Meyer Sound Ultra X-40 e Ultra X-42

Diffusori point-source compatti.

Meyer Sound Ultra X-40 e Ultra X-42

di Michele Viola

Il rinomato costruttore californiano Meyer Sound ha recentemente introdotto due nuovi diffusori point-source: Ultra X-40 e Ultra X-42

I due nuovi modelli rappresentano l’evoluzione del fortunato modello UPA, un riferimento nella diffusione audio point-source da ormai oltre 35 anni. L’originale modello UPA-1, point-source passivo uscito nel 1980, fu il primo diffusore ad implementare innovazioni tecnologiche che hanno lasciato un segno evidente nella storia del sound reinforcement, quali la forma trapezoidale del box (brevetto U.S. numero D271967, di proprietà di John Meyer et al.), che permetteva la composizione di array compatti ottimizzando la sovrapposizione dei campi sonori generati dai singoli diffusori, o il crossover attivo dedicato – con circuiti dedicati all’allineamento di fase e alla protezione del diffusore – da inserire a monte dei finali di potenza. In seguito sono usciti i modelli UPA auto-amplificati – UPA-1P per la copertura più ampia e UPA-2P per la copertura controllata – contenenti tutta l’elettronica all’interno, crossover e ampli, tutto attentamente ottimizzato insieme a componenti e volumi e tutto il resto. Ma Meyer Sound, fino ad oggi, non ha mai smesso di portare innovazioni nei suoi sistemi di diffusione sonora, mentre ci sono ancora in giro i primi modelli UPA passivi, con la loro elettronica dedicata, in grado di esibire un comportamento sonoro di tutto rispetto anche di fianco (e anche nella stessa installazione) a sistemi ben più recenti.

Le soluzioni tecnologiche più recenti, insieme alle migliori tecnologie ormai consolidate, sono racchiuse senz’altro nella moderna famiglia ammiraglia LEO della casa americana, comprendente i grandi e piccoli line-array, i sub, le elettroniche e le risorse dedicate alla progettazione e al controllo.

Le connessioni RMS opzionali (XLR a 5 poli e connettori dedicati). Gli XLR a 5 poli si possono montare, a richiesta, in sostituzione dei comuni XLR a 3 poli, in grado di trasportare solo il segnale audio.

La ricerca che ha portato allo sviluppo dei prodotti più recenti è naturalmente contenuta nella tecnologia costitutiva dei due nuovi modelli Meyer Ultra X-40 e Ultra X-42. Si tratta, in sostanza, di due diffusori auto-amplificati a due vie, piuttosto compatti, che mostrano una particolare configurazione aperta e simmetrica con l’ampia tromba centrale, ruotabile, che in qualche modo carica tutti e tre gli altoparlanti interni. Ultra X-40 presenta una dispersione acustica più ampia, mentre Ultra X-42 ha un’apertura più stretta, proprio come le UPA amplificate. Negli anni, Meyer ha fatto dei significativi passi avanti nello studio di soluzioni che permettessero la migliore qualità sonora possibile, e questo è visibile nelle nuove forme e configurazioni dei diffusori. La novità più evidente è infatti l’innovativa configurazione simmetrica a driver concentrici che accoppia due coni da 8” con la guida d’onda ruotabile posta su un generoso driver a compressione con diaframma da 3” dedicato alle alte frequenze. Questo permette complessivamente una risposta in frequenza particolarmente coerente su tutta la banda audio e un buon controllo della direttività già al di sopra dei 400 Hz.

I due coni da 8” con magnete al neodimio sono montati sulle pareti di un’ampia guida d’onda interna e sono parzialmente coperti dalla tromba centrale per le alte frequenze, cosicché le frequenze medio-basse vengono incanalate in due percorsi simmetrici formati dalla ampia guida interna e dal retro della guida per le alte frequenze. La simmetria dei percorsi rende l’emissione complessiva praticamente concentrica. In basso, si nota un’ampia apertura rettangolare che ottimizza il caricamento posteriore degli altoparlanti per le frequenze basse.

Ultra X-40 presenta una dispersione nominale di 110° x 50°, mentre il modello Ultra X-42 esibisce una dispersione nominale di 70° x 50°.

I due coni da 8” hanno complessivamente una superficie radiante simile a quella del singolo 12” montato nelle UPA, ma essendo più piccoli permettono evidentemente una configurazione più efficiente che risulta, infine, in un diffusore più compatto e decisamente più leggero (oltre 11 kg di differenza) rispetto al suo predecessore. Questo insieme ad una risposta in frequenza leggermente più ampia, ad una risposta in fase significativamente più coerente su tutta la banda audio, un assorbimento elettrico significativamente inferiore, una dinamica più ampia e una massima pressione sonora in uscita praticamente identica.

Il retro del diffusore, con il dissipatore e le connessioni nello scarno pannello utente. Si possono notare le maniglie per il trasporto.

Il costruttore rende disponibile un’ampia serie di accessori per la sospensione e il montaggio. Il diffusore presenta 11 fori filettati M8 oltre ad un foro da 35 mm con un inserto removibile filettato M20 sul pannello inferiore e tra gli accessori ci sono piastre per semplificare il montaggio in cluster, con diverse aperture reciproche (anche in funzione della scelta di rotazione della tromba), diversi supporti per il montaggio su palo, una staffa ad U per il montaggio a soffitto con diverse opzioni di inclinazione, una guida per l’ancoraggio in sospensione (anche in cluster), una staffa ad U per il montaggio a parete (con orientamento verticale o orizzontale) utilizzabile anche per il montaggio su asta. C’è anche una staffa inclinabile, da fissare sulla parte superiore del diffusore, in grado di supportare un’ampia gamma di inclinazioni orizzontali e verticali.

La tromba si ruota senza necessariamente estrarla dal cabinet, rimuovendo quattro viti sotto la griglia.

Il cabinet è in multistrato di betulla con la tipica robusta finitura semi-ruvida e non presenta maniglie né lateralmente, né superiormente. Ci sono due maniglie posteriori in una posizione piuttosto strategica, sia per il bilanciamento dei pesi sia per fornire una certa protezione ai connettori posteriori.

Il retro del diffusore è occupato in buona parte dal dissipatore e presenta, come di consueto per il marchio, PowerCON in e out per l’alimentazione elettrica e XLR in e out per il segnale. Ci sono anche tre LED, ad indicare rispettivamente lo stato acceso/spento, la presenza di segnale e l’intervento del limiter interno.

I diffusori Ultra X-40 sono predisposti per il controllo via RMS, il software Meyer dedicato al controllo remoto, e per questo sono disponibili come opzione l’ingresso XLR a 5 pin, in grado di trasportare il segnale audio insieme ai segnali di controllo per RMS, così come si può inserire nel pannello, sempre come opzione, una coppia di connettori bipolari dedicati. 

info: Mac Sound