Claudio Baglioni - aTUTTOCUORE

La Redazione

Claudio Baglioni ci ha abituato a degli standard molto alti, dove uno spettacolo di canzoni diventa sempre un evento unico, che vuole ragionare e coinvolgere sia dal lato artistico sia dal lato tecnico. Se ci chiedessero a bruciapelo come catalogare questo spettacolo, ci troveremmo in  difficoltà. È un’opera di rock raffinato? Un colossal di musica pop? Una scaletta di canzoni?

È stato un amico a suggerirci di venire a vedere questo spettacolo. Così il 29 settembre sbarchiamo a Roma, senza calcolare che si tratta del weekend della Ryder Cup, grande avvenimento mediatico di golf che porta centinaia di migliaia di appassionati nella Capitale ogni anno. Sommato ai soliti turisti e al pubblico degli eventi, questo incrocio di date significa una sola cosa: nessuna camera a disposizione in tutta la città. A causa della coppa di golf, perfino una parte della produzione di Baglioni ha dovuto cambiare hotel, nonostante avesse prenotato molto tempo prima. Insomma, un gran trambusto.

Quando entriamo nello stadio del tennis del Foro Italico di Roma, dove si tiene lo spettacolo, al  primo colpo d’occhio cogliamo subito l’originalità del palco e della struttura. La soluzione proposta per sospendere i cluster audio è efficace e d’impatto: ci piacerebbe vedere una soluzione simile anche all’Arena di Verona, o in qualche stadio, al posto delle enormi scatole nere che a volte  stridono un po’. Ci siamo goduti anche la qualità dell’audio, pensato non per spingere sulle basse frequenze e far vibrare il pavimento, ma per lasciare spazio alla voce dell’artista. Come ci spiega Daniele Tramontani, il pubblico di Claudio Baglioni preferisce una voce in evidenza, in cui si possano distinguere bene le parole. Poi, con il proseguire dello spettacolo, abbiamo apprezzato anche le coreografie, gli effetti luci e i bei video che hanno accompagnato ogni pezzo.

Nei giorni prossimi pubblicheremo le voci dei professionisti che hanno reso possibile questo evento. Clicca in fondo alla pagina per vedere la galleria.