già presenti nel catalogo dell’azienda emiliana, e sicuramente avrà modo di guadagnare il proprio spazio anche tra gli utilizzatori più esigenti. 

Contatti: dBTechnologies

 

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