I cablaggi per il Teatro Lirico di Milano

Caduto in declino negli anni 90, per il teatro oggi è in cantiere un nuovo progetto di restauro per riportarlo in vita: sotto il profilo tecnico, è notevole il lavoro svolto sui cablaggi della nuova struttura.

I cablaggi per il Teatro Lirico di Milano

di Alfio Morelli

Il Teatro Lirico di Milano nacque nel 1779 su proposta dell’Arciduca Ferdinando, figlio di Maria Teresa d’Austria, il quale volle dotare la città di Milano di due teatri: il principale, il più nobile, l’attuale Teatro alla Scala, e il secondo, più contenuto, che dopo un inizio travagliato prese definitivamente nel 1894 il nome di Teatro Lirico Internazionale. Caduto in declino negli anni 90, oggi è in cantiere un nuovo progetto di restauro per riportarlo in vita, fra non poche difficoltà e ritardi di vario genere relativi al reperimento di amianto e alla scelta della gestione.

Sotto il profilo tecnico, è notevole il lavoro svolto sui cablaggi della nuova struttura.

Come già successo per il recente restauro del prestigioso Teatro Galli di Rimini, è stata Link, attraverso il suo cliente Decima, a svolgere un ruolo fondamentale nel dotare il teatro di infrastrutture e di cablaggi altamente tecnologici e funzionali. 

Tra le soluzioni fornite, la più innovativa è sicuramente quella chiamata LKS Data System. Questa tecnologia è costituita da una serie di prodotti che integrano connettori proprietari, appartenenti al marchio LK Connectors, chiamati appunto LKS Data. Tali connettori, insieme ai rispettivi cavi prodotti da Eurocable, prevedono una connessione di tipo Socapex dimensionalmente uguale ai connettori “tradizionali” e completamente retrocompatibile, con la prerogativa di integrare, al posto dei pin di massa, contatti micro-coassiali che comunque preservano la continuità verso terra dei circuiti elettrici. Questo espediente permette di trasportare per ogni connessione, oltre ai sei circuiti di alimentazione, un segnale 1000 Base-T o quattro segnali per audio digitale o DMX, eliminando quindi l’utilizzo di altri cavi separati. 

Luca Opizzi di Link sottolinea l’importanza del concetto di retrocompatibilità: “Qualora, ad esempio, una compagnia decidesse di non far uso del DMX in americana, i cavi e i connettori del Teatro Lirico possono comunque essere utilizzati normalmente, esattamente come se si trattasse di un tradizionale Socapex”.

Come per l’installazione al Teatro Galli di Rimini, i box terminali di connessione installati in vari punti del teatro sono classificati in due categorie: SCB per Sound & Communication Box, e PLB per Production & Lighting Box, così da separare concettualmente la distribuzione di intercom, rete, fibra per il video e controlli per le console (SCB) da alimentazione e controllo luci (PLB). Nel progetto è stata richiesta a Link la fornitura di circa quaranta box tra PLB e SCB, oltre a botole e pannelli personalizzati per le sale rack, tutti dotati di tecnologia LKS Data per la distribuzione di potenza e segnali dati all’interno di tutto il teatro. 

A differenza dell’installazione al Teatro Galli, dove Link si è occupata direttamente dei cablaggi, questa volta si è deciso di permettere al cliente di procedere nell’istallazione in maniera autonoma. La tecnologia LKS Data, considerata la sua complessità, prevede infatti il cablaggio dei connettori da parte dei tecnici specializzati di Link. Questo, se da una parte costituisce una garanzia di qualità e affidabilità delle connessioni, dall’altra rappresenta un’oggettiva difficoltà in caso di installazioni fisse, ossia nelle situazioni in cui cavi e connettori non possono essere pre-assemblati nei laboratori Link. Era quindi necessario sviluppare un sistema che semplificasse il cablaggio in modo da consentire ai tecnici di Decima una facile e veloce installazione, permettendo quindi un considerevole risparmio di tempo e di denaro.

Per raggiungere lo scopo, Link ha ideato un sistema per certi versi rivoluzionario realizzando un’interfaccia di collegamento semplificata all’interno dei pannelli dotati di connettori LKS Data i quali, nello specifico, sono stati pre-cablati all’interno dei box con comuni morsettiere elettriche e prese RJ45. In questo modo, per la parte elettrica, è stato sufficiente inserire ed avvitare le terminazioni nella morsettiera mentre per la parte dati è bastato crimpare dei semplici connettori RJ45 e connetterli alle relative prese. Ovviamente, per minimizzare il rischio di interferenze, le connessioni dati sono state installate lontano dai circuiti di potenza e separate da questi tramite un pannello metallico all’interno del box, come è possibile vedere nella figura 1.

Alberto Virdis di Link ha detto: “Con questa soluzione abbiamo velocizzato tantissimo il cablaggio in loco. Svolgendo tutti i test all’interno della nostra azienda e fornendo un ‘pacchetto’ pre-assemblato, abbiamo garantito al cliente un notevole risparmio di tempo e di denaro e allo stesso tempo l’abbiamo reso totalmente autonomo, anche nell’istallazione di un connettore così particolare come LKS Data.”

Lo stesso principio è stato adottato per il pre-cablaggio dei connettori XLR a 5 poli per il segnale DMX; anche in questo caso, per velocizzare il lavoro dei tecnici ed evitare estenuanti lavori di saldatura sul posto su ogni singolo pin, è bastato realizzare un’interfaccia PCB con presa RJ45 analoga a quella descritta precedentemente. In questo modo è stata data al cliente la possibilità di usare una sola tipologia di cavo, il CAT, ed una sola tipologia di strumento, una pinza crimpatrice per RJ45, per tutta la rete TCP/IP, per le connessioni dei segnali dati ai connettori LKS Data e per le connessioni DMX. 

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