Alessandro Di Nardo - Lighting Designer
A Senigallia abbiamo incrociato l'inizio del tour di Ron, un artista sempre e ancora on the road.
Al centro Alessandro Di Nardo, designer e operatore luci, con i collaboratori Alessandro Melideo e Miky.
L’8 marzo 2023 al Teatro La Fenice di Senigallia è partito il nuovo tour di Ron. Tra soliti successi e nuove canzoni, abbiamo trovato uno show teatrale e di alto livello, condotto senza sbavature. Abbiamo allora intervistato i responsabili di questo successo.
Ultimo ma non ultimo, il mondo delle luci. Da Alessandro ci facciamo raccontare la nascita di questo disegno luci.
Io mi sono preparato tutto il disegno in magazzino, con l’aiuto e i consigli di Stefano Genovese, regista dello spettacolo. Quando siamo arrivati a Senigallia, in teatro, abbiamo avuto solo due giorni a disposizione per verificare e mettere a punto quello che non era stato programmato in precedenza. Si tratta di un disegno abbastanza classico: Ron non necessita di un visual troppo movimentato, perciò abbiamo optato per un disegno che si basasse soprattutto sui colori e sulle atmosfere. A ogni canzone abbiamo un quadro più o meno fisso, in cui ci permettiamo in qualche caso un cambio colore e pochissimi altri movimenti. Si tratta di un disegno dalle atmosfere teatrali, più che da concerto rock. Per quanto riguarda il materiale, abbiamo un soffitto con tre americane, con proiettori wash e spot della Robe, LEDBeam 100 per i tagli e per creare un effetto frost. Dietro ai musicisti, abbiamo piazzato sei piantane che lavorano sul fondale, su ciascuna delle quali è montato un Robin 600E Spot e due barre Prolights.
In quanti siete per la gestione delle luci?
Siamo in tre: io, Alessandro Melideo, che mi ha dato una grossa mano anche in fase di programmazione, e l’elettricista Michele, fondamentale in fase di montaggio e smontaggio. I tempi sono rapidi: si arriva al mattina intorno alle nove, e per l’una è tutto montato; al ritorno dal pranzo ci dedichiamo ai puntamenti e alla programmazione. Finito lo show, in un paio d’ore è tutto di nuovo sul bilico e si parte per la data seguente.