Loredana Bertè – LiBerté Tour 2018-2019

Il 12 aprile abbiamo presenziato alla data di Rimini del LiBerté Tour, che da mesi riempie teatri e palazzetti di tutta Italia.

Loredana Bertè – LiBerté Tour 2018-2019

di Giovanni Seltralia e Alfio Morelli

Il ricchissimo tour 2018 e 2019, inframmezzato dall’esperienza sanremese, si sta rivelando un successo su tutti i fronti. La produzione curata da Joe & Joe di Marco Poggioni ha lavorato a uno show pulito, accattivante, in cui l’artista trova finalmente la sua dimensione ideale.
Il tour giunge in un momento particolare della carriera di Loredana, in cui il feeling con il pubblico è tornato altissimo dopo qualche anno di stanchezza: le prime avvisaglie arrivano nel 2017 con il brano Allergia insieme al duo Ax-Fedez, per poi continuare con il singolo dell’estate 2018 Non ti dico no sui ritmi dancehall dei Boomdabash; una ventata di freschezza che non giunge inattesa, se si pensa che il reggae fu portato in Italia proprio da Loredana nel 1979 con E la luna bussò; il 2018 è poi stato l’anno di LiBerté, primo disco di inediti dopo tredici anni, e naturalmente il 2019 ha visto il quarto posto e la vittoria morale a Sanremo con Cosa ti aspetti da me.
Loredana rimane serena e intensa per tutta la serata, mentre percorre la lunga scaletta ricca di brani storici e nuove hit; lei è forse più statica di un tempo, ma ancora riesce a riempire il palco; fondamentale il supporto dei LEDwall, che raccontano con grafiche e contributi video i momenti più importanti di una vita vissuta sempre al massimo.
La band capitanata dal batterista Ivano “the big drummer” Zanotti fornisce il tappeto ideale, suonato in tutte le sue parti, coprendo tutto il ventaglio dal pop, al rock, al reggae, al jazz.

Come sempre interroghiamo a dovere gli addetti ai lavori: dietro al mixer luci troviamo una vecchia conoscenza, Massimo Tomasino, impegnato anche come lighting designer e ideatore del setup di palco; a gestire l’audio della serata troviamo invece Antonio Taccone; Simone Romboli ha infine gestito il mediaserver e i contributi di TeleMauri.
Il service responsabile è DDM Eventi per audio, luci e strutture.

Stefano Lamberini – Direttore di produzione per Joe & Joe srl

“Joe & Joe produce lo spettacolo, mentre il management è di Francesca Losappio per 23 Music Entertainment. La collaborazione è nata due anni fa, in un clima subito sereno: noi abbiamo capito le esigenze di Loredana e loro hanno trovato una squadra affidabile a cui appoggiarsi.
“Con la giusta attenzione, il rapporto sta andando avanti senza i fantomatici problemi che qualcuno ha imputato all’artista. Il momento è di ascesa, e Loredana è propositiva, serena, e il pubblico è sempre numeroso: la forza di Loredana la vedi soprattutto nelle grandi piazze, dove tutti conoscono le canzoni.
“Lo spettacolo è basato per il 60% sul disegno luci di Massimo Tomasino; poi abbiamo una serie di LEDwall a formare uno schermo frazionato, che raccontano la storia di Loredana con video e grafiche dedicate. Il concerto è molto suonato, ma c’è anche una ricercatezza visiva che esplora il passato e il presente.


“Il tour si è diviso tra teatri, spazi liberi estivi e spazi a pagamento estivi. Andiamo avanti tutta l’estate: il calendario è completo fino a fine settembre. Questa produzione varia tra quella per teatri e palazzetti, e quella estiva in cui integreremo un ground support.
“Il service a cui ci appoggiamo è DDM Eventi, composto da persone molto competenti e disponibili: a partire da Carmine Di Nardo, il titolare; lo stesso per Antonio Taccone, responsabile audio e fonico di sala, che ha lavorato bene con il fonico di Loredana, Domenico Autelitano. La squadra per il tour è composta da quattordici persone, più la produzione, più la band e la fedele corista Aida Cooper.”

