Link LKO

Un innovativo connettore ibrido per il trasporto contemporaneo di dati su fibra e alimentazione elettrica su rame

di Michele Viola

LKO pannello femmina
LKO pannello maschio

L’azienda romana Link produce e assembla sistemi di connessione – sostanzialmente cavi e connettori – da oltre trent’anni; sistemi dedicati, in particolare, all’industria dell’intrattenimento. È un’azienda decisamente rinomata per la qualità, la versatilità e l’affidabilità dei suoi prodotti, non solo nel nostro paese; da anni, ad esempio, Link ha una sede negli Stati Uniti, a Middleton nel Wisconsin, dalla quale segue le vendite oltre-oceano.
Link, fondata nel 1987, è attualmente proprietaria dei marchi LK Connectors e Eurocable. LK Connectors è il marchio con cui l’azienda produce i suoi connettori, di grado militare, mentre il marchio Eurocable è specializzato nel progetto e nella produzione di cavi di collegamento.

Attualmente, stanno assumendo sempre maggior rilievo i sistemi che permettono di trasportare contemporaneamente energia elettrica e dati in formato digitale. Un unico cavo al posto di tanti, infatti, può ovviamente risolvere molti problemi in sede di installazione di sistemi mediamente complessi, per non parlare della comodità e rapidità di installazione e trasporto in caso di installazioni temporanee.
Link propone diverse soluzioni, anche decisamente innovative, dedicate al trasporto contemporaneo di dati digitali ed energia elettrica. Il trasporto dell’energia elettrica è realizzato senz’altro su rame, o comunque su conduttore metallico, mentre il trasporto dati può essere realizzato su rame o su fibra ottica.
La fibra ottica è un sistema relativamente recente, che permette il trasporto di grandi quantità di dati in maniera praticamente immune da interferenze elettriche, cosa non da poco nel contesto del trasporto insieme all’energia elettrica (magari con la possibilità di trasporto di correnti dimmerate). Per contro, la fibra ottica è tendenzialmente piuttosto delicata e non è facile realizzare connessioni affidabili e non troppo dispendiose in termini di attenuazione del segnale.

Il connettore Link LKO è costruito per collegare cinque conduttori in rame da 10 mm2, oppure tre conduttori da 6 mm2 nella versione monofase, insieme a quattro connessioni in fibra.
I cinque conduttori in rame sono pensati per trasportare una linea trifase (tre fasi + neutro + terra) da 32 A per 100 m. La connessione in fibra utilizza un cavo ‘tattico’ integro 4-core single-mode OS2, con i core conduttori costruiti in un materiale che Link chiama unbreakable, in maniera piuttosto esplicativa. In effetti la sollecitazione strutturale che la fibra si potrebbe trovare a sopportare a causa dei cavi che la circondano è tutt’altro che trascurabile. Anche semplicemente stendendo il cavo, ovvero tirandolo, la cordatura dei conduttori in rame può provocare tensioni anche laterali sulla parte centrale. La fibra unbreakable è di per sé in grado di sopportare sollecitazioni notevoli: anche pinzando un singolo core fino a ripiegarlo su se stesso, la fibra è poi in grado di riprendersi in maniera del tutto elastica, ripristinando perfettamente il passaggio dei dati; il cavo tattico con i quattro core è poi ben rinforzato strutturalmente, tramite una robusta guaina in PVC ed un riempimento in Kevlar, formando nel complesso una struttura particolarmente robusta.
Il connettore è stato inizialmente pensato per il broadcast, per inviare segnali video su gittate relativamente lunghe. Spesso nelle pose mobili, come una pista da sci o un campo da calcio, sono richieste lunghe gittate, alimentazione per postazione e una banda passante significativa per veicolare i segnali. Questo può risultare, in tali casi, il cavo ideale. Oggettivamente, è pensato piuttosto bene, per questo tipo di applicazione. In realtà, poi il mercato ha risposto in modo diverso, così questo sistema è tipicamente utilizzato come soluzione (di ottima qualità) per il collegamento sala-palco nelle installazioni musicali temporanee, integrato in un sistema di switch discreti.
In teoria sarebbe possibile inguainare separatamente i cinque cavi in rame e intestare il connettore per la fibra direttamente sulla fibra tattica all’interno, con uno sfrangio per parte. Un connettore unico, resistente e di veloce connessione, è però senz’altro più congeniale per il settore. Così è stato studiato un connettore con i contatti elettrici ed un connettore expanded-beam fisicamente integrato al suo interno.
Questo sistema di connessione viene integrato in sistemi che Link assembla in modo speculare: switch di rete da entrambe le parti, di prestazioni adeguate, dietro un pannello con connettore maschio da una parte e femmina dall’altra, e il cavo. Per quanto riguarda i segnali digitali, da switch a switch, il collegamento è del tutto bi-direzionale, dato che è di fatto una connessione di rete Ethernet, mentre per l’alimentazione elettrica è ovviamente necessario uscire dalla sorgente con la femmina. Gli switch normalmente utilizzati sono Extreme Network o Cisco, già configurati, generalmente con a bordo una licenza AVB. È integrata anche una tecnologia CWDM (Coarse Wavelength Division Multiplexing, che si potrebbe tradurre più o meno come ‘separazione grossolana in base alla lunghezza d’onda’, ndr) che permette di moltiplicare i segnali trasmessi separandoli per colore, cioè per frequenza, all’interno di ciascun cavo.
Link, in questo contesto, lavora quasi sempre su prodotti abbastanza personalizzati, ovvero in genere la fornitura consiste in una variante di un prodotto standard, personalizzato sulle specifiche richieste del cliente e/o dell’installazione.
Generalmente, questo tipo di infrastruttura è costruita con l’alimentazione passante, separata mediante un semplice pannello metallico, ad evitare le interferenze più grossolane, dalla sezione dedicata alla trasmissione dati costituita in sostanza dagli switch. In genere vengono trasportate quattro linee dati, utilizzando quattro switch: una linea primary e una secondary per i protocolli audio IP, un’altra Art-Net o ACN e una quarta di servizio, che in genere è una LAN dedicata alla connettività dati, ad esempio con funzioni di controllo (motori, ecc) o FTP per i media server, oppure un intercom IP. In fibra, la banda disponibile è generalmente più che sufficiente per trasportare tutti i segnali necessari impostando due VLAN su ciascuno di due switch, lasciando così disponibili due dark fiber – due fibre spente – per fornire la connettività necessaria a tutto ciò che necessita di un collegamento in fibra ma che non è IP. Una volta effettuata (dalla stessa Link, in genere) la prima configurazione, per la conformazione di eventuali VLAN, le connessioni avvengono in maniera del tutto trasparente.
Una situazione tipica, ampiamente testata, può comprendere, ad esempio, un mixer audio con primary e secondary Dante, una console luci che genera il suo stream ACN verso un gateway ACN dall’altra parte, poi una trasmissione video attraverso due extender su fibra; tutto attraverso lo stesso cavo, contemporaneamente, senza nessun tipo di interferenza di segnali o cadute di banda. E smontare quel cavo significa disconnettere un singolo connettore e riavvolgerlo su bobina. Un cavo lungo cento metri pesa circa 80 kg, diciamo circa 90 kg compresa l’infrastruttura avvolgicavo.
Il connettore LKO è size 40, un po’ più grande del Socapex.

lko2

 

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