ROBE Lighting

Un viaggio nel cuore di ROBE, azienda ceca riuscita a farsi spazio ed affermarsi in pochi anni come uno fra i più prestigiosi e quotati produttori mondiali di luci per lo spettacolo e le installazioni.

di Alfio Morelli

JosefValchar
Josef Valchář, CEO di Robe.

Quando, nel 1994, Josef Valchář e Ladislav Petřek decisero di unire il loro know-how e fondare l’azienda Robe Show Lighting, forse nemmeno loro immaginavano di aver intrapreso una strada così ricca di gratificazioni. Oggi parliamo, infatti, di un’azienda che conta nel solo nuovo stabilimento produttivo di Valašské Mezirící oltre 350 dipendenti, più di 500 in totale, e che vende i propri prodotti in oltre 90 paesi, in cinque continenti.
Oltre ad una fitta rete di distributori, Robe conta infatti cinque filiali controllate direttamente dalla casa madre: a Dubai, a Singapore, in Francia, Inghilterra ed America, per un volume d’affari complessivo che supera i cento milioni di dollari.

Dopo gli esordi con prodotti dall’ottimo rapporto qualità-prezzo, subito stimati per affidabilità e robustezza costruttiva, Robe si è via via affermata per l’alto contenuto tecnologico dei propri proiettori, fino a diventare uno dei marchi di riferimento per qualità ed innovazione, alla pari con i più prestigiosi marchi concorrenti presenti sul mercato mondiale da molto più tempo.
I segreti di questo successo sono a nostro avviso da riscontrare nell’audacia e nella saggezza del management, il quale ha deciso di investire sia nel team di ricerca e sviluppo, sia nella filiera produttiva, grazie alla quale i prodotti Robe nascono e crescono in ogni loro fase all’interno dello stabilimento di Valašské Mezirící, con ridottissimo apporto di aziende terziste e controllo totale della produzione a partire dagli stessi circuiti stampati, costruiti appositamente da Dioflex, marchio appartenente alla stessa Robe. La tentazione della “pista cinese”, cioè la delocalizzazione della produzione nel paese orientale, seppur a primo acchito economicamente vantaggiosa, non è stata ritenuta opportuna, perché non solo non avrebbe soddisfatto l’esigenza di sicurezza dei brevetti, ma soprattutto non avrebbe permesso di controllare ogni fase della costruzione, fattore indispensabile per perseguire l’obiettivo della qualità assoluta dei prodotti.
Così, quella che secondo noi è stata la svolta nella produzione e nel posizionamento sul mercato di Robe non è arrivata a caso: quando nel 2010 è stato presentato al PLASA il Robin 600LEDWash, è stato subito chiaro che ci si trovava di fronte a qualcosa di diverso rispetto ai precedenti prodotti del marchio ceco, anzi: qualcosa di diverso, ed innovativo, rispetto a tutti gli altri prodotti sul mercato. La serie LEDWash, implementata con i modelli 300 e 1200, avrebbe infatti venduto migliaia di pezzi, posizionando la Robe nel gotha dei produttori luci, tendenza poi confermata da altri prodotti innovativi di successo come il proiettore Pointe.

