Cameo - F2

Proiettore Fresnel a LED.

Cameo - F2

di Douglas Cole

Siamo rimasti impressionati molto positivamente l’anno scorso, quando abbiamo provato il proiettore wall-wash IP65 Zenit W600; così quando è stata annunciata la nuova serie di proiettori fresnel per teatro e studio, abbiamo chiesto subito di poter dare un’occhiata. Nonostante i primi esemplari in Italia stessero facendo il giro tra i principali potenziali clienti, grazie a una piccola tangente pagata sotto forma di caffè, cornetti e buona compagnia presso la redazione, il responsabile commerciale per l’Italia ci ha concesso di tenerli un weekend per visionarli.

Ci ha lasciato in mano due esemplari del nuovo F2: una prima produzione del modello F2 D, versione con sorgente bianca “Daylight”, e un prototipo finale della versione RGBW, F2 FC. 

Costruzione

Ad eccezione del pannello di controllo e della sorgente, le due versioni di F2 sono fisicamente identiche. Il proiettore ha un aspetto liscio e moderno con corpo in metallo pressofuso.

La costruzione meccanica è senza pecche e incorpora diverse caratteristiche fisiche molto comode. La prima e più semplice di queste è il blocco del tilt della forcella grazie a una comoda leva posta solo da un lato, e che quindi richiede solo una mano per essere stretta. La seconda caratteristica, semplice ma essenziale, riguarda la manopola e il meccanismo per la regolazione dello zoom. Oltre ad avere un movimento liscio e preciso, il costruttore ha fatto sì che il prodotto non sia suscettibile al classico “zoom creep”, ovvero il movimento indesiderato dell’insieme della lente dovuto a vibrazione e/o gravità. Infatti, impostando lo zoom di F2 completamente nella posizione di massima dispersione, a metà corsa o in qualsiasi punto intermedio, e sospendendo il proiettore dalla forcella con la lente puntata perpendicolarmente al pavimento, l’impostazione dello zoom rimane fissa a tempo indeterminato, anche in presenza di notevoli scossoni. 

L’ultima chicca meccanica relativa al corpo del proiettore è l’intelligente e semplice sistema di montaggio della lente fresnel stessa. F2 include le consuete quattro staffette porta-accessori frontali, la superiore delle quali si apre a molla, premendo un perno laterale, per poi richiudersi a scatto, sempre richiedendo l’utilizzo di una sola mano per entrambe le operazioni. Queste staffette non mantengono solo le incluse alette barndoor o l’eventuale portagelatina, ma anche la lente stessa. La lente, una classica fresnel ø 200 mm in plexiglas, è alloggiata in una massiccia guarnizione di gomma che la assicura strettamente quando è installata sul proiettore. Questo sistema permette all’utente di rimuovere la lente per pulizia (polvere e depositi adorano le creste e gli avvallamenti di una lente di Fresnel), da sopra una scala, usando una singola mano e, volendo, senza alterare il puntamento del proiettore. Allo stesso tempo la guarnizione rimovibile intorno alla lente la protegge in caso di cadute (ma questo non lo abbiamo voluto provare!).

Le sorgenti

La versione Daylight, F2 D, incorpora una sorgente da 240 W, in grado di emettere un flusso luminoso massimo di 15.000 lm, con una temperatura colore nominale di 5600 K. Una temperatura colore che si presta più allo studio televisivo che al teatro, infatti quest’ultima applicazione è disponibile una terza versione, F2 T, con temperatura colore intrinseca di 3200 K. Vista la criticità delle riprese video, il costruttore non è sceso a compromessi in termini di qualità della luce: F2 D vanta una resa cromatica molto elevata. Con il tradizionale metodo CRI Ra, la resa media degli otto campioni di base risulta pari a 96. Con il più moderno metodo specificamente sviluppato per l’illuminazione televisiva, TLCI-2012, F2 D presenta una resa pari a 97. Da notare che il costruttore fornisce anche dati relativi alla resa cromatica secondo l’ancora più recente metodo TM-30-151. I dati riportano una fedeltà (Rf) di 91 con una gamma (Rg) di 103. F2 FC, invece, utilizza un array di LED RGBW sempre da 240 W. Utilizzando tutti i componenti, ma con temperatura colore calibrata a 5950 K, è in grado di emettere un flusso massimo di oltre 6800 lm. Sempre in corrispondenza ad una temeratura di colore di 5950 K, questa variante ha una resa di CRI 92,6, TLCI 89, TM-30-15, fedeltà 90 e gamma 105.

Entrambe le versioni danno la possibilità all’utente di variare (anche tramite DMX) la frequenza operativa dei LED da 600 Hz a 25 kHz per evitare problemi di flicker. Dispongono inoltre di quattro diverse curve di dimming selezionabili tramite DMX, con il dimmer controllato a 16 bit in ogni modalità. 