Antonio Taccone – Fonico di sala

“Oggi sono qui in veste di fonico di sala e di responsabile tecnico per DDM Eventi srl. Sul palco ci sono, oltre a Loredana e alla corista, due chitarre, basso, tastiere e batteria. Lo show è molto rock, suonato in tutte le sue parti, con pochi fronzoli. Anche per quanto riguarda i microfoni, tutto è davvero standard, a partire da Loredana: Shure SM58 rigorosamente a cavo, che entra direttamente nei pre del banco; molto standard anche il microfonaggio della batteria, dallo Shure Beta 52 sulla cassa agli overhead AKG C414.
“In regia lavoro con un Allen & Heath dLive S7000; per gli effetti uso principalmente un SoundGrid Waves, con compressioni e riverberi, da aggiustare ogni sera in base alla venue o per porre accenti particolari. Poi, per andare all’impianto, esco con un semplice left e right. In regia tengo dei near field monitor, due Meyer Sound Amie.
“L’impianto è quasi esclusivamente Meyer Sound: gli array sono composti da 12 MICA ciascuno, in tutto 24, con sotto i relativi subwoofer 700-HP; come outfill, per coprire le zone più difficili, abbiamo 10 M’elodie; infine, come front, abbiamo diffusori UPA, UPJunior e, piccola particolarità, alcuni RCF HDL 20-A.
“Per quanto riguarda il palco, ci sono dei monitor wedge normalmente spenti, usati solo in caso di problemi con gli in-ear: tutta la band, inclusa Loredana, è dotata di IEM Sennheiser ew300G4. Nonostante questo il palco suona ancora molto, sia per gli ampli di chitarra, sia perché Ivano Zanotti è un batterista che ‘pesta’ e suona con volumi davvero rock’n’roll! Gli ascolti sul palco sono gestiti con una console Allen & Heath dLive C3500.
“Per quanto riguarda le sequenze, le ho ricevute già riarrangiate e amalgamate dal maestro Luca Chiaravalli, che ha prodotto l’ultimo album di Loredana. Si tratta davvero di poco materiale sonoro: poche parti armoniche, percussioni, e naturalmente le sequenze per il singolo dei Boomdabash per la parte finale.
“Io comunque sono un amante dei palazzetti: qui dobbiamo stare attenti alla parte medio-bassa, che può dare qualche fastidio, ma essendo un concerto dal sound classico, da ‘rock italiano’, non abbiamo grandi sorprese.”

Massimo Tomasino – Lighting designer

“Ho curato in prima persona il design luci e il setup del palco, e così sono riuscito anche ad avere la continuità del lavoro come operatore luci. La produzione mi aveva già chiamato l’anno scorso, ma non avevo potuto partecipare; quando quest’anno Loredana ha espresso il desiderio di qualcosa di internazionale, hanno pensato a me e alle mie esperienze con gli artisti stranieri. Allora sono andato direttamente da Loredana con due progetti su Wysiwyg, con già i rendering, i movimenti luci, eccetera. La particolarità è che c’è un tulle davanti molto grande su cui proiettare, così da formare un effetto tridimensionale: per esempio, mentre mandiamo sui LEDwall dietro delle immagini dei manicomi, lei viene illuminata di taglio mentre indossa una camicia di forza, e intanto sul tulle proiettiamo altre immagini come a creare un ‘cubo’ in cui lei è inserita; il momento è intenso, ben riuscito.
“L’unica cosa su cui abbiamo dovuto trovare un’intesa è stata la dimensione dello schermo centrale: Loredana era abituata a schermi enormi su cui mandare i video, ma con un compromesso tra i diversi approcci abbiamo evitato che le persone trovassero un grande televisore invece di uno show dal vivo. Abbiamo parlato molto anche riguardo la luminosità dello schermo, così che lo show integra luci, scenografia e video senza la prevalenza di un solo aspetto.
“Con Maurizio Maggi abbiamo anche lavorato in pochissimo tempo per le ultime correzioni al volo su video e grafiche; tra i contributi ce n’è uno molto bello diretto e interpretato da Asia Argento, sul pezzo Una donna come me.
“Per quanto riguarda il mondo luci, uso come wash gli STARK1000 di ProLights e i Robe LEDwash 300; come beam uso invece dei Robe miniPointe, molto versatili e divertenti da utilizzare; gli spot sono Robe 575 e, in controluce, Robe 600, usati come gli spot in teatro. Come special, i ProLights AIR6PIX: barre LED a 360° che si muovono, si aprono, si chiudono, eccetera. Infine due follow-spot, da gestire bene nei teatri per non dare fastidio all’artista.”

Simone Romboli – Operatore mediaserver per TeleMauri

“Abbiamo dei contributi su LEDwall, su nove schermi se non sbaglio; inoltre c’è la proiezione sul tulle che sale e scende durante lo show. Ogni canzone ha un contributo video differente, che lancio dai nostri server con Resolume Arena. Tutti i contributi sono stati prodotti nella sede di TeleMauri.
“Oggi uso un controller MIDI per gestire i controlli del software Resolume Arena su un computer ad hoc: luminosità, cut, play, eccetera. Mi arriva il time-code dal mixer audio, che il software legge per mandare i contributi video, alcuni in time-code altri manuali. Nei pezzi medley, con vari brani da controllare in manuale, mando io il via; poi se il light designer mi chiede di correggere la luminosità, posso farlo velocemente.”

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