Agorà a Dubai - Dopo Expo 2020 l'avventura continua!

L’intervista a Fabrizio Ganzerli, detto Ganz, racconta il grande lavoro dietro alle luci dell’esposizione emiratina e soprattutto il passaggio faticoso, ma soddisfacente, al mondo GrandMA3.

Agorà a Dubai - Dopo Expo 2020 l'avventura continua!

Agorà è sbarcata a Dubai nel Febbraio 2021 per allestire la piazza principale di EXPO2020, la piazza AlWasl, dopo che l’esposizione era stata posticipata di un anno a causa della pandemia.

In breve, l’area di EXPO2020 è topograficamente suddivisa in tre petali, al centro dei quali si trova AlWasl Plaza, appunto. Si tratta di una piazza con un giardino coperto da una mastodontica cupola semitrasparente, totalmente videomappata, al cui centro si trova un palco circolare di circa 16 m di diametro; all’interno di essa, Agorà ha installato e gestito l’impianto luci e audio. In questo luogo si sono svolti tutti gli eventi principali di EXPO2020, dalle cerimonie ufficiali fino ai live di Black Eyed Peas, Coldplay, Alicia Keys, così come i principali National Day e tanto altro ancora. Centottanta giorni di spettacoli non-stop!

È stata una sfida importante ed è andato tutto liscio; abbiamo ricevuto il plauso di tutti i soggetti coinvolti e non poteva essere che così. Devo ammettere di aver avuto il privilegio di lavorare con alcuni dei migliori professionisti sulla piazza; quando devi coordinarti con tecnici di quel calibro, spesso hai solo da imparare e sono orgoglioso di essere stato parte di una squadra così forte e preparata. 

Ganz in PreViz suite room.

Eravamo in tempo di pandemia e Agorà ha messo a disposizione i migliori professionisti che solitamente lavorano nelle sue produzioni; l’unica difficoltà riscontrata è stata gestire i ritmi completamente diversi rispetto al solito. In tour, la prestazione è paragonabile ad una gara sui cento metri, mentre qui abbiamo fatto una vera e propria maratona, in cui il valore si misurava sulla distanza. Per 7 mesi abbiamo allestito la venue e fatto le prove della cerimonia di apertura, poi una volta inaugurato, ci sono stati sei mesi di Esposizione Universale. Una volta raggiunto il pieno ritmo, ci siamo organizzati su tre turni per coprire le 24 ore. EXPO non chiudeva mai, di giorno eravamo aperti al pubblico e la notte facevamo manutenzione, allestimenti e prove. Siamo rimasti fuori casa oltre un anno e a un certo punto la crew, tra luci e audio, contava oltre cento persone; una vera e propria comunità, un esperimento sociale in tutto e per tutto che poche volte nella vita può capitare. Anche i soggetti con cui abbiamo collaborato erano di altissimo livello, e così la qualità e l’attenzione ai particolari è stata fondamentale.

EXPO City

Una volta finita la “festa”, EXPO2020 è diventata EXPO City. Agorà è rimasta anche per la stagione successiva ed è tuttora impegnata in questo progetto. L’impianto è lo stesso, anche se i ritmi sono ovviamente rallentati. La squadra si è ridotta in termini numerici, perché nel mentre in Europa è ripartito tutto e i tecnici sono richiesti in Italia per le produzioni. EXPO City attualmente è entrata in una fase di trasformazione nella quale gran parte dei padiglioni costruiti sono stati smantellati per lasciare il posto a nuovi edifici. In questi mesi, AlWasl ha continuato a pieno ritmo con le attività e Agorà non si è mai fermata; ci sono stati eventi per tutta la stagione, e la prossima vede già in calendario la conferenza mondiale sui cambiamenti climatici COP28 UAE, organizzato dalle Nazioni Unite. Alcuni di noi sono rimasti mentre altre figure sono state integrate nell’organico per formare una squadra stabilmente dedicata alle attività on site.

