L-Acoustics Serie K in Piazza Duomo

L-Acoustics Serie K entusiasma lʼOrchestra Filarmonica della Scala al concerto allʼaperto in Piazza Duomo a Milano.

L-Acoustics Serie K in Piazza Duomo

Dal 2013, ogni estate il famoso Teatro alla Scala di Milano trasforma Piazza Duomo in una sala da concerto allʼaperto, dove lʼOrchestra Filarmonica della Scala offre gratuitamente una performance classica per residenti e turisti. Un sistema L-Acoustics Serie K è stato quest'anno fornito dal service Agorà, che ha provveduto allʼaudio e allʼilluminazione di questo straordinario evento sin dalla sua nascita.
Sotto la direzione del maestro Riccardo Chailly, il programma 2019 ha incluso la Sinfonia dal Nuovo Mondo n. 9 in mi minore di Dvořák, oltre a opere del compositore, pianista e direttore dʼorchestra italiano Nino Rota, noto soprattutto per le sue colonne sonore per i film di Federico Fellini e di Luchino Visconti. Con 25.000 spettatori che hanno riempito la piazza di 17.000 m2 e la trasmissione serale in diretta su RAI 5 in HD, il fonico di sala Fabio Venturi è stato incaricato di progettare un sistema in grado di fornire una copertura uniforme su tutto lo spazio e di garantire unʼesperienza audio alla pari con la bellezza della musica e dellʼambiente.

“Generalmente, sono informato del progetto per il concerto con circa un anno di anticipo, dato che lʼorchestra ha un programma a lungo termine,” dice Venturi. “Collaboro con Daniele Tramontani, System Engineer per Agorà, che è unʼautorità in Italia in questo settore e ha una grande esperienza in progetti orchestrali. Di solito iniziamo a progettare il sistema a marzo e la Filarmonica mi dà il pieno controllo discrezionale sullʼimpianto audio”.

Si è rivelato di fondamentale importanza realizzare la visione del maestro, con il suo obiettivo finale di raggiungere un livello sonoro soddisfacente per ogni momento del programma, dal più morbido pianissimo al più roboante fortissimo.
Venturi e Tramontani avevano una serie di problematiche da affrontare per raggiungere questo obiettivo. La piazza stessa, con i suoi monumenti e le sue antiche luci stradali, impone limiti architettonici, mentre il traffico tranviario ai suoi margini - che non è stato fermato per il concerto - e le notevoli dimensioni del pubblico avrebbero creato un livello significativo di rumore ambientale. 

“Per raggiungere il nostro obiettivo di una copertura perfetta e per mantenere la qualità del suono durante lʼesecuzione, abbiamo concentrato molta attenzione sulla progettazione del PA con largo anticipo,” spiega Venturi. “Il software di simulazione acustica L-Acoustics Soundvision 3D ci ha permesso di creare unʼaccurata previsione della copertura del pubblico in termini di SPL e di risposta in frequenza. Questo ci ha permesso di risparmiare una notevole quantità di tempo in seguito”.

È stata molto rilevante anche la posizione del PA principale rispetto al palco: più di 100 microfoni a condensatore sono stati collocati per tutta lʼorchestra, ed è stato fondamentale posizionare a dovere il PA per garantire sufficiente headroom per il concerto, e allo stesso tempo mitigare i rientri nei microfoni.

“La presenza degli antichi lampioni stradali è stata restrittiva sia per quanto riguarda il posizionamento perfetto per le torri del PA, sia per il raggiungimento di unʼaltezza ottimale”, aggiunge Venturi. “Abbiamo adottato diverse soluzioni per risolvere questo problema, tra cui lʼappendere dei teli ai lati del PA main per proteggere i microfoni dellʼorchestra dal suono proveniente dai diffusori”.

Il progetto definitivo di Venturi e Tramontani ha disposto gli array principali di dieci K1 e cinque K2 a destra e a sinistra del palco, con degli array laterali di dodici K2 posizionati sul bordo esterno di ciascuno dei due schermi che fiancheggiavano il palco, completati da un array centrale di sei Kara. Kara è stato il prodotto scelto anche per il front fill – con otto unità posizionate a intervalli regolari dietro il tulle sul fronte del palco – e per i delay. Questi ultimi erano posizionati verso la parte arretrata della piazza e comprendevano due array di dieci Kara ognuno, uno a sinistra e uno a destra, che coprivano il fondo della piazza. Inoltre, sono stati posizionati ulteriori array di dodici Kara ognuno su entrambi i lati, per coprire i lati posteriori, più un array di otto come delay centrale.
Venturi riferisce che i risultati ottenuti sono stati esattamente quelli previsti in Soundvision e, soprattutto, che Riccardo Chailly è rimasto soddisfatto dei risultati che lui, Tramontani e il team Agorà hanno raggiunto. 

“Il maestro ha potuto ascoltare le prove del concerto, dirette dal suo assistente”, conclude Venturi. “Si muoveva in piedi nella piazza, spostandosi in posizioni diverse per assicurarsi che la copertura fosse la stessa in tutta la piazza. Mi ha riferito che la sua impressione generale sullʼaudio è stata eccellente. Avevamo raggiunto il nostro obiettivo e io e la squadra di Agorà ne siamo stati entusiasti!”


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