Yamaha Rio3224-D3/Rio1608-D3
Gli stagebox Yamaha di terza generazione offrono suono e funzionalità migliorati.

Stiamo davvero partendo dal punto giusto?
Quando si valuta un nuovo sistema di mixaggio digitale da utilizzare in tour o per cui investire in noleggio, la maggior parte delle persone inizia, comprensibilmente, a cercare i migliori mixer. Ne studiano l’ergonomia, la qualità e le caratteristiche e spesso si immergono nella ricerca di plug-in per trovare l’ultimo equalizzatore dinamico o il riverbero più puro. Molto raramente la ricerca inizia dagli stagebox, ed è comprensibile: sono scatole nere, spesso indistinguibili tra loro, inserite in un rack pieno di altre scatole nere. Ma è davvero questo l’approccio giusto? Per usare un’analogia calcistica, quando un calciatore professionista si prepara alla partita del fine settimana, presta molta più attenzione alla qualità delle scarpe che alla maglia della squadra. Delle ottime scarpe aiutano a segnare più gol. Allo stesso modo, un ottimo rack I/O audio aiuta a produrre mix migliori.
I nuovi rack RIO-D3
A gennaio 2025, Yamaha Corporation ha annunciato la terza generazione dei suoi rack della serie R. Compatibili con i sistemi di mixaggio digitale RIVAGE PM e DM7, oltre che con le diffusissime console Yamaha della serie CL e QL, i nuovi Rio3224-D3 e Rio1608-D3, basati su Dante, confermano l’eredità di successo dei rack I/O che sono stati un punto fermo negli eventi dal vivo per oltre un decennio.
L’evoluzione della serie Rio
La prima generazione dei Rio ha debuttato nel 2012 con il lancio delle console di mixaggio digitale Yamaha della serie CL. Da allora, la serie R si è ampliata per includere soluzioni per un’ampia gamma di applicazioni audio professionali. Tra queste, RMio64-D con funzionalità di conversione MADI/Dante, RSio64-D che collega la vasta gamma di schede mini-YGDAI di Yamaha a dispositivi Dante e RUio16-D, un I/O compatto e versatile che permette il collegamento tra segnali USB e analogici a Dante.
Rio-D3: prestazioni avanzate per la nuova generazione di stagebox
I nuovi Rio3224-D3 e Rio1608-D3 di terza generazione offrono un significativo passo avanti in termini di qualità sonora, grazie a convertitori AD a 32 bit e a preamplificatori microfonici di nuova progettazione che garantiscono una maggiore trasparenza, oltre a miglioramenti nella funzionalità e nel risparmio energetico. Progettati secondo il principio cardine di Yamaha: una sezione di ingresso capace di catturare il suono del palco con la massima precisione, lasciando al fonico la libertà di modellarlo creativamente alla console, i nuovi modelli assicurano un livello di rumore ridotto e una gamma dinamica più ampia. Questa è la base ideale per offrire quello che Yamaha definisce True Sound, il suono trasparente che gli artisti e i fonici desiderano per il loro pubblico.
Caratteristiche aggiornate per una gestione più efficiente
Una novità introdotta su ciascun modello Rio è la presenza di un’uscita cuffie, utile per monitorare segnali in ingresso e in uscita, oltre all’audio assegnato agli ultimi due canali di ricezione Dante. Una funzione particolarmente vantaggiosa quando si costruiscono reti complesse o si individuano guasti dal palco. Una terza porta di rete aggiuntiva sul pannello posteriore consente di gestire il controllo e il monitoraggio separatamente da Dante, un vantaggio particolare per le installazioni fisse. Inoltre, ogni porta di uscita è ora dotata di funzioni di regolazione del ritardo, della fase e del livello, eliminando così la necessità di un’ulteriore elaborazione esterna. Come per la generazione precedente, è disponibile la compensazione del guadagno a 32 bit per quando due console condividono lo stesso ingresso Rio, uno schermo sul pannello frontale per massimizzare la flessibilità di controllo e un doppio alimentatore per la ridondanza che offre agli utenti una maggiore tranquillità d’uso. Inoltre, il consumo energetico di Rio3224-D3 e Rio1608-D3 è inferiore del 16% rispetto alle unità precedenti, offrendo una soluzione più efficiente ed ecologica.
Maggiore flessibilità per il mondo rental
La grande diffusione degli stagebox Rio nel mercato del rental e delle installazioni è dovuta anche all’ampia compatibilità con le superfici di controllo Yamaha sviluppate nel tempo, tra cui le serie CL/QL e RIVAGE PM e DM7. Invece di sviluppare un’interfaccia I/O dedicata per ciascun mixer, Yamaha ha mantenuto i rack Rio3224 e Rio1608 compatibili con l’intera gamma di 18 superfici di controllo, comunemente presenti nei magazzini dei service. Che si tratti di un piccolo evento aziendale o del palco di un festival, è possibile abbinare qualsiasi mixer, grande o compatto, a uno dei rack I/O disponibili, senza preoccupazioni in termini di compatibilità.
In conclusione
Anziché rivoluzionare il progetto dei Rio, Yamaha ha seguito la logica del “se non è rotto, non cercare di aggiustarlo”, introducendo miglioramenti concreti a una serie già molto apprezzata e destinata a mantenere un ruolo centrale nell’uso quotidiano ancora per molto tempo. Gli stagebox non saranno affascinanti come un mixer, ma non andrebbero mai sottovalutati nella scelta del proprio sistema di mix. La conversione AD e DA è infatti il passaggio fondamentale del sistema che ne determina la qualità del suono. Il mixer, da solo, ne definisce soltanto il carattere.
Contatti: Yamaha Music Europe GmbH - Italy