J-Ax - Il bello d'esser brutti Tour 2015

La data di J-AX all'Estragon di Bologna lo scorso 2 aprile: il nostro reportage sull'evento.

J-AxVisto il successo dell’intervista a J-Ax, effettuata nel 2009 durante una data estiva del tour Deca Dance, andata in onda su AllAreasTV, ottenendo un incredibile gradimento e moltissime visualizzazioni, abbiamo voluto ripetere l’esperienza. Anche in questa occasione, J-Ax ci ha gentilmente dato appuntamento all’Extragon di Bologna, dove ci ha ricevuti nel suo camerino.

Iniziamo subito l’intervista con una figuraccia:

Abbiamo dato una rapida occhiata al palco e ci sembra una produzione più piccola di quella del tour del 2009: come mai?
Assolutamente no – ci risponde un po’ risentito – è un tour con tutte le date sold-out, quindi non abbiamo lesinato certamente nella produzione. Questa è la più bella e ricca produzione che io abbia mai portato in giro nella storia dei miei tour! A parte l’impianto PA, che richiediamo sul posto, tutto il resto, luci e video, è al seguito e viene montato in tutte le date. Probabilmente hai avuto una svista perché in questo locale il palco è abbastanza piccolo e quindi tutto il materiale è stato montato in modo abbastanza compresso, ma ti assicuro che questa sera durante lo show vedrai la differenza.

(In effetti, una volta tornato in redazione, sono andato a rivedere le riprese e le foto della data di Cattolica del 2009 e ho dovuto ricredermi: quella di allora era una produzione più snella, sebbene il grande palco in piazza la facesse apparire più grande!)

Ripresomi dalla figuraccia, gli chiedo di spiegarmi il set-up del nuovo palco.

“Il set up di base – ci risponde – è la mia dotazione tecnica che uso anche a casa quando lavoro per la composizione dei miei pezzi. Si tratta di un computer Apple con un sistema Ableton con il quale controllo praticamente tutto. Ho caricato le tracce delle sequenze, ma anche tutte le immagini che vengono mandate sugli schermi LED, come pure tutte le sequenze delle luci! Tutto ciò, gestito da uno dei due DJ, viene legato tramite time code, in modo che alla partenza del brano tutto si sincronizza perfettamente. Sempre tramite questo software, abbiamo anche la possibilità di gestire gli ascolti sul palco, facendo a meno della regia di palco.

Quindi non avete monitoraggio tradizionale: come mai questa scelta?
Guarda: ogni volta che si cambiava palco avevamo un’acustica diversa e tutte le volte si perdeva un sacco di tempo per rifare i livelli e le timbriche, mentre con questo sistema abbiamo eliminato completamente i monitor sul palco, ottenendo anche più spazio per muoverci, e, avendo un mix già pre-impostato, bastano solo pochi ritocchi per ottenere sempre lo stesso risultato.

Quante persone ci sono sul palco?
Oltre me ci sono altre sette persone: Space One, la mia spalla, Fabio B e DJ Zak, i due DJ, Marco Arata alla chitarra, Steve Luchi alla batteria e Debylou e Giusy Scarpato come coriste. Per le date estive stiamo lavorando per inserire anche un bassista.

Quindi ci sarà anche un tour estivo?
Assolutamente sì: F&P sta già lavorando alle date, che per il momento dovrebbero essere una quindicina. Non penso di ripetere il grande successo del tour invernale con il quale ho fatto soul-out in tutti i concerti, ma siamo veramente carichi e speriamo in un buon risultato.

Finita l’intervista con l’artista, andiamo in regia per fare due chiacchiere con i relativi responsabili di settore.

Alessandro Arturi – Fonico FoH.

Ti avevamo già incontrato con J-Ax nel 2009 a Cattolica: da quanto tempo lavori con lui?
Collaboro con J-Ax dal 2008, e trovo molto stimolante lavorare con un artista del genere, perché è uno sperimentatore, ogni giorno arriva con delle novità che cerchiamo di implementare nello spettacolo. Il set-up di base è praticamente rimasto sempre lo stesso: sul palco c’è il cuore dell’impianto, un Mac con un software Ableton, in cui transitano tutti i segnali audio e non, gestito dal DJ Fabio B.

Gestisce anche tutti i segnali del monitoraggio? Con le regolazioni come fa?
Il sistema è stato impostato per avere un set-up standard che di base vada bene a tutti, poi, durante il sound check, facciamo i piccoli adattamenti per la nuova location, così durante lo spettacolo è quasi sempre tutto ok; poi eventualmente, se c’è qualcosa da regolare durante lo spettacolo, si fa in diretta.

Il palco è abbastanza pulito, il monitoraggio avviene tutto in cuffia?
Sì, il monitoraggio avviene tutto tramite IEM o cuffie, tranne due side a bordo palco. Si è optato per i side perché ogni tanto J-Ax si toglie le cuffiette per interagire con il pubblico, così in quel frangente ha comunque il ritorno dei monitor.