L’impianto Luci

L’impianto di base è composto da circa 630 teste mobili, 30.000 LED Pixel flower disseminati nel giardino, mappati e controllati tramite Media Server Disguise, 3.000 LED strobes bulbs, 6 postazioni di Remote Followspot Follow-ME; in alcuni eventi però, come per le cerimonie più importanti, gli overlay, ovvero le integrazioni al piano luci originario, hanno incrementato questi numeri e in alcuni casi abbiamo superato i 2.000 punti luce solo tra teste mobili e flood lights. Abbiamo gestito il tutto con 2 GrandMA3, 16 PU-M e 2 PU-XL. La rete ha rappresentato lo strumento essenziale per controllare e gestire in modo affidabile, oltre che flessibile, tutto il sistema; il backbone (la rete di trasmissione dati) è in fibra ottica e raggiunge tutti i punti principali in cui sono dislocati gli switch, programmati con 13 VLAN, tra cui principalmente MaNet, Art-Net, FollowME e Disguise. Il segnale DMX viene trasportato in Art-Net e poi convertito in DMX tramite oltre cento convertitori PathPort e Netron distribuiti un po’ dovunque tra dome e giardino. Le alimentazioni sono gestite tramite un sistema Relay di ETC per cui in pochissimo tempo siamo in grado di alimentare da remoto e collegare un apparecchio qualsiasi, dal semplice faro fino a una consolle luci, ovunque ci sia richiesto. Il 90% del sistema è ridondante.

Uno dei Network Rack, contente i GMA3 PU-M.

Le sei postazioni Follow-Me non hanno fixture dedicate perché il sistema potenzialmente può gestire ogni testa mobile del rig. Dal banco luci, passando il controllo dei parametri di Pan-Tilt-Dim-Iris al Follow-Me, i pathport ricevono i nuovi parametri DMX e facendo il merging LTP lasciano il controllo agli operatori followspot che possono seguire i performer tramite una Camera PTZ dedicata per ogni postazione. Nel giardino sono installati circa 30.000 steli, ognuno con un LED RGB, mappati e controllati da due media server Disguise, triggerati a loro volta dal banco luci; in aggiunta, ci sono 3.000 LED Bulbs Strobe controllate via DMX. Per finire, in dotazione abbiamo anche una suite room di pre-programmazione in Wysiwyg, ma durante EXPO2020 siamo arrivati ad averne ben 3 indipendenti. La programmazione è stata organizzata in modo che tutti gli spettacoli in programma, eccetto gli eventi speciali, fossero contenuti sempre nello stesso showfile, dove ogni singolo show è collocato in una pagina dedicata; di base giornalmente si alternano una ventina di show ma il programma viene deciso di giorno in giorno quindi è necessario avere sempre tutto a disposizione senza caricare di volta in volta differenti showfile. Le pagine vengono richiamate tramite MIDI notes inviati dall’Audio Replay e sincronizzati tramite SMPTE TC. L’operatore in fase di Business as Usual (programmazione quotidiana) ha il solo ruolo di controllo e gestione del sistema. Questo ovviamente facilita la possibilità di intercambiare gli operatori senza che questi si debbano imparare le chiamate delle cue e inoltre migliora la precisione negli attacchi e nelle chiamate dello showcaller. Fin dal principio del progetto, la programmazione luci è stata impostata sul sistema GrandMA2 perché nel 2021 il software non era ancora pronto. Ad un certo punto però MA Lighting ha cominciato a rilasciare release sempre più complete e affidabili per MA3, fin quando ho realizzato che i tempi cominciavano ad essere maturi per una migrazione al nuovo sistema. Così, dalla rel.1.8.8.2 ho iniziato il percorso: partendo dal tool interno di salvataggio in Mode GMA3, ho iniziato a verificarne la fattibilità.

La regia luci al completo - GMA3 fullsize + GMA3 light + Disguise Preview.

