Harley Rock Crew

“Sono Sergio Santangelo detto ‘Sergione’, ho dato all’Italia tre figli.” Cosi si è presentato Sergione...

harleydi Alfio Morelli

Harley Rock Crew è un’azienda cooperativa con sede a Roma, nata nel 1988 dall’intuizione di Sergio Santangelo, per tutti “Sergione”. Le attività in cui Harley Rock Crew è specializzata vanno dal facchinaggio al montaggio e smontaggio di strutture (palchi, fiere, etc.) fino alla gestione di personale specializzato (tecnici, elettricisti etc.).
Bastano poche parole con Sergione per capire che si tratta di un personaggio sanguigno, di quelli vecchio stampo, con pochi grilli per la testa e tanta voglia di lavorare. Inizia il racconto della sua storia ripercorrendo l’ingresso in questo mondo, nei primi anni Ottanta, in occasione del concerto di Peter Tosh a Castel Sant’Angelo, lavorando per Angelo Bai: “A quei tempi ci si adattava a fare qualsiasi lavoro pur di lavorare per il rock ‘n roll – ci dice – : scaricare camion, montare palchi, montare fari o casse, fino ad attaccare i manifesti e distribuire i volantini. Poi a metà anni Ottanta ci siamo dati una parvenza di organizzazione ed abbiamo cominciato a specializzarci nei vari settori secondo le nostre inclinazioni: carico, scarico, montaggio palchi, luci o audio. Fra i vari lavori, negli anni, ho avuto la fortuna e l’onore di aver collaborato con Massimo Ferranti durante le date dei Pink Floyd in Italia, imparando molto dalla scuola inglese; ma anche Bruno Emiliozzi e Jimmy Pallas sono stati altri due miei maestri. Fino alla decisione di costituire la Harley Rock Crew”.

Da dove prende ispirazione questo nome?
Harley, perché è stato il nostro primo sponsor.
Rock, perché lavoriamo in questo settore.
Crew, perché siamo una squadra.
Molti che hanno iniziato insieme a me, oggi hanno una propria azienda che si occupa delle stesse cose e spesso capita ancora di poter lavorare insieme: di questo sono molto orgoglioso, perché se hai seminato del buono rimane sempre qualcosa.

Nel corso degli anni come si è trasformato il vostro lavoro?
Oggi l’attività della cooperativa, per esigenze burocratiche, è suddivisa fra due cooperative, una Coop S.p.A., con 19 soci, ed una Coop S.r.l. con 37 soci. Parliamo di persone che hanno un impiego a tempo pieno, ed il mio compito è di spaccarmi in quattro per poterli fare continuamente lavorare. A tutte queste persone si aggiungono poi a chiamata tanti altri ragazzi, secondo necessità.

Quindi ciò significa un bel giro di fatturato?
In questi ultimi anni, con le nostre cooperative, superiamo il milione di euro di fatturato, ciò significa che di materiale ne spostiamo parecchio. Il problema primario però resta quello dei crediti: nell’arco degli anni abbiamo accumulato oltre 600 mila euro di crediti, dei quali una buona parte, purtroppo, non sono più esigibili. Nonostante tutto ciò i ragazzi che hanno avuto a che fare con la nostra cooperativa sono stati sempre tutti pagati fin all’ultimo euro.

Quindi nonostante l’ambientino non sempre profumato tu sei rimasto una persona sana!
Assolutamente sì, o per lo meno cerco di esserlo tutti i giorni, e spero che anche gli altri abbiano la stessa opinione di me. Per me il denaro non è tutto, lo ritengo di primaria importanza perché è un mezzo per rispettare gli impegni presi con i miei collaboratori. Negli anni penso di essermi creato una certa rispettabilità ed una certa professionalità, basti pensare che ultimamente abbiamo investito più di centomila euro nell’acquisto di vestiario e materiale per la sicurezza dei lavoratori. Ogni volta che qualcuno di noi inizia un lavoro esigo che abbia sempre con lui un kit di sicurezza ed il vestiario adeguato. Tutti coloro che hanno a che fare con la Harley Rock Crew sanno che in questa cooperativa si seguono molto spesso corsi di perfezionamento e antinfortunistica, per poter essere sempre in regola con le leggi e preparati per prevenire ogni pericolo. Se durante un sopralluogo sul cantiere trovo qualcuno dei miei non in ordine, mi arrabbio molto e gli faccio delle multe. Posso sembrare un po’ un dittatore, ma esigo la massima professionalità e che le regole siano rispettate.

Durante la tua storia ti sei sempre occupato di facchinaggio?
All’inizio mi occupavo anche di servizi di sicurezza, ma mi sono trovato diverse volte, negli anni Ottanta, nella situazione in cui i ragazzi del pubblico non avevano il minimo rispetto nemmeno delle forze dell’ordine, che addirittura a volta venivano caricate dalla folla! Nella mia testa è scattata una scintilla ed ho pensato: “Se né i tuoi genitori o i tuoi maestri a scuola ti hanno insegnato a rispettare il prossimo, lo posso fare io?”. Così da quel momento ho deciso di lavorare solo per allestire il concerto, senza avere niente a che fare con il pubblico.

Attualmente la Harley Rock Crew di cosa si occupa?
Noi offriamo personale qualificato per lavori di facchinaggio, montaggio palchi e strutture, stand, transenne, audio, luci, video e scenografie. Insomma dove c’è da faticare. Pensa che quest’inverno, durante la famosa nevicata a Roma, ci hanno chiamato anche per andare a spalare la neve. Anzi: dopo quell’esperienza ci siamo dotati di apposite attrezzature e scorte di sale per la neve.

Cos’è che non condividi nelle regole di questo mondo?
La causa principale di tutti i malesseri ed i malfunzionamenti nel nostro settore sono le persone, che purtroppo sono attratte esclusivamente dal denaro, per il quale sono pronte a calpestare spesso i principi basilari del rispetto. Per quanto riguarda le regole, ritengo che ce ne siano abbastanza, magari non di semplice applicazione, perché derivano da un altro settore. Se qualcuno si prendesse la briga di tradurle e renderle più adatte al nostro ambito, si potrebbe fare un grande passo avanti. Sono però convinto che, nonostante quello che si possa pensare, il nostro settore sia uno di quelli più professionali e rispettosi delle regole.

Hai un sogno nel cassetto?
Certo: mi piacerebbe tanto che le persone tornassero ad avere una dignità; e che la parola data fosse più importante di mille firme.

contatti: HARLEY ROCK CREW