Fotometria e resa luminosa

F2 D, la versione da 5600 K, ha una gamma zoom nominale che passa da una divergenza di campo (1/10 lxmax) di 28,2° (16,2° divergenza di fascio a 1/2 lxmax) al minimo, a una divergenza di campo di 60° (40° di fascio) al massimo. Ad una distanza di 5 m, è in grado di erogare un illuminamento di 4300 lx su un campo di 2,5 m di diametro allo zoom massimo, mentre allo zoom minimo eroga 1200 lx su un campo di diametro 5,8 m. Questi dati situano il prodotto un po’ sopra la media di un proiettore fresnel convenzionale al tungsteno da 1000 W. Essendo, però, una sorgente “daylight” è forse più corretto confrontare questo proiettore con una HMI. In questo confronto, l’illuminamento è paragonabile a un proiettore fresnel HMI da 800 W, ma con un notevole risparmio in termini di assorbimento di corrente e di calore spurio, da compensare con il condizionamento (e, di conseguenza, con ulteriore energia elettrica).

F2 FC, presumibilmente a causa della diversa configurazione della sorgente dietro la lente, ha una gamma zoom da un angolo di campo di 29,9° (16,6° di fascio) a un massimo campo di 87,2° (53,5° di fascio). Sempre a 5 m, eroga un illuminamento massimo (con temperatura colore calibrata a 5950 K) di 1300 lx su un campo di diametro 255 cm con lo zoom al minimo, a 266 lx su un campo di diametro 6,5 m con lo zoom al massimo. Il flusso luminoso, ridotto in confronto alla versione Daylight, è compensato dalla versatilità della sorgente RGBW, in grado di creare dei bianchi con CCT da 1600 K a 6500 K, oltre ad effettuare la compensazione verde/magenta per le riprese video e di generare una completa gamma di colori, tutto senza l’aggiunta di filtri accessori.

Il controllo

Il pannello di controllo è una delle poche differenze esterne tra le due versioni. I display OLED sono identici e facili da leggere. F2 D ha un singolo encoder rotativo, con funzione di tasto, per navigare i menu e per effettuare l’impostazione locale del proiettore. In assenza di un segnale DMX, questo encoder funziona anche come controllo del dimmer. Essendo limitate le funzionalità di un proiettore bianco, i menu e sottomenu sono semplici ed intuitivi.

F2 FC, invece, dispone di tre encoder, il primo dei quali ha le stesse funzioni di quello dell’altro modello. Gli altri due servono a facilitare l’impostazione dei colori in situazioni di controllo locale. Come nelle varie modalità di controllo DMX, il colore e l’intensità del proiettore si possono scegliere in modo diretto RGBW, in modalità CCT, HSI, con una serie di 49 colori preprogrammati che corrispondono a filtri standard Lee e Roscolux (oltre a otto colori programmabili dall’utente). Su questo modello, navigare nei vari menu è un po’ meno intuitivo e richiede un po’ di tempo per ritrovarsi (NB: ci vuole sempre meno tempo con il manuale in mano). Una volta capita la “mappa”, però, diventa abbastanza facile creare ed implementare colori personalizzati e anche programmi di cambio colore per la modalità stand-alone, in cui il proiettore può operare come master o slave.

Per quanto riguarda il controllo tramite DMX, i proiettori dispongono di ingressi e rilanci DMX su connettori XRL5 e sono compatibili con il protocollo bidirezionale RDM. F2 D dispone di sei diverse modalità di controllo, da 1 a 5 canali, mentre F2 FC dispone di otto modalità, da 1 a 16 canali. In entrambi i casi le scelte possono sembrare fin troppe, ma non si può dire che le possibilità di controllo non siano esaustive.

I modelli F2 pesano ognuno appena sotto i 9 kg. Il raffreddamento forzato è molto silenzioso. Infatti, dopo un’ora di accensione con i LED al massimo, in un ambiente completamente silenzioso, il rumore emanato dal proiettore F2 FC è appena percettibile. 

Vale la pena commentare anche l’accessorio incluso, il modulo barndoor, che si fissa con le stesse staffette che mantengono la lente: il modulo intero può essere ruotato liberamente secondo necessità, e due delle alette affacciate si allargano e si ristringono a ventaglio, consentendo di oscurare parzialmente il fascio su quell’asse anche quando una o entrambe le alette sull’altro asse entrano nel fascio, per ottenere l’effetto quasi di uno “snoot” o “top-hat” quadrato e variabile.

Insomma questi nuovi proiettori Cameo rappresentano un’interessante soluzione per la sostituzione dei tradizionali proiettori fresnel. 


1 Per ulteriori informazioni sul metodo IES TM-30-15, lo standard stesso è disponibile a pagamento dal sito dell’Illuminating Engineering Society. Per chi mastica l’inglese, il ministero dell’energia del governo statunitense ha pubblicato un’ottima spiegazione qui: https://www.energy.gov/sites/prod/files/2015/12/f27/tm-30_fact-sheet.pdf).

contatti: Adam Hall

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