Clay Paky all'Eurovision Song Contest 2013

Il lighting designer Fredrik Jönsson ha richiesto espressamente oltre 700 proiettori Clay Paky per realizzare sbalorditivi effetti di luce...

clay pakyIl lighting designer Fredrik Jönsson ha richiesto espressamente oltre 700 proiettori Clay Paky per realizzare gli sbalorditivi effetti di luce che si sono dimostrati il pezzo forte dell’Eurovision Song Contest 2013, la più grande produzione televisiva non sportiva del mondo.

La città di Malmö, nel sud della Svezia, ha ospitato la cinquantasettesima edizione dell’Eurovision Song Contest nella modernissima Malmö Arena. I tre show live, ossia due semifinali ed una finale, sono stati seguiti in televisione ed online da un pubblico stimato di oltre 120 milioni di persone, mentre il pubblico presente alla trasmissione finale era di oltre 11.000 persone.

L’evento è stato trasmesso dall’emittente locale Sveriges Television (SVT) e realizzato da un team di produzione al lavoro sotto la direzione del Produttore Esecutivo Martin Österdahl e del Produttore Show Christer Björkman. Il Direttore tecnico era Ola Melzig, con lighting design di Fredrik Jönsson e Emma Landare. Stage design a cura di Viktor Brattström e Frida Arvidsson.

La principale azienda di noleggio della Scandinavia, Starlight, in stretta collaborazione con PRG, ha fornito tutta l’attrezzatura luci, trussing e audio e la troupe per lo show, formata da oltre 250 membri.

Per l’evento di quest’anno il lighting designer, Fredrik Jönsson, ha voluto un rig potente che circondasse i 220 metri della superficie quadrata del palco, con cui ha potuto creare una varietà sufficiente di atmosfere visive e strutture che facessero da sfondo ai suoni delle esibizioni musicali. Il tema di quest’anno, “We Are One”, prevedeva che uno degli elementi chiave fosse l’abilità di coinvolgere il pubblico in qualsiasi cosa avvenisse sul palco, come parte dell’esperienza televisiva.

Per questo Fredrik ha optato per un approccio al design all’avanguardia nell’uso della tecnologia delle luci, abbandonando le pareti LED e gli elementi a pavimento scelti negli anni passati. Al loro posto è stata creata una imponente parete di proiezione, mentre il rig delle luci, posizionato su truss fissi e mobili, ha attirato la maggior parte dell’attenzione.

I proiettori Clay Paky hanno costituito la gran parte dell’illuminazione del palco. Al momento è la produzione ad aver utilizzato il maggior numero di Sharpy, ben 200, con cui ha formato la struttura del rig. È stato un grande debutto anche per 75 nuovi Sharpy Wash, uno dei più innovativi prodotti con lampada da 330 watt ma con una resa luminosa, ottica e grafica tipica di un proiettore da 1000 watt. Sono stati utilizzati anche 50 dei nuovi Glow Up Strip 100, 50 Alpha Beam 1500, 50 Alpha Profile 1500, 129 Alpha Spot HPE 1500, 40 Alpha Spot QWO 800 (di cui 16 nella stanza Verde), 58 A.leda K10 e 49 A.leda K5.

clay paky

Friedrik si è così espresso a proposito dell’assortimento: “La fornitura Clay Paky è davvero completa perché contiene tutto ciò di cui si potrebbe aver bisogno. Sono stato particolarmente impressionato dagli Sharpy Wash e dagli Alpha Beam 1500, che non conoscevo. Lo Sharpy Wash è un pezzo veramente pregiato e il suo zoom è semplicemente incredibile. Abbiamo dovuto fare molta attenzione perché, quando allontanavamo lo zoom, per la sua ampia copertura perdevamo contrasto sul palco. La forza e i colori che quel piccolo oggetto sa creare sono strabilianti”.

Aggiunge Jönsson: “Per quanto riguarda gli Alpha Beam 1500 si tratta quasi del contrario: un fascio abbastanza grande e massiccio con una emissione notevole. La possibilità di produrre gobo affilatissimi dentro quel fascio è a dir poco eccezionale. Li adoravo e li ho usati per imponenti effetti a mezz’aria. E, ovviamente, ho adorato anche tutti i 200 Sharpy, che sono state le vere colonne portanti dello show, affidabili e sempre pronti all’uso. Non ce l’avrei fatta senza di loro.”

Ola Melzig è d’accordo ed afferma: “Clay Paky offre prodotti fantastici, leggeri, super affidabili e con ottiche spettacolari”.

L’illuminazione è stata gestita da 12 console grandMA 2 Light (sei principali più sei di supporto) con 24.500 canali di controllo. Gli operatori luci erano Calle Brattberg, Timo Kauristo, Pontus Lagerbielke e Danne Persson.

Riassumendo la sua esperienza con gli apparecchi Clay Paky, Fredrik ha detto “Complessivamente posso dire che avere un rig dove tutte le luci mobili sono di Clay Paky permette di risparmiare un sacco di tempo, perché l’uniformità di colore e i gobo coordinati lo rendono semplice e veloce da programmare.”

Alla fine, con la performance Teardrops di Emmelie de Forest, il trofeo è stato conquistato dalla Danimarca, che quindi ospiterà la competizione nel 2014. Senza dubbio Clay Paky sarà invitata a ripetere la bella performance di quest’anno.

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