Stiamo parlando di uno showfile con oltre 15.000 cue, oltre 1.000 playback assegnati e circa 7.000 preset. Cue, Patch e Preset sono trascritti fedelmente in ogni dettaglio, così come CUEparts e single Ch.Time. Poi però è venuta la parte dolente: il tool tralasciava completamente altri parametri, come Macro, Cue CMD, Pages, Playback, Effects, Preset All, Timecode, ed è giusto che sia così perché GrandMA3 è un sistema completamente diverso. Dopo un primo momento di vero scoramento, ci siamo rimboccati le maniche e siamo partiti. Francesco Ettorre mi ha aiutato molto nel riscrivere le Macro, perché il linguaggio è cambiato un po’. Altro grosso problema era che nel nuovo showfile erano scomparsi completamente tutti gli effetti: anche del più semplice DIM EFF non vi era più traccia. Per poter confrontare in tempo reale il vecchio showfile col nuovo, ho tenuto una consolle in Mode2 collegata a Wysiwyg e un’altra in Mode3 (col nuovo showfile) collegata in Art-Net alla prima. A questo punto, tramite una semplice macro, abilitando e disabilitando Art-Net potevo vedere cosa succedeva nell’originale e replicarlo nel nuovo, passando velocemente da una visualizzazione all’altra. Ho ripassato cue by cue tutto lo showfile e ricostruito tramite il Phaser Editor tutti gli effetti. In tutto ci sono voluti circa quattro mesi di lavoro, mentre eravamo impegnati con gli eventi quotidiani e speciali. Una volta finita la fase di trascrizione siamo passati a quella di test, che però è stata piuttosto breve in quanto il software si è rivelato molto stabile e potente. Quello che ho notato fin da subito è come il sistema sia molto più reattivo e veloce nel processamento; stiamo parlando di uno showfile di quasi 200 MB e di una capacità di controllo di oltre 115.000 parametri. Da quando abbiamo fatto lo switch non siamo più tornati indietro e ormai da due mesi le consolle girano stabilmente in Mode3 senza problemi. Al momento crediamo di essere i primi nel mondo ad usare GMA3 Mode3 in un sistema così grande e complesso. Ovviamente al nuovo software mancano ancora tante feature, se paragonato al vecchio, ma finora sono sempre riuscito tramite altre strade a raggiungere il risultato finale; il vantaggio è che al momento stiamo utilizzando un software che è appena all’inizio del suo sviluppo e in un continuo miglioramento per ogni nuovo aggiornamento che verrà rilasciato.

La cosa che più mi è piaciuta è il nuovo concetto di Phaser Editor che trovo molto potente, veloce e versatile oltre alla pulizia che la nuova interfaccia presenta. Anche MAtricks e Selection Grid sono migliorati e sono un potente alleato nella costruzione degli effetti. All’inizio, come tutti i miei colleghi, non eravamo molto entusiasti al pensiero di dover studiare il nuovo sistema: tutti noi, dopo tanti anni, ci eravamo affezionati alla bellissima interfaccia della GrandMA2. Devo dire però che il passaggio è stato meno traumatico del previsto e qui siamo tutti molto contenti di aver “saltato il fosso”!

Da pochi giorni è uscita la nuova release che presenta tante nuove funzioni; l’abbiamo installata e sembra funzionare perfettamente. Vorrei ringraziare Steve Giovanazzi e RM Multimedia per averci dato l’assistenza necessaria per affrontare tutto il percorso. 

La squadra luci quasi al completo pochi istanti prima della cerimonia di chiusura.

AGORÀ EXPO2020 - CREW LIGHTING

Giulio Rovelli – Agorà Project Manager

Ilaria Oreggia – Deputy Project Dir.

Riccardo Ceconi – Tech Dir-HS

Irene Gerini – Operation Manager

Emiliano Bitti – Logistic Site Operation

Fabrizio Ganzerli – Head of Department Lighting

Angelo Camporese Pavarotti – System Manager

Michele Donninelli – Shift Leader

Ferancesco Ettorre – Shift Leader - Network Manager

Dario Carames – Shift Leader - Network Manager

Marco Carancini – Shift Leader Maintenance

Andrea Berto – FollowMe Manager

Davide Massari – FollowMe Manager

Gianni Porcaro – Lighting Operator

Giacomo Perrone – Lighting Operator

Jeffrey Escamillas – Lighting Operator

Valentino Resta – Lighting Technician

Nicolò Paganelli – Lighting Technician

Rodolfo Contreras – Lighting Technician

Antonio Pezzettoni – Lighting Technician

Andrea Basta – Head of Department Rigging

Paolo Consoli – Lighting Rigger

Nicola Caccamo – Lighting Rigger

Roberto Petino  – Lighting Rigger

Cristian Ingrosso – Head of Reparing

Alberto Benedetti – Senior Reparing Technician

Clicca qui per accedere alla galleria fotografica
(17 Foto)