Inoltre da quest’anno è un endorsement di Sennheiser…
Esatto, per questo stiamo usando tutto il materiale che ci ha fornito Exhibo: usiamo praticamente tutti i prodotti della serie 2000, la serie top del segmento live. Mentre J-Ax e Space One usano due microfoni SKM, le coriste usano due microfoni a filo, mentre il chitarrista è completamente via radio: sistema di monitoraggio, microfono ad archetto e sistema per la chitarra sono tutti via radio, in modo da potersi spostare liberamente sul palco. Raccogliamo il segnale tramite uno stage box Midas DL251 e lo inviamo alla regia FoH tramite un cavo Cat5.

In questo tour invernale viaggiate con la mezza produzione?
Chiamarla “mezza” non è proprio esatto, in sostanza viaggiamo con la produzione tranne il PA che richiediamo sul posto. Questa soluzione è nata perché la maggioranza delle date le abbiamo fatte all’Alcatraz di Milano, location gestita dal service che ci fornisce il materiale per il tour. In questa location esiste già un PA residente di ottimo livello, mentre nelle restanti date abbiamo fatto una richiesta specifica. Per la parte estiva del tour viaggeremo invece con tutta la produzione completa, PA compreso.

Le luci

Andrea Arlotti, lighting designer, ci illustra l’allestimento di questo tour.

“Il disegno base doveva raffigurare il tendone di un circo – ci dice – immagine che deriva dalla copertina dell’ultimo disco di J-Ax. Qui a Bologna non abbiamo potuto montare interamente le strutture, perché il palco è troppo piccolo, così questa configurazione non si nota molto. Il disegno luci è a corredo delle immagini video che dominano la scena. Le luci, tutte al seguito, sono tutte a LED: MAC Aura, Halupix, barre LED, alle quali aggiungiamo il materiale che troviamo sul posto. Anche per le luci la totalità del programma è già pre-prodotta e memorizzata nella postazione di Fabio B che gestisce il software intorno al quale gira tutto lo spettacolo. Io dalla regia, tramite il mio Avolites Titan Mobile, gestisco solo gli special con gli accecatori e l’illuminazione del bianco sul pubblico nelle pause o nei dialoghi.

Il video

Jonathan Bonvini, tecnico video, ci parla del settore di sua competenza.

“Il visual di questo spettacolo è basato in gran parte sui contributi video – ci spiega – curati da Guido, fratello di J-Ax. Lo sviluppo della scaletta è stato un lavoro a quattro mani, fra Guido, J-Ax, me ed Andrea Arlotti. Anche gli schermi LED, di passo 6 mm, con una bella definizione, fanno parte della produzione. Il mio compito è quello di montare gli schermi, farli funzionare e mapparli correttamente; poi, durante il concerto, Fabio B dalla sua postazione mi manda il segnale video che, tramite la mia regia, viene mappato per gli schermi che sono due: uno sul fondale, a forma di piramide rovesciata, ed il secondo davanti la seconda regia del DJ, quindi a centro palco.

Quindi durante lo spettacolo fai vacanza?
È una mezza verità! Durante lo spettacolo sono sempre sul palco, pronto a qualsiasi evenienza e devo controllare che tutto fili senza intoppi. Abbiamo anche un backup con un logo di J-Ax: se qualcosa dovesse non funzionare, siamo pronti a spararlo sugli schermi in modo da finire lo spettacolo con gli schermi accesi.

Finito il nostro duro lavoro, ci concediamo anche noi un momento di pausa, avvicinandoci al furgoncino degli hot dog, e dopo oltre mezz’ora di fila riusciamo a mettere i denti su una piadina ai wurstel! Piuttosto che niente... è meglio piuttosto.

Lo show

Rientrati in sala appena in tempo per lo spettacolo, ci gustiamo un J-Ax in gran forma. L’Extragon di Bologna è pieno come, ci dicono, tutte le altre date; il pubblico, al contrario di quello che immaginavo e al contrario di quanto visto a Rimini con Fedez, è molto più maturo: tanti ventenni e trentenni ma anche qualche quarantenne o più. Una eterogeneità dovuta alla forza del talent show che ci ha fatto scoprire J-Ax anche come ottimo show man.

Buona la parte tecnica dello spettacolo, belli i video che la fanno da padrone e riempiono il palco, mentre le luci recitano da comprimarie. Audio decisamente buono ma non eccellente: questo è il prezzo da pagare quando non si porta tutto al seguito. Pensiamo infatti che questa estate, con la produzione completa ed il PA al seguito, Alessandro riuscirà a lavorare meglio e portare all’eccellenza anche questo aspetto di uno spettacolo che rimane comunque di ottimo livello e davvero gradevole per l’energia sprigionata sul palco.

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