Mythos al Classical Spectacular

Mythos di Clay Paky in prima fila nel nuovo parco luci progettato da Durham Marenghi per il Classical Spectacular

UKIl più popolare spettacolo di musica classica britannico, Classical Spectacular, quest'anno è tornato alla Royal Albert Hall (RAH) con un parco luci nuovo di zecca, ideato dal pluripremiato lighting designer Durham Marenghi. Inserito fra una varietà di proiettori Clay Paky, Mythos ha avuto un posto di primissimo piano: questi proiettori sono talmente potenti, che a Marenghi ne sono bastati soltanto quattro per illuminare l’organo della RAH.

Classical Spectacular è una serata durante la quale la Royal Philharmonic Orchestra e la Royal Choral Society eseguono brani classici assai noti sotto la direzione di John Rigby. Le varie esecuzioni sono accompagnate da una varietà di luci policrome, incredibilmente vibranti, laser e fuochi d'artificio grazie all'impiego di una tecnologia d’avanguardia.
Marenghi, che ha lavorato in tutto il mondo e che da 26 anni cura le luci dello show che è il fiore all’occhiello di Raymond Gubbay, quest’anno ha inserito come novità un sipario in stile Kabuki che riproduceva una gigantesca bandiera britannica e che ha nascosto l’organo per parte dello spettacolo. Per illuminare il sipario con il minor numero di sorgenti luminose possibile, il designer ha scelto i Mythos multifunzione, forniti da Stage Electrics.
“Oltre ad illuminare il sipario kabuki, avevo bisogno di modellare l'organo in determinati momenti dello show e di creare degli effetti a mezz’aria” afferma Marenghi. “Quando ho avuto modo di vedere all’opera Mythos in occasione di una visita a Clay Paky nella sede di Bergamo, mi è parso subito chiaro che avrei risolto tutti i miei problemi impiegando semplicemente quattro di questi incredibili proiettori. Il luminoso e compatto Mythos ha una gamma completa di funzioni molto efficaci che mi consente di avere un proiettore spot, wash e beam in un solo prodotto: un vero e proprio tuttofare!”.

Oltre ai Mythos, il nuovo design di Marenghi includeva proiettori Sharpy, Sharpy Wash 330 e Alpha Spot HPE 1500 e 700. Il designer ha impiegato le varie funzioni dei proiettori per creare gli effetti ‘Spectacular’ associati allo show, la cui programmazione è stata curata da Pryderi Baskerville su una grandMA2, mentre la pre-programmazione è stata eseguita interamente con il software WYSIWYG.

“Per bucare degli strati multipli di luce con un proiettore da meno di 200 W continua a non esserci niente che possa superare l’onnipresente Sharpy” afferma Marenghi. “Per essere un proiettore straordinariamente compatto e leggero, Sharpy Wash 330 è inoltre molto luminoso, presenta un’escursione dello zoom da angolo ‘narrow’ a massima apertura sensazionale e, come tutta la nuova gamma ‘Projectors’ di Clay Paky, è super veloce.
“Per questo incarico – conclude Marenghi – ho utilizzato gli Alpha Spot HPE 700 e 1500, che sono fra i miei preferiti da parecchio tempo. Hanno la capacità di offrire dei gobo facilmente intercambiabili e colori saturi, al contrario di prodotti concorrenti disponibili sul mercato che hanno difficoltà a emettere una luce efficace con ruote multiple in funzione”.

Contatti: Clay Paky

 

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