Abbiamo avuto la fortuna di poter visitare di persona lo stabilimento produttivo di Valmez (nome semplificato di Valašské Mezirící, cittadina ad un centinaio di chilometri ad est di Brno), un modernissimo impianto di oltre 20.000 metri quadrati, in cui trovano posto tutte le fasi costruttive dei prodotti, dalla progettazione alla componentistica, dall’assemblaggio allo stoccaggio.
Crediamo sia davvero interessante per i nostri lettori capire come nasce un moderno testamobile di fascia alta, nonché quanto la tecnologia e l’attenzione degli operai siano entrambe necessarie per creare prodotti innovativi, estremamente complessi elettronicamente ma al tempo stesso robusti ed affidabili.
Basta dare un’occhiata al reparto ricerca e sviluppo per capire di cosa stiamo parlando: troviamo al lavoro ben 35 ingegneri, tutti per lo più molto giovani, che si dedicano a tempo pieno a software ed hardware, compresi alcuni specialisti nella ottimizzazione delle ottiche. Un reparto che non solo sviluppa i nuovi prodotti, ma che è anche capace di intervenire con estrema tempestività sull’ottimizzazione di modelli già lanciati.
Non solo i circuiti stampati, sviluppati ad hoc, arrivano direttamente dall’azienda di famiglia Dioflex, come già detto, ma anche le parti meccaniche, gli chassis metallici come le plastiche, vengono modellati dalla materia grezza, grazie a modernissimi macchinari, ovviamente a controllo numerico, come le macchine termoformanti di cui Robe si è dotata: è veramente affascinante vedere con quale velocità e precisione millimetrica questi robot siano in grado di modellare in pochi passaggi le sagome progettate a tavolino, come un foglio metallico si trasformi, con piegature e tagli, nella forma desiderata, poi perfezionata nei dettagli grazie al sapiente lavoro manuale degli operai addetti alla verifica e all’ottimizzazione del processo. Frese e trapani si muovono all’unisono con perfezione meccanica, ma sotto il controllo e l’attenta supervisione dell’uomo.

Questi componenti entrano poi nel reparto verniciatura, interamente automatizzato, e dopo un controllo di qualità manuale passano alle linee di assemblaggio, in cui gli operai montano ciascuno il proprio pezzo. Qui ogni addetto è identificato con un preciso codice, grazie al quale è possibile risalire, in caso di problemi, alla persona che ha eseguito il lavoro.
Il prodotto a questo punto è assemblato ed entra nell’altra ala dello stabilimento, grande almeno quanto la precedente, in cui si svolge un passaggio fondamentale: quello delle calibrazioni. Qui, infatti, perseguendo l’obiettivo della assoluta omogeneità dei singoli prodotti, ogni testamobile viene acceso e calibrato: i raggi devono tutti puntare perfettamente nello stesso punto, il flusso luminoso e la temperatura colore, ad esempio, devono essere assolutamente identici in ogni macchina, insomma tutte quelle regolazioni che rendono questi prodotti fra i più amati dai lighting designer di tutto il mondo. La rinomata ripetibilità del risultato dei LED in prodotti come i LedWash viene da questo reparto, anche se alle spalle ha certo la scelta della qualità nella selezione dei componenti e degli stessi LED.
Ma il lavoro non è ancora finito e gli spazi necessari nemmeno! Al piano terra troviamo il reparto dedicato all’imballaggio, operazione delicata che assicura la giusta protezione durante il trasporto, e a poche centinaia di metri, infine, un enorme locale funge da magazzino per lo stoccaggio, dal quale i prodotti Robe, e Anolis, altro marchio del gruppo, partono per raggiungere gli ansiosi clienti nei cinque continenti.
Adiacente ai magazzini troviamo una bella showroom, in pratica un vero e proprio piccolo teatro, dotato di tutte le consolle più diffuse sul mercato, in cui i lighting designer possono provare di persona i prodotti della ditta ceca.

Tralasciando in chiusura la parte tecnica, è bene provare a descrivere anche l’atmosfera che abbiamo respirato all’interno dell’azienda, sia nella bella e moderna mensa, in cui abbiamo pranzato insieme a operai e manager, sia attraversando i vari settori della produzione; l’impressione è che una notevole quantità di tempo e di energie venga dedicata alla creazione di un ambiente conviviale ed inclusivo, in cui le persone possano sentirsi valorizzate e possano eccellere. Anche questo un mezzo per mantenere alti gli standard qualitativi, ma che certo aiuta anche i dipendenti a vivere serenamente e con entusiasmo l’ambiente lavorativo.

La nostra impressione è che davvero nulla, ma proprio nulla, sia trascurato a Valmez, e che tutto converga infine ad un unico scopo: la creazione di prodotti eccellenti per qualità ed innovazione, in grado di essere desiderati dai lighting designer e di soddisfare pienamente ogni tipologia di cliente.
Perché le vendite e il successo diventano poi una quasi naturale conseguenza.

Contatti: RM Multimedia